Andrea Gentile
Che tu possa riuscire a non farlo scegliere ad altri, quello che sei. Che tu possa capire che, quando avrai scoperto chi sei, la scoperta non sarà definitiva. Che è una scoperta che si fa ogni giorno, perché ciò che sei non è mai fermo: è in continuo divenire.
E poi però mi dico: perché?...
E allora il ritmo del pianto si fa sempre più intenso, trapana i timpani. La mia danza, con te in braccio, che dovrebbe essere quella che ti calma, diventa più nervosa, sismica. Ti metto addosso ancora più nervosismo. Ci scambiamo rabbia l’uno con l’altro, in un concerto di rabbia. Tu piangi,...
Forse saremo riusciti a trasmetterti anche un nostro sistema di valori. È una speranza. Ed è anche una debolezza, come nella speranza che si possa proteggerti così almeno un po’ dal fuoco del mondo. Ma tu avrai un tuo sistema di valori, comunque, lo modellerai, lo cambierai continuamente. E...
Così piangi, e dovresti sembrare un sopravvissuto, sei disperato, fa molto più freddo qui, e tua madre piange, non capisce, è in un’altra dimensione, e io sono qui e tutto sembra così naturale, sei qualcosa che è successo, un fatto, nascosto dietro un corpo. Sei un essere vivente.
Vivi?...
Oggi sono nato un’altra volta, e ancora non lo so.
Sei nato tu, figlio mio.
Ti ho visto espulso dal ventre, sei venuto a noi, prima dov’eri? Prima del ventre, dov’eri? E adesso, dove sei?
Si può nascere più di una volta?
Si può nascere infinitamente?
Si può...
