Scanners - Caccia all'inedito
Scanners /// Raccolta di invisibili dimenticati dalla distribuzione italiana.

Sieranevada
Regia: Cristi Puiu
Anno: 2016
Genere: Drammatico
Produzione: Romania/Francia/Bosnia ed Erzegovina/Croazia/Macedonia
Durata: 173 minuti
Cast: Mimi Branescu, Judith State, Bogdan Dumitrache, Dana Dogaru, Sorin Hedeleni, Ana Ciontea, Tatiana Jekel, Valer Dellakeza, Ioana Craciunescu
Una riunione di famiglia in attesa d’un pranzo commemorativo, una festa per celebrare i 40 giorni dalla morte del patriarca, un atto d’amore postremo, secondo il dettame del rito ortodosso. 2 ore e 53 minuti di film, chiusi in un appartamento di Bucarest, in attesa del pasto. Un Kammerspiel pieno di gente, nonne, madri, figli, amanti e mariti, un mucchio eterogeneo anagraficamente, differente per ceto, per credo politico, ma drammaticamente omogeneo secondo le norme del sistema-famiglia. Una ciarla continua, irritabile e instabile, irragionevole e isterica. Un jeu de massacre gratuito, che s’accende e si spegne a seconda del momento, del discorso d’occasione, con l’on/off incastrato tra il sensibile e il labile, in un folle balbettio di (ri)sentimenti, in un andirivieni di pathos e apatia. Il titolo scelto da Puiu per questo suo film, in Concorso a Cannes 2016, è un assurdo, che identifica un luogo. Luogo per luogo, parte per il tutto: il focolare domestico, ça va sans dire, sono le camere della Romania. La stessa che il cinema di questo paese, tra un Mungiu, un Sitaru e un Porumboiu, scruta da 15 anni a questa parte, con quello sguardo di cui lo stesso Puiu, da La morte del signor Lazarescu in poi, è stato principale portatore. Un presente su cui pesa il passato, il defunto, l’estinto carissimo, l’ombra del ricordo del comunismo, l’ossessione per le bugie del potere (qui a raggio globale e poi intimo: da Ceausescu si passa all’11 settembre 2001, alla tragedia di “Charlie Hebdo”, poi ai tradimenti tra parenti), il surrealismo concreto di un mondo privo di centro identitario (e dunque di un fulcro narrativo, di uno sviluppo coerente, di un progetto di senso preciso), e il seguente bisogno costante, da parte di ognuno, di simboli e rituali con cui costruirsi, a cui appigliarsi, con cui salvarsi. Come sempre, Puiu sceglie di salvaguardare il grottesco, con la sua macchina da presa che si dichiara immediamente punto d’osservazione impotente e imparziale, incapace di aprire le porte, di dettare il ritmo dell’umana e troppo umana commedia, con quel distacco ghignante che sa di satira e resa. Come fosse lo sguardo del morto, come fosse un turista in Sieranevada. Signori e signore, ecco L’angelo sterminatore di Puiu, un film frammentato, farsesco, umanista, esteticamente estremo, sicuramente stremante: non arriva il momento di mangiare, non arriva lo stacco delle lunghissime inquadrature, non importa che il racconto abbia un fine. Quel che conta è solo l’accumulo di presente, per comprendere quel di cui è fatto e sfatto un paese. In dvd francese da € 19,99.
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The Ones Below | David Farr | Giulio Sangiorgio | 03 / 2017 |
Kaili Blues | Gan Bi | Luca Pacilio | 01 / 2017 |
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Sieranevada | Cristi Puiu | Giulio Sangiorgio | 01 / 2017 |
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Wiener-Dog | Todd Solondz | Ilaria Feole | 51 / 2016 |
Yoga Hosers | Kevin Smith | Alice Cucchetti | 51 / 2016 |
Big Man Japan | Hitoshi Matsumoto | Fiaba Di Martino | 49 / 2016 |
Symbol | Hitoshi Matsumoto | Nicola Cupperi | 49 / 2016 |
Chevalier | Athina Rachel Tsangari | Giulio Sangiorgio | 45 / 2016 |
Évolution | Lucile Hadzihalilovic | Giulio Sangiorgio | 45 / 2016 |
Fidelio, l'odyssée d'Alice | Lucie Borleteau | Ilaria Feole | 45 / 2016 |
Sarah préfère la course | Chloé Robichaud | Alice Cucchetti | 43 / 2016 |
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