Cristina Borsatti
Inaccessibile come il precedente Penultimo paesaggio, con il quale Quattro notti di uno straniero forma un dittico sulla solitudine, sull'impossibilità della comunicazione e del contatto. Di maniera, perciò sempre alla maniera di Fabrizio Ferraro, che torna a raccontare la...
«Nel 1963, grazie all'Eni, l'Italia potrà quindi disporre della sua prima centrale nucleare termoindustriale, che produrrà circa un milione di kilowattora l'anno...». L'intonazione con cui andrebbero pronunciate queste parole è quella altisonante dei Cinegiornali Luce. Gianfranco Pannone ne...
«Meglio il puzzo della mamma che il profumo di nessuno». A Cioni Mario, detto Cioni, Roberto Benigni presta il corpo e la voce. Un corpo grottesco, disarticolato e fuori misura. Una maschera linguistica che ha fatto parlare i critici di ascendenze narrative illustri – da Folengo al...
Per il suo esordio nella regia di un lungometraggio, il regista romano Alessandro Palazzi sceglie di chiudersi negli spazi angusti (e produttivamente molto economici) di una scuola guida, e nella cornice - alle nostre latitudini, purtroppo, sempre più rassicurante - di una commedia. La trama è...
«Questa maledetta notte dovrà pur finire» cantava a Sanremo: «perché i poeti hanno un’anima bambina, sono quasi dei vati. Sentono le cose prima degli altri». Roberto Vecchioni sarà in tour sino a ottobre: quaranta, cinquanta date. Noi l’abbiamo incontrato a Trieste, ospite del prestigioso...
Dicono che sul cammino di Santiago avvengano miracoli. Di certo non si tratta di una semplice camminata, per alcuni è una fuga, per altri una ricerca, per altri ancora un'indimenticabile avventura. Per il medico americano Tom (Martin Sheen), spinto da una profonda tristezza, il desiderio di...
«Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni» scriveva Dostoevskij. Quella raccontata da Gaetano Di Vaio è l'Italia, è Napoli - parte per il tutto - e di civiltà non c'è nemmeno l'ombra. Il loro Natale (già vincitore di svariati festival, tra cui il Babel di...
Folder, ovvero: la cartella archivio personale che ognuno di noi tiene tra i documenti o nel desktop del computer. Il videoartista pugliese Cosimo Terlizzi vi inserisce i ricordi di un anno, video, fotografie, collegamenti via chat, viaggi, riconoscimenti e un lutto privatissimo che...
Nell'epoca della commedia facilona, ecco entrare in punta di piedi Il richiamo, un tango - siamo in Argentina - che ribalta luoghi comuni e convenzioni, dimostrandoci che un cinema diverso si può fare. Come nel precedente Tartarughe sul dorso, Stefano Pasetto immerge...
Tonino Zangardi - abbandonati i toni da commedia grottesca del precedente Ma l'amore... sì! e prese le distanze dalla periferia pasoliniana di Prendimi e portami via - sceglie questa volta di misurarsi con un thriller dell'anima e con una Mantova mai così poco provinciale....
Una prestigiosa collana di colonne sonore che hanno fatto la Storia del Cinema. Questa, l’ultima iniziativa di Caterina Caselli e della sua Sugar, etichetta discografica che ha portato alla ribalta personalità del calibro di Andrea Bocelli, Elisa, i Negramaro, per citarne alcune. Un’idea che ha...
Bella, elegante, spigolosa. Francese sino al midollo. Algida e impenetrabile. Si è portati a immaginarla così Isabelle Huppert, l’attrice più amata del cinema europeo. Eppure, dopo una giornata densa di anteprime, conferenze e interviste, anche lei cala un po’ la maschera. Ed è un piacere....
Premiato al Festival dei Popoli 2011, Lasciando la Baia del Re racchiude diverse trame. Non le alterna, le dipana casualmente e in progressione, come fa la vita. Quella della regista Claudia Cipriani è qui proposta sotto forma di diario, un ritratto che comincia a delinearsi in un...
Per arrivare a Sàmara non servono soldi. Lì non ci sono porte e il clima è dolce, le donne sono sbracciate e i bambini ti corrono incontro. Sàmara è un luogo mitico, pur di arrivarci, Luis il saltimbanco (Filippo Trojano) è disposto ad attraversare da solo il bosco... Alla sua prima opera di...
La documentarista Enrica Viola parte dal suo Piemonte alla volta di Cuba, come a fine Ottocento fece Dino Pogolotti, emigrante italiano poco noto alle nostre latitudini ma notissimo all'Avana, per aver dato vita nel 1911 a un quartiere che ancora oggi porta il suo nome. Mi Pogolotti querido...
«Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza cocchiere in gran tempesta» recitava Dante parlando di noi. Ed è un noi, un punto di vista collettivo, a collegare immagini e parole in questo tentativo di capire l'Italia che punta dritto verso i banchi di scuola. Noi italiani, noi donne, noi...
Si dipanano tanti fili dentro Io e la mia sedia, documentario realizzato da Angelo Amoroso d'Aragona, regista e "nobile" barese, già vincitore del New York Short Film Festival. Quici racconta il mondo dello spettacolo, che può farti toccare le stelle o trasformarti in un morto di fame...
C'è tutta l'America possibile dentro Dolphin Tale (da noi L'incredibile storia di Winter il delfino), e infatti a quelle latitudini la pellicola ha riscosso un enorme successo. La storia è vera, rimbalzata sui giornali americani nel 2008, quando a Winter, un delfino che non...
Un film per tutti e per nessuno, recita il sottotitolo, mentre scorrono immagini in bianco e nero che poco si interessano della trama e della comprensione dello spettatore, alla maniera di Fabrizio Ferraro. Un uomo e una donna si incontrano, Parigi non è sullo sfondo, resta sempre in primo...
Per una settimana davanti al cinema Ariston di Roma c’è la fila. È il 1968 e, con La ragazza con la pistola, Mario Monicelli e Monica Vitti fanno il tutto esaurito. Per l’attrice romana, d’ora in avanti consacrata alla comicità, è una conferma. La sua Assunta, armata di pistola, sarà...
Roma è una Manhattan al maschile nell'opera d'esordio dell'architetto Gian Paolo Vallati, «costata come cinquanta secondi di Manuale d'amore 3» e non si nota. Girata in digitale a costi bassissimi, sceglie un punto di vista rigorosamente virile, ma il risultato non cambia, perché lui...
Il libro, nonostante l’incetta di premi, aveva diviso. Così il film. E tra chi grida al capolavoro e chi spara a zero sul risultato di Saverio Costanzo c’è la stessa distanza che c’è tra i numeri primi. Numeri divisibili soltanto per uno e per se stessi, come 5 e 7, 11 e 13, 17 e 19, numeri...
La scena che chiude I 400 colpi: con gli occhi di Jean-Pierre Léaud di fronte alla macchina da presa, il mare - per la prima volta - alle spalle, la malinconia dappertutto. Antoine Doinel ha l’infinito davanti, una storia in progressione cristallizzata nel fermo immagine conclusivo, ma...
Esponente di quella giovane generazione di registi nostrani inclini al cinema di genere, amatissimi all'estero ma ancora poco riconosciuti in Italia, Gabriele Albanesi è uno dei più noti. Come in Il bosco fuori, è ancora l'horror a far vibrare le corde della sua scrittura per immagini...
Si presenta come un biopic Per questi stretti morire (cartografia di una passione), opera della coppia di documentaristi Isabella Sandri & Giuseppe M. Gaudino. Agiografico scavo nella vita e nelle opere di Alberto Maria De Agostini (1883-1960), esploratore, cineasta, fotografo e...
Un viaggio in camper per toccare tutte le tappe più famose dell'ufologia americana. On the road, ci sono Graeme Willy (Simon Pegg) e Clive Gollings (Nick Frost), nerd inglesi in trasferta negli States, con la scusa di una leggendaria convention di fumetti, games e fantascienza, il San Diego...
Si può ridere del terrorismo? La satira mordace può irridere tutto quando è fatta con criterio, ma questa volta siamo al limite della caricatura. L'autore brillante britannico Christopher Morris, deciso ad affrontare il tema del terrorismo islamico, si inventa quattro kamikaze che si possono...
Storia di una radio tutta al femminile in un Paese martoriato dalla guerra. Girls on the Air, firmato dalla giovane regista Valentina Monti, è un documentario minuto (quanto a durata), classicissimo (nel suo alternare immagini di repertorio alle voci delle protagoniste) e altrettanto...
Lo scorrere delle stagioni ai Laghi della Lavagnina. Undici conversazioni in prossimità della fine. Un garage colmo di oggetti da riordinare. Tre atti unici, nell'insieme lo scorrere della vita, l'approssimarsi della morte. Un circolo vitale che Andrea Caccia sembra raccontare con una facilità...
C'è una mostra fotografica alla base del documentario firmato da Daria De Benedetti e Francesca Politano, e si vede. Le immagini, bianco&nero e colore, scorrono ma sembrano fotografie, immobili quanto il territorio bielorusso colpito venticinque anni fa dall'incidente nucleare di Chernobyl...