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Alberto Locatelli
Ebbi subito il sentore, sebbene continuasse con le sue faccende, che avesse volutamente esagerato la frase solo perché la smettessi e mi concentrassi su altro. Poi però aggiunse:
- Mi sa che li hanno bruciati tutti, ma non sono sicuro. Sono furbi i russi, gliel’ho detto. Per primi l’...
Cercai dove fosse finito l’anziano signore: lo trovai più in là, sulle strisce pedonali, mentre attraversava a piccoli passi il lungo viale alberato. Raggiunse il lato opposto un attimo prima che il giallo del semaforo virasse al rosso e lì si arrestò. Dapprima cominciò a setacciare l’asfalto...
Immaginai che forse pure lui mi avesse tenuto d’occhio durante le sue precedenti incursioni qui ai giardinetti, fino a decidere che quella mattina fosse il momento giusto per venirmi a parlare. S’interruppe per soffiare il naso dentro un gomitolo di fazzoletto sfilato da una tasca dell’...
Ormai camminava con la schiena curva in avanti. Intanto, però, sembrava avere ovviato all’inconveniente facendolo diventare la cifra del suo stare al mondo, di una stravaganza autentica perché personalissima, degna di nota. E chissà se la smorfia che gli affettava le labbra in un sorrisetto a...