Il coraggio rinnovato di Bakshi nel rapportarsi con un’irriverenza che rasenta la blasfemia al genere fantasy fu direttamente proporzionale all’insuccesso al botteghino del film, scritto da due autori di Conan il Barbaro per la Marvel e realizzato attraverso la dispendiosa quanto ammaliante tecnica del rotoscopio. Un viluppo di corpi sinuosi e nudi, epica aggressiva, azione convulsa e viscosa per una storia che spinge tutti gli elementi visivi ed emotivi del fantastico al punto di non ritorno. Un film cult per Robert Rodriguez, che da tempo sogna di occuparsi del remake.