Alessandro Baratti
Chiusi i conti con l’eredità cinematografica bressoniana grazie al cortometraggio La vie selon Luc (1991), piccolo gioiello ancora tempestato di rimandi a L’argent, e grazie al lungometraggio d’esordio Ni d’Ève ni d’Adam (1997), pellicola fortemente indebitata al...
Film incredibile, nerissimo, di un’intensità magnetica quasi insostenibile, À travers la forêt conclude un’ideale “trilogia fantasmatica” iniziata con Les solitaires (1999), prima evenienza del sonno come luogo di contatto fisico tra vivi e morti nella filmografia di Civeyrac...
Dopo due film sconvolgenti come Fantômes e À travers la forêt era umanamente impossibile spingersi ancora più a fondo nel dialogo amoroso tra vivi e morti: allora, Civeyrac fa un passo indietro e, con Des filles en noir, esce dalla dimensione dei fantasmi d’amore per...
Un atto di fede
L’amore di Paul Schrader per Robert Bresson è noto. Il regista francese, assieme a Carl Theodor Dreyer e Yasujirô Ozu, è parte di una trinità cinematografica che ha permesso a Schrader di andare oltre le convenzioni del cinema statunitense. Educato nel...
Inizio con un’ipotesi provocatoria: e se il cinema di Gaspar Noé cominciasse dove finisce quello di Béla Tarr? È stata l’ennesima visione di Tintarella di luna (1985), primo cortometraggio dell’allora ventiduenne cineasta franco-argentino, a suggerirmi questa idea balzana. Del resto...
Dedicato alla memoria di Denis Sylvain, collaboratore e migliore amico di Olivier Marchal deceduto nel 2013, Borderline è un (tele?)film semplicemente sconquassante. Trasmesso mercoledì 7 ottobre 2015 da France 2 in prima serata, il tv movie di Marchal ha letteralmente sbancato,...
«Con la gentilezza ci si annoia presto. Ci vogliono tutt’e due: un po’ di gentilezza e un po’ di perversità»: è la cassiera della sala porno parigina interpretata da Vittoria Scognamiglio in La chatte à deux têtes a pronunciare la definizione più esatta del cinema di Jacques Nolot (...
Dopo il dittico Amer (2009) e Lacrime di sangue (2013), era lecito ipotizzare che Hélène Cattet e Bruno Forzani, adattando un romanzo di genere come Che i cadaveri si abbronzino, avrebbero messo la loro estetica al servizio di una narrazione meno sperimentale e...
Il tuo prossimo film, mio caro François, quello che stai girando proprio in questi giorni, s’intitolerà Alexandre. Il mio nome. Dopo L’amant double, che dalle nostre parti è stato tradotto quasi sirkianamente Doppio amore. E soprattutto dopo Frantz,...
Speciale Il filo nascosto.
Cinque critici di Film Tv a confronto con la nuova opera di Paul Thomas Anderson, con Daniel Day-Lewis alla sua ultima interpretazione.