Nicolas Cage è l'eroe che ci meritiamo

Nicolas Cage è l'eroe che ci meritiamo
A scrivere il nuovo capitolo del vangelo secondo Nic è Seth Rogen, con una storia riguardante la lavorazione di The Green Hornet
Ogni era ha gli eroi epici che si merita. Sono partiti i sumeri quattromila e passa anni fa con l'epopea di Gilgamesh, un re che era molto cattivo prima di conoscere il suo migliore amico del cuore: un tizio peloso svezzato alla civiltà da una prostituta, il quale lo convince a smettere con lo ius primae noctis e a cominciare con gli eroismi in giro per la Mesopotamia. Oggi invece abbiamo Nic Cage, che nella vita (più o meno nell'ordine): ha speso 150mila dollari per acquistare la sua spalla eroica (un polpo), è partito all'avventura con il suo gatto (hanno consumato funghetti allucinogeni insieme), ha comprato due castelli nella speranza di trovare il Sacro Graal, e come antagonisti principali ha avuto un mimo stalker e un tizio che una notte è entrato nudo in casa sua e l'ha svegliato mangiando un ghiacciolo ai piedi del letto. L'ultimo capitolo dell'epopea Cage l'ha scritto Seth Rogen, svelando un aneddoto risalente al 2011 e alle prime fasi nella lavorazione di The Green Hornet. Dice Rogen: “All'epoca abbiamo parlato della possibilità di fargli interpretare il cattivo in The Green Hornet, un boss mafioso russo. Cage ci ha detto che la sua idea per il personaggio era di un uomo pelato con i capelli tatuati sul cranio, le labbra finte e gonfie e una voce simile a quella di Edward G. Robinson (stella del cinema classico hollywoodiano, celebre per i ruoli da gangster, ndr). Poi ci siamo incontrati di persona e ha approfondito dicendo che voleva interpretare il ruolo come un 'bahamense bianco' dal forte accento caraibico; aveva già in mente anche una scena in cui avrebbe ricoperto Green Hornet di sangue di maiale per ricreare un inquietante rituale voodoo”. Non fosse sufficiente questo estratto a rinsaldare Cage nel ruolo di eroe che ci meritiamo, ovviamente c'è anche un post scriptum risalente al periodo appena precedente allo scoppio della pandemia. Sempre per citare Rogen: “Alla fine non ha ottenuto la parte. Ma recentemente ha voluto che ci incontrassimo per chiedermi di persona se avessi mai parlato a James Franco della sua idea per quel personaggio. Sospettava che Franco l'avesse copiato per creare il suo ruolo in Spring Breakers”.
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