Quarto tassello della saga romeriana dei non morti, quarto gesto intrinsecamente politico del compianto maestro dell’horror, come sempre sgradito rivelatore della vera faccia dell’America. Spersonalizzati, rincretiniti dall’azione narcotica dei mass media (nella clamorosa scena dei fuochi d’artificio), ghettizzati dall’élite patrizia che prospera in un faraonico grattacielo: gli zombie siamo (ancora) noi.