Dietro le sbarre

Tra detenuti in attesa di giudizio e ardui reinserimenti, i dieci migliori film del "carcerario" italiano


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Accadde al penitenziario (1955)

di Giorgio Bianchi

Un “film scacciapensieri”, “dalla comicità schietta e irresistibile”, con tanti attori comici “che, per garantirne la presenza, abbiamo dovuto chiuderli in un penitenziario”. Sotto gli occhi del secondino finto burbero (Fabrizi) sfilano detenuti di piccoli crimini, chi per ingenuità chi per predisposizione d’animo (Sordi, ubriaco molesto). Addirittura Otello (Peppino de Filippo) preferisce vivere dentro che fuori. Bianchi si conferma sublime direttore d’attori in un cinema comico anni ’50 che indugiava volentieri tra preture e commissariati.

Rocco Moccagatta

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