La strada per le montagne di Micol Roubini - la recensione di FilmTv

La strada per le montagne
Regia di Micol Roubini
Una casa ritratta in una foto risalente al 1919. Jamna, un villaggio sperduto fra Ucraina e Polonia. A partire da pochissimi elementi, Roubini si mette sulle tracce del nonno emigrato in Italia nel 1957. Le persecuzioni naziste, la morte, e una storia da sottrarre alla rimozione. La sguardo della regista penetra nel tessuto del reale conquistandosi paradossalmente una posizione defilata. Come per vedere meglio. Le immagini sono spettrali nella loro nudità. Lo sguardo tenta di colmare la distanza temporale mettendo in relazione le parole e gli oggetti dell’oggi con i corpi portatori di memoria. Micol Roubini si conferma cineasta attenta e in crescita, animata da una tensione morale forte che non dimentica mai di farsi scelta di campo e immagine. Il suo film, un esorcismo del tempo e della memoria che si fa (possibilità di) racconto.

Titolo originale: -
Regia: Micol Roubini
Genere: Documentario - Produzione: Italia/Ucraina/Francia - Durata: 84'
Distribuzione: Tënk
Montaggio: Micol Roubini, Davide Minotti
Fotografia: Davide Maldi
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