Carola Susani
Era l’autunno della terza media e io continuavo ad andare a scuola. Le compagne con i lunghi capelli, ma anche quelle con gli occhietti piccoli, e persino le rosse con i codini, o quelle magroline con i geloni alle mani, erano ancora disposte a farmi sedere con loro nel banco, mi dicevano cose...
Da quel momento non dovevo più vagare da sola. Finita la cena correvo giù per le scale e nell’arancio dei primi lampioni in pochi minuti arrivavo alla scalinata. La scala era sempre abitata, c’erano il poeta, Luciano (che spesso spariva, me ne accorgevo perché lo cercavo), Spano che portava i...
Era buio, ma non c’era rischio di perderli di vista. Quello più minuto dagli abiti molli e quell’altro, il pirata, con i lunghi capelli, sudato, con qualcosa di aggressivo e pesante nel portamento, erano i soli a camminare sul Cassaro; quell’altro invece, quello tozzo, chissà dov’era scomparso...
La sera, mentre mi muovevo fra via Roma e il Cassaro senza una meta precisa, mi fermavo a volte all’altezza del cinema Astra. Era la fine degli anni 70 e c’erano ancora moltissimi cinema porno, non avevano quasi mai foto o immagini sul cartellone, c’era scritto soltanto su fondo bianco «Film...