L’animazione “adulta”, da tempo sdoganata, al cinema non ha ancora trovato una continuità di produzione e pubblico, tuttavia ha seguito un percorso interessante con una nuova tappa, Pupazzi senza gloria, dal 18 ottobre nelle sale italiane. Gran parte dei titoli della nostra lista approccia l’animazione “per adulti” nel modo più immediato e basico, per generare spiazzamento, scardinare la purezza e l’ingenuità del cartoon iniettandogli elementi proibiti: sesso, violenza, volgarità, morte. Dal seminale Fritz il gatto a South Park: personaggi disturbanti i cui comportamenti stridono con le loro fattezze, con il genere che abitano. Ma c’è chi si è spinto oltre l’intrattenimento caustico, elevando la forma animata a sonda poetica e analitica dell’inconscio umano, mai così fragile proprio perché consegnato dai corpi stilizzati di pupazzi per bambini.
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