Omicidio a Easttown

Serial Minds pubblicato su FilmTv 23/2021

Omicidio a Easttown


Stagione: 1

A Kate Winslet bisognerebbe erigere un monumento, se solo non stesse già provvedendo lei, scolpendoselo ruolo dopo ruolo. E quello di Mare Sheehan, umbratile e impulsiva detective di Easttown, Pennsylvania, con cui l’attrice inglese torna protagonista di una serie HBO a dieci anni da Mildred Pierce, è uno dei suoi capolavori. Mare, a Easttown, la conoscono tutti: è quella che al liceo segnò una vittoria di basket indimenticabile, quella il cui figlio si è suicidato, quella che non ha saputo risolvere il caso di un’adolescente scomparsa. Il fatto è che a Easttown tutti conoscono tutti: è un paese piccolo e depresso, dove si diventa genitori troppo presto e dove i giovani spesso non hanno altri sbocchi se non droga e criminalità; un paese dove i legami tra amici e cugini allacciano maglie di connivenza e omertà, in modo non dissimile da quanto avveniva (all’altro capo della Rust Belt, una delle zone più economicamente disastrate degli Usa) nel doc Making a Murderer, ed è un pregio della serie diretta da Craig Zobel saper fotografare in modo vivido una comunità e le sue piaghe. In questa realtà risulta impossibile, per Mare, scindere tra privato e lavoro, fusi in una mancanza di confini che crea per la protagonista scivolosissime zone d’ombra etiche. Quando l’omicidio del titolo fa calare sul paese una foschia rabbiosa, alla detective viene affiancato un collega “da fuori”, interpretato da Evan Peters, che si ritrova a dover decifrare l’enigma Mare, oltre al giallo di Easttown. La serie è, infatti, un vero e proprio whodunit, scandito da regolari e sfacciati cliffhanger che si dipanano parallelamente alle tappe dolorose con cui Mare affronta i suoi traumi; formalmente, un prodotto più convenzionale e meno ambizioso dello standard HBO (anche se è evidente, e ogni tanto vibra nel senso giusto, lo sguardo degli autori verso pietre miliari come The Wire o True Detective) e non sempre bilanciato nella scelta (comunque vincente) di alternare il registro cupo e thriller a quello più ironico e intimo, in cui però risulta determinante l’apporto di una impetuosa Kate Winslet al suo debutto assoluto in veste di produttrice esecutiva. Faro professionale e fulcro emotivo di una produzione complicata dalla pandemia di COVID-19, Winslet ha guidato i giovani colleghi, ha scelto di recitare (tutti, non lei sola) nel complesso accento della contea di Delaware, è intervenuta in complicità con gli autori per modificare in modo sostanziale i dialoghi e i gesti di Mare rispetto al copione, dando la stura a una serie di improvvisazioni nei duetti con Jean Smart (semplicemente gigantesca) e con Evan Peters (autore, in tutti i sensi, di un memorabile monologo da ubriaco). Il suo doppio lavoro di produttrice e attrice ha saputo distillare il meglio dalle intenzioni nobili ma ancora un po’ generiche di Zobel (che ha intuito per il femminile anticonvenzionale, da Sopravvissuti a The Hunt) e dello sceneggiatore Brad Ingelsby (che adatta al formato seriale il gusto per il mélo popolare dimostrato nei recenti L’amico del cuore e Tornare a vincere), facendo guadagnare autenticità a un racconto corale destinato a non essere dimenticato facilmente.

Omicidio a Easttown (2021)
Titolo originale: Mare of Easttown
Creata da: Brad Ingelsby
Stagione: 1
Genere: Drammatico, Poliziesco - Produzione: Usa - Durata: 60'
Cast: Kate Winslet, Julianne Nicholson, Jean Smart, Evan Peters, Angourie Rice, Guy Pearce, David Denman

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