Dario Agazzi
Se esistesse un premio letterario alla sottile perfidia, l’assegnerei al Dizionario dei luoghi comuni del cinema italiano di Alessio Galbiati (CartaCanta, pp. 96, € 9). Questa raccolta d’intelligenza rara e causticità unica non risparmia nessuno; nemmeno l’autore stesso, critico...
Filmmaker, femminista, deleuziana, musicista country. Quattro aspetti - ma son molti di più: danzatrice, performer, indagatrice di sincronizzazione e linguaggio - della canadese Myriam Jacob-Allard. I suoi antenati vengono dal Far West del Québec (Abitibi Témiscamingue) e tale origine è alla...
Può il cinema di famiglia, con peculiare, intima fragilità, trasmettere - nel suo scorrere in pellicola - una musicalità impalpabile? È quanto accade, se andate sul sito dell’ICAR – Portale Antenati www.antenati.san....
L’estasi di Oleg di Francesco Selvi è un film sulla felicità e sull’amore. Ambedue in bianco e nero: la felicità (bianca) presupponendo lo sconforto (nero); l’amore (bianco) dovendo guardare alla morte (nera). Oleg, pittore grande e grosso - orso dell’arte da ingabbiare - veste di...
Esistono risposte alla Baliverna di Dino Buzzati come al Mayerling di Bernard Quiriny: esempi letterari di spaventosi condomini alienanti. Una di queste si trova a Bergamo. Un’utopia realizzata di condominio orizzontale (dai locali con rustica ironia detto “i pollai”) come solo in quel lontano...
Finalmente cinema. All’aperto: Le verità di Hirokazu Kore-eda a Esterno notte, consolazione estiva bergamasca a un Bergamo Film Meeting quest’anno mancato. Mix ereditario fra la lezione di Il grande freddo e un David Mamet privo d’umorismo, condito da culinarie scene...
In una sinistra Bergamo deserta, in una libreria vuota (non c’è il rischio d’entrare “contingentati”!) ho acquistato Midland a Stilfs, l’ultimo libro di Thomas Bernhard (sopra) uscito per Adelphi. Il classico austriaco del Novecento da noi è arrivato tardi (grazie alla traduzione di...
Di Scusi, facciamo l’amore? del sofisticato e caustico Vittorio Caprioli, con una Franca Valeri/Diraghi taciturna e lugubre che parlerà soltanto alla fine, non può non colpire l’incipit. Inquadratura sulla cupola sopra della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano con sottofondo...
Uno dei più bei libri riediti nel corso degli ultimi anni - per merito di quel genio della linguistica che è Felice Accame - è Il libro del mio amico di Anatole France (sopra), nella curata traduzione d’Alessio Odini per Biblion Edizioni (sempre ammirevoli), che restituisce nel nostro...
Guardando l’incipit di L’ingorgo di Luigi Comencini - affinità con il Buone notizie d’Elio Petri: vicinanza di date, Ángela Molina, lugubre visione dell’uomo - vien da chiedersi che cosa abbia ferita la musica da film. Basterebbero, di quel lavoro, i soli sinistri titoli di...
Si fa presto a dire Chopin. E a pensarlo nel Decalogo di Kieslowski. O ad accompagnare - struggente - quel capolavoro di Peter Weir che è The Truman Show (dove anche Philip Glass compose bene). Tanto per citare qualcosa pescando alla rinfusa. Gli autori conosciuti sono spesso...
Carlo Michele Schirinzi è un cineasta dal robusto retroterra culturale, ma che della cultura - Ubu docet - sa portare nel suo lavoro tutti i sopiti umori più ferini e sanguigni. Cinema toccante per riverberi della carne in ogni stacco tesissimo del montaggio, si può dire che non possa...
Giacomo Laser, Gioacchino Turù, Vladimir Foschia, Filter Walter, Christian Parigi, Martino Murru, Ale, Ilario Fortuna, Principe California, Luciano Torre, Anna Arte, Giacomo Dufur. Son tutti la stessa persona: quel personaggio di Giacomo Allazetta (è il nome vero ma pare il solo pseudonimo)....
Nella raffinata e bislacca suite pianistica del 1983 Come io passo l’estate di Niccolò Castiglioni - grande, eccentrico compositore del Novecento italiano - compare un pezzo singolare: Ghiaccio sul Rosengarten. Pagina costituita da soli cinque accordi dissonantissimi: da...
In questo tempo di “claustrazione” ritengo che La cantatrice calva di Eugène Ionesco (su YouTube con una Franca Valeri al meglio di sé) delinei il punto di non ritorno a cui linguaggio ed esistenza sono giunti. Così, in musica, la massima partitura del presente si dimostra il colossale...
Il 25 settembre 2019 se ne andava a 91 anni il viennese Paul Badura-Skoda. Si trattava d’uno dei più grandi pianisti del Novecento. Con buona pace di Thomas Bernhard, che nel suggestivo romanzo del 1983 Il soccombente designò Glenn Gould quale sommo virtuoso del secolo breve. In ogni...
«Da fuori è uno spettacolo; non si sa da che parte tendere l’orecchio. Primo piano a sinistra, musica elettronica. Secondo a destra, hard rock. Quarto, musica orientale. Ogni melodia copre l’altra, le si sovrappone generando una cacofonia assoluta, un pandemonio. Viene da chiedersi se almeno se...