
- a cura della Redazione -
Nel più bizzarro dei western all’italiana, Canevari trapianta nel deserto umori gotici e suoni hard/prog, calandovi una deriva muta e straniante, tra vagabondaggi hellmaniani e simbolismi deliranti, boomerang di senso e refoli psichedelici. Uno spaghetti western sfrontato e allucinogeno, per...
Ipnotico e disturbante capolavoro depalmiano (scritto da Paul Schrader) che stordisce i sensi con i passi felpati della macchina da presa. Fra affreschi fiorentini e vertigini del cuore, si inerpica senza paura fino al finale straziante e sfrenato, uno dei più devastanti della Storia del Cinema...
Tesissimo e vigoroso, è un’autentica gemma del poliziesco (con spettro terrorismo) dell’epoca: Stallone come sempre convince nella sua immobilità e Rutger Hauer è un sensuale cattivo da manuale. Conclusione memorabile, ma la cupezza di quella marcia New York sconcerta e disgusta ancora oggi....
Da King, il sobrio adattamento di Carpenter prende le vesti di un horror/mélo debitore di certa Sci-Fi anni 50. La storia d’amore tra uomo e macchina, bypassando sottilmente i vincoli della commissione, disegna un fascinoso manifesto antiborghese che fa del rock’n’roll il proprio grimaldello....
Tra i capolavori di Walsh, White Heat è un gangster movie suicida, incendiato di rabbia e vertigine. Noir mercuriale, è una mina vagante della Storia del Cinema, al pari dell’immortale Cody Jarrett di cui racconta le gesta impazzite: fuorilegge irredento, (anti)eroe epilettico, uomo/...
Un copione che svolazza sul set come il palcoscenico affollato di mostri sacri che hanno voglia di rilanciarsi continuamente battute al fulmicotone. Se Albertone ci dà dentro con le tipiche caratterizzazioni dei suoi esordi, l’ineffabile Franca Valeri si cuce addosso uno dei suoi personaggi...
Un grido lancinante entrato nella Storia, una maschia maglietta che non lascia scampo e una protagonista sfatta e un po’ ninfomane per il più turgido melodramma di Tennessee Williams. Kazan e la sua ossessiva, sudata macchina da presa arricchiscono il tutto, aggiungendo ancor più stucco sul...
Grande film, meraviglioso CinemaScope, e un cast da pelle d’oca (un granitico Spencer Tracy e il sempre sottostimato Robert Ryan). Ma è lo stile di Sturges a colpire il cuore, con la sua prosa essenziale ed evocativa, capace di creare tensione con niente e di regalare sana inquietudine...
Non cresceremo insieme. Recita così il bellissimo titolo originale (da noi volgarizzato, come al solito) dell’ennesimo, sommerso capolavoro di Pialat (tratto da un suo romanzo autobiografico), che, col consueto stile schietto e antispettacolare, racconta le intermittenze del sentimento...
Ava Gardner possedeva una splendida voce e voleva assolutamente utilizzarla in questo film, spinta dall’allora marito Frank Sinatra, ma i produttori non lo permisero. Resta quindi un musical leggermente abortito, che l’astuto George Sidney insaporisce però di colori sudisti e trasgressioni...
Nel suo esordio low budget, Van Sant disegna un mélo epidermico, ribollente di omoerotismo. Ripensando in chiave beat Un chant d’amour di Jean Genet, Mala noche insegue corpi pasoliniani e di primitiva flagranza, contornando di languidi giochi di luce una liaison ...
In una delle sue prove più asciutte e delicate, Kim Ki-duk racconta in forma di allegoria una graduale iniziazione alla vita, dove gioie e dolori della condizione umana contrappuntano il susseguirsi delle stagioni. Con lirismo tenue e pacato, la circolarità dell’esistenza sfuma in poesia...
In epoca d’epurazioni staliniste, Barnet orchestra una commedia umana acquatica e trasognata, inno sensibile ai tumulti del cuore, tra spunti libertari e totalizzanti ménage à trois. Incanto d’ardori e passioni, vicino a L’Atalante di Vigo, si tuffa nell’idillio d’amore e...
Dietro spoglie (sado)ludiche da blockbuster Sci-Fi, Verhoeven cela un apologo feroce sul degrado etico dell’Occidente. Distopia sanguinaria e sarcastica sul totalitarismo dei media, rovescia il reaganismo di tutta una tradizione action/militarista in parodia spietata, bagnata di splatter e...
Il lago dei cigni sullo sfondo della Grande Guerra: nulla di più romantico, tragico, straziante dell’amore fra un austero Robert Taylor e una Vivien Leigh post Via col vento. Il ponte prima scopre poi distrugge due cuori selvaggi, dilaniati dal senso di colpa e dal marciume...
Il terzo e ultimo western di Lang è una solenne ballata di vendetta e passione, capace di eccedere i codici del genere per contaminarli di umori mélo e astrazioni noir. Illuminato da un’indimenticabile Dietrich, spicca tra i massimi apici del western romantico. Infuocato ed essenziale.
Un circuito chiuso, imploso e liberato. Colpo al cuore della cattiva coscienza borghese, saggio profetico sull’alienazione moderna, fenomenologia impietosa di una reificazione epocale: con una lucidità che non offre scampo, Ferreri dà anima e corpo ai fantasmi del ‘68. Capolavoro senza tempo....
Magica quanto il villaggio che appare una volta all’anno, questa perla, mai giustamente considerata, riluce fortissimamente nella costellazione minnelliana grazie a peculiarità nebulose, quasi oscure. Finalmente Gene Kelly può amare, anche se con ostacoli temporali, la divina Cyd Charisse.
Grezza e ironica rimasticatura di Quella sporca dozzina, poi omaggiata da Tarantino, è un war movie scanzonato e pirotecnico, con spassose gag da B movie sempre commisurate alla scomposta inventiva spettacolare. A orchestrare la sciarada d’esplosioni Enzo Castellari, Re dell’action...
Gesù e Gerard Damiano, scontro biblico irrisolvibile e furente che Paul Schrader assembla rievocando spettri d’infanzia calvinista e retaggi drogati della marcia New York di fine anni 70. George C. Scott si/ci interroga con rigore profondo in un viaggio al termine della morale, impervio e senza...
C’è cortocircuito tra vita e fumetto, contiguità tra sentimenti e amicizia: Kevin Smith, mitografo indie, sguinzaglia sproloqui futili e sboccati per cantare di amori impossibili e hangover generazionali. Da una love story atipica, una screwball stralunata e toccante, dal registro...
Con passione e perizia scenografica, Monicelli racconta le prime rivolte operaie contro il padronato ottocentesco. Né semplice commedia né epopea in costume, ma un affresco popolare colmo di sdegno e d’ironia, specchio aspro e chiaroscurale delle lotte che infiammavano le piazze dei primi anni...
La performance estrema di Bale, scarnificatosi a scheletro ambulante, perturba uno psicothriller livido e ossessionato dalla colpa, tra Polanski e Chris Cunningham. Ammiccando a Dostoevskij e Reznor, la discesa agli inferi (psichici) imbocca derive da incubo, tingendo d’angoscia dark l’algido...
L’Irlanda fiera e rigogliosa, schiaffeggiata dagli invasori inglesi, dalle onde del mare e dall’esasperazione del dovere è la cornice mozzafiato, quasi arcaica, di questo sottostimatissimo melodramma pastorale, penultima fatica (in 70 mm!) del gigantesco Lean, qui carnale, libero e grande come...
Lo splendore di un film di guerra dove la guerra non si vede mai, se non quella che ci portiamo dentro. Boorman si concentra sui personaggi e sugli istinti primordiali, nella consueta (insuperata) ricerca sullo scontro uomo/natura. Titanici (come sempre) Marvin e Mifune, sublimi corpi colmi di...
Delizia d’amore oltremondano, apparentemente lezioso ma in realtà pulsante, il film di Warren Beatty e Buck Henry è oramai visione classica (soprattutto se dovete conquistare un cuore di donna) e appagante, dove le lacrime si sposano alla perfezione con le risate. Strepitosa, come sempre, Dyan...
Film sui teenager per teenager. Peculiarità del buon John Hughes che anche stavolta non sbaglia una virgola: tormenti puberali mischiati all’estetica pop, sarabanda di tasterioni anni 80, un pizzico di scienza avveniristica e una Kelly LeBrock che mostra il lato oscuro ed erotico della ...
Cronaca sporca e trasandata d’una famiglia criminale e incestuosa durante la Grande Depressione, l’efferato gangster movie di Corman traduce un famigerato episodio degli anni 30 in ballata di miseria e follia, affondo elegiaco e viscerale nel cuore nero di un’America selvaggia, sanguinaria e...
Quando gli effetti in lattice divertivano e spaventavano con ilarità un pubblico ancora sprovveduto. Opera ingenua, questa di Lenzi, che cavalca la moda della contaminazione tra generi (horror e Sci-Fi) in voga nei primi 80. Un La città verrà distrutta all’alba che sa di spaghetti. Ci...
Si chiude, un pò tristemente, la stagione della commedia all’italiana e si affacciano i malincomici autarchici e senza voglia di farsi dirigere. Questo esordio di Verdone (garbato e vorace, timido e ispido), fortissimamente voluto da Sergio Leone, galleggia bene fra cinismo e buonismo...