- a cura della Redazione -
Non è uno dei migliori Peckinpah, forse perché poco si addicono al suo stile elegiaco i siparietti da commedia tra Jason Robards e Stella Stevens. Ma resta, potente e radicale, la malinconia di fondo per un mondo che cambia e che in nome della ricchezza divora tutto, a partire dagli uomini. ...
Il 103enne De Oliveira ambienta a fine Ottocento un’attualissima cronaca familiare di miseria e menzogna, tra dilemmi morali e aloni messianici. Con stile spoglio e minimalista, il maestro lusitano rianima i fantasmi della Storia per leggervi la crisi del presente. Presentato alla Mostra di...
Primo film ad alto budget di Demme, allievo modello della factory di Corman. Un omaggio sorprendente, chirurgico e sottostimato al cinema dell’amato Hitchcock, generoso di registri (thriller, mélo, commedia) e ad alto quoziente di tensione. Anni dopo, Il silenzio degli innocenti...
Capolavoro dell’astrattismo filmico e dimostrazione che la potenza evocativa della visione può fare a meno di qualunque sovrastruttura narrativa. Per De Palma il cinema è tripudio di virtuosismi magnetici, puzzle di forme hitchcockiane, labirinto di livelli di realtà, nessuno sprezzo del...
Prima escursione argentiana nel mondo dell’occulto stregonesco, è forse l’apice visivo dell’antico maestro, girato con geniale raffinatezza e originalità e fotografato in maniera straordinaria da Luciano Tovoli (con la complicità delle scenografie dechirichiane e barocche di Bassan). Capolavoro...
Bazzoni firma uno dei titoli più anomali e ardui a definirsi dell’intero cinema italiano: un’ipnotica discesa negli inferi (forse solo) psichici di un’Alice in panne, ingabbiata in trame da fantanoir allucinogeno e in diorami tutti mentali alla Resnais. Oscuro, raffinato, ambiguo. Da non...
Keanu Reeves e Patrick Swayze guidano le danze aeree e marine dello stravagante action diretto dalla Bigelow. Anarchico e nostalgico, memore di lontani mercoledì da leoni (non a caso uno degli interpreti è Gary Busey, che ebbe il suo momento di gloria volando sulle onde del film di...
Senza direzione né necessità, personaggi e vicende deragliano nel détournement ebbro e sregolato di un film mai visto da chi lo (ri)filma: remake fasullo e dadaista, noir amputato delle sue componenti essenziali, “film su commissione” tra i più personali e sferzanti dell’ultimo...
Tutto l’orrore della guerra distillato in un capolavoro senza tempo, ascesi allucinata e colossale ai margini della coscienza americana. Fondato sull’eccesso, sul delirio, sulla hybris del suo autore, si rivela azzardo capitale: aprendo il cuore di tenebra della civiltà occidentale, si...
Apologo raggelante sull’esistenza e sul senso del miracolo, chirurgica lirica del Dubbio, l’opera che ha rivelato il talento dell’austriaca Jessica Hausner descrive tanto l’autenticità della fede quanto i tic consumistici della Disneyland del cattolicesimo. Un mélo dello spirito, grottesco e...
Ancor prima di Drive, Refn sa magnificare la sua poetica in un compendio di violenza e trascendenza. Dalla rimarchevole cura figurativa e dal piglio insieme ferino e metafisico, è l’atto unico di una saga vichinga impregnata di sangue e visioni, gonfia di suggestioni arcaiche e...
Solenne mélo al maschile, dove l’amore è appena sussurrato ma sa infettare gli animi con intensità leggendaria, lascia deflagrare l’inconciliabile conflitto tra codice militare e legge del desiderio. Un sotterraneo impero di sensi e passioni, dove il martirio è il solo amplesso possibile. Bowie...
«Cos’è un fantasma?» «Una tragedia condannata a ripetersi». Del Toro affronta lo spettro della Storia, eterno ritorno della memoria e della realtà, in una ghost story ambrata e umanissima. Quando alle porte preme il fascismo iberico, il racconto d’innocenza perduta s’invola verso il fantahorror...
Ovvero, come remixare il crollo del nazismo con la vis barbara e prorompente dell’exploitation. Trattasi, in realtà, di autentica dichiarazione d’intenti, selvaggia e radicale. Cinema bastardo e cannibale nei riferimenti, osa assaltare la Storia per rifondarla. Senza esitazioni né...
Noir disperato, livido, terminale. Tra l’iperrealismo respingente e il delirio mistico, Ferrara parla di peccato e degradazione con durezza radicale e inusitata. Una parabola metropolitana sporca e brutale, che si rifà alle ossessioni fondative del cattolicesimo senza ripiegare in facili...
L’irresistibile accoppiata Edwards/Sellers, agli apici del comico, inonda di slapstick i salotti hollywoodiani: il grande attore, qui nel ruolo d’eroico guastafeste, regge un one man show distruttivo e impeccabile. Gag a cascata, satira di costume, piglio dinamitardo e liberatorio: un...
A partire da premesse ampiamente metabolizzate, Aja trascende le formule dello slasher per forgiare un gioiellino di suspense ed essenziale brutalità. Più shock visivi che parole per un icastico e cruento omaggio all’horror italiano; alle sue efferatezze collabora, infatti, anche l’effettista...
Uno dei più celebrati film di Carpenter, uno dei capisaldi teorici dello splatter ma anche una grande opera di fantascienza, genere che è l’altra faccia del pianeta western, con una minaccia che costringe l’avamposto degli uomini perduti alla più classica situazione cowboy/indiani.
Altman riempie lo schermo e il suo sguardo con un multiscreen virtuale ed evocato, dove svariate storie si intrecciano, ogni tanto si sfiorano e sempre si insinuano. Una spettrale danza sociologica in cui nessuno ha scampo e dove le prigioni sono metaforiche e reali, il benessere un’...
Rosi coniuga la tradizione del film d’inchiesta all’elaborazione in chiave spettacolare dei motivi più documentaristici e politici. In poche parole, Il caso Mattei trasmette l’illusione di una realtà non filtrata dall’apporto dell’autore utilizzando materiali d’epoca, personaggi nel...
Al suo epocale esordio low-fi, il 23enne Smith, complice entusiasta delle proprie creature, è già sboccato mitografo del decennio, tra dialoghi a mitraglia, pulsioni grunge e schegge di cultura pop. Sgranato, umile e appassionato, il cinema punk di Smith trova qui il suo manifesto più...
Mescolando melodramma, sotterfugi politici, bagliori di un crepuscolo civile e sarcasmo deliziosamente british, Richard Lester centra il bersaglio per l’ennesima volta e rinvigorisce il suo cinema bellissimo e screanzato, tagliente e caleidoscopico. Registi come lui non dovrebbero ritirarsi mai...
Il cinema di Rohmer è libera e intima auscultazione della vita, d’immensa dolcezza e precisione nel pedinare i sentimenti delle sue figure. Come succede qui a Marie Rivière, interprete e coautrice di uno script incurante di lacci drammaturgici, fresco e vivido come il 16mm con cui è tradotto in...
Il più grande trionfo della Hollywood sul Tevere, immortale ed esaltante, non invecchia mai anche alla centesima e festiva visione. Merito di una storia nerissima e piena di allusioni omoerotiche (Gore Vidal mise mano alla sceneggiatura) e al corpo attoriale michelangiolesco dell’immenso Heston...
Il travolgente requiem di Aronofsky racconta il declino di un perdente esemplare, cuore infartuato di un’America sfatta e marginale. Il corpo squassato di Rourke, relitto d’altri tempi, dà anima e carne allo spettro di un immaginario (s)finito e illusorio, collassato nella gloria e nel dolore...
Uno dei segreti meglio riposti dell’horror italiano: psicothriller surreale e fiabesco, è un affascinante e inquietante ibrido di Alice nel paese delle meraviglie e Rosemary’s Baby, tra magia nera, inferi psichici e cannibalismo. Raffinatissima la messa in scena, a conferma...
Partitura visiva a più sorgenti - diario filmato, videocamere di sorveglianza, YouTube -, il capolavoro di De Palma è opera rabbiosamente teorica. Sperimentale e urticante saggio in digitale, riflette impietoso e urgente sull’interdipendenza di guerra e immagini. Leone d’argento a Venezia.
Spaccato d’Italia con la consueta complicità di sceneggiatori che, all’epoca della commedia all’italiana, sapevano cogliere e rielaborare vizi e vezzi, tic e manie. Tutti i film di Risi andrebbero rivisti, anche alla luce dell’evoluzione del costume sviluppatasi (?) nel nostro Paese negli...
Spietata autoriflessione sui meccanismi manipolatori della fabbrica dei sogni, è l’ennesimo capo d’opera di un Minnelli sganciato da piroette e canzoni che non rinuncia a una messa in scena straordinariamente barocca. Indimenticabile il più che eloquente sorriso della Turner nell’ultima scena...
È «una semplice formalità» ad avviare l’incubo kafkiano di Di Noi, sommo emblema del viluppo di ingiustizie e disfunzioni in cui è invischiato il nostro sistema giudiziario e carcerario, tra abusi di potere e quotidiane umiliazioni. Spicca la prova di drammaticità intensa e disperata di Sordi,...