Gianni Amelio
Forse non è detta l'ultima parola, ma ho paura che quando smetterò di fare il regista mi resterà un rammarico: di non essere riuscito a fare un film con Lea Massari, in una storia e in una parte degne di lei. La amo da sempre e mi permetto, in nome di questo amore, di sparare subito un'eresia:...
Non bisogna confondere la confezione con il pacchetto. Nel gergo del cinema il pacchetto è composto in genere da tre cose: la storia, la regia, gli attori. Con quei nomi e quella sceneggiatura il produttore si presenta alla casa di distribuzione per ottenere i finanziamenti, ed è ovvio che...
«When Billy the Kid was a very young lad, in the old silver city he went to the bad. Way out in the West with a gun in his hand, at the age of twelve years he first killed his man.» Così recita una delle tante ballate che celebrano le gesta del "Robin Hood del New Mexico", assassino per la...
Se il musical americano discende dai palcoscenici di Broadway, il cinema canoro italiano esce dalla radio e mescola le onde corte con la sceneggiata. l suoi anni d'oro sono stati i '50 e i '60, poi la televisione lo ha schiacciato e non c'è tema che risorga: nessuno l'hai mai preso sul serio...
Lo spettacolo teatrale s'intitolava Potentissima signora ed erano i primi anni '60. Non feci in tempo a vederlo ma ho il volume che raccoglie i testi e un vecchio trentatré giri con le canzoni, molto raro. In scena c'era una donna bambina che quello spettacolo se l'era sudato e lo...
La fantapolitica non è un genere vero e proprio, tant'è che si appoggia come forma al più collaudato thriller, se non al poliziesco vero e proprio. Ciò che caratterizza un film di fantapolitica è piuttosto l'argomento, che deve essere, al di là di ogni ipotesi fantastica, il più possibile...
Molti anni fa volevo fare per la televisione un film ispirato al racconto di Silvio D'Arzo Casa d'altri. È un racconto giustamente famoso, tra i più belli del Novecento. In un borgo sperduto sull'Appennino emiliano c'è una vecchia solitaria e scontrosa, senza storia e senza affetti. «...
Il capitolo più bello del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa è il settimo, quello intitolato La morte del principe. Un brano duro e denso, che suggella la fine di un mondo che non si può ricordare con nostalgia. Nel film Il Gattopardo di Luchino Visconti questa sequenza...
Anni fa Bernardo Bertolucci mi regalò un libro con una strana dedica: «La terra ai contadini... La miniera ai minatori... ». Cl misi un po' a capire ma, trattandosi di un volumetto intitolato The Book Of Hollywood Quotes, si riferiva a una falsa leggenda che mi riguarda: sarei io l'...
Ma insomma quella di Alien che cos'è, una saga o una serie? Né l'una cosa né l'altra, direbbe Umberto Eco. E la definirebbe piuttosto una "ripresa", vale a dire una continuazione, come in letteratura Vent'anni dopo di Dumas e in campo cinematografico Guerre Stellari e...
La prima immagine del film Ascensore per il patibolo è giustamente famosa: un primissimo piano di Jeanne Moreau, anzi un dettaglio del viso, con gli occhi che si aprono bagnati di lacrime. La macchina da presa allarga il campo quel tanto che serve per scoprire che sta parlando al...
L'espressione "Finire sui giornali" ha un brutto significato dalle mie parti. Chi finisce sui giornali non è una persona famosa o meritevole - di quelle i giornali "si occupano" - ma un povero disgraziato a cui è successo qualcosa di brutto e viene indicato alla pubblica gogna. Di finire sui...
«È una conversazione che mi fa venire sonno». «Chi ti ha detto che sei qua per divertirti?». «Qualche volta uno s'interessa a quello che dicono». «Io me ne frego. Io voglio solo una bella registrazione chiara». È un pezzo del dialogo tra John Cazale e Gene Hackman in una delle prime sequenze...
Per misurare la distanza e l'intellettualismo che separano Peter Cheyney scriitore da Jean-Luc Godard regista basta far caso alle citazioni che il personaggio di Lemmy Caution dispensa nei romanzi e nel film che lo prende in prestito. Sulla pagina l'antieroe scanzonato e cinico spara volentieri...
Si scrive maiuscolo perché è il nome di un personaggio, ma forse nel dizionari è indicato anche come sostantivo femminile. Mi ricordo, dopo l'uscita del romanzo (1959) e del film (1962), che si diceva "una lolita'' per indicare un'adolescente disinibita e provocatrice, «che dà la stessa...
Una decina di anni fa capitai dentro a una rassegna di cinema italiano in Marocco. Titoli freschi di uscita e classici in bianco e nero formavano un ricco programma ben selezionato. Oltre a me erano arrivati da Roma un paio di attori giovani. un'attrice di teatro. un famoso sceneggiatore e un...
Era cattiva quando la vidi la prima volta, a otto o nove anni, nel film Ballata selvaggia, con una famosa canzone nel titoli di testa. Lo avevo scambiato per un western, ma non c'erano né indiani né cowboys, solo pozzi di petrolio e lei, impunita e traditrice, che voleva corrompere...
Il film-opera è un'espressione contronatura, né cinema né teatro, né parole né musica. Però è meglio, molto meglio, dell'opera ripresa dalla televisione, in diretta o registrata che sia. In questo caso, nonostante le acroba· zie tecniche, si ha davvero la prova del nove che l'opera deve...
Ogni anno a Natale John Waters mi manda un biglietto di auguri. Sono gli unici che conservo, come si fa con le figurine delle collezioni. Sono ideati, disegnati, colorati e interpretati da lui e da qualche guest star di passaggio che si presta al gioco del travestimento, dello sfottò ironico....
C'è un premio per i migliori registi e attori che viene assegnato ogni anno in una città diversa dell'europa unita. Una volta si chiamava Felix, adesso non saprei. È impostato a immagine e somiglianza del massimo alloro statunitense e l'assemblea del votanti si chiama infatti Academy. Ma perché...
Diceva Jean-Luc Godard che Alfred Hitchcock era un grande regista anche perché sapeva immaginarsi una storia semplicemente dopo aver visto qualche immagine in giro. Vedeva, per esempio, un mulino a vento e si diceva: «Guarda un po', se le pale di quel mulino si fermassero... che cosa...
Manuel Puig sapeva voler bene ma quando odiava era per sempre. Serbò eterno rancore agli artefici del film tratto dal suo libro Il bacio della donna ragno e non lo raddolcirono né i premi né gli incassi. Anzi il successo del film gli sembrò un'offesa al romanzo che - lo ammetteva lui...
È rara l'amicizia fra registi, per ragioni di gelosia e competitività; più frequente se c'è uno scarto generazionale. Ero amico di Mauro Bolognini forse perché avevamo professionalmente poco o nulla da spartire, ma durante le nostre frequentazioni (un cinema, una cena, un giro di estati romane...
«Teorema è nato, come su fondo oro, dipinto con la mano destra, mentre con la mano sinistra lavoravo ad affrescare una grande parete (il film omonimo). Non so sinceramente dire quale sia la natura prevalente, se quella letteraria o quella filmica. Per la verità, Teorema era...
Quando un giovane regista o un giovane attore mi domanda «Che devo fare per imparare il mestiere?» sono sempre in imbarazzo, non so mal cosa rispondere. E cerco di ricordarmi come ho fatto io, a imparare. Se ci penso bene, credo di avere imparato qualcosa solo dai brutti film... E sapete perché...
Quando lo incontrai per la prima e ultima volta nella sua casa di Palermo, Leonardo Sciascia ci mise un po' a superare una certa diffidenza. Credeva che fossi andato da lui con uno scopo preciso: convincerlo a scrivere insieme la sceneggiatura di Porte aperte. Era questo il disegno non...
Il titolo, se preso alla lettera, è la sola cosa sbagliata. Fa pensare a una gara per vincere una medaglia, con tanto di allenamento come alle olimpiadi. Ma di sicuro va letto in controluce, perché non c'è gloria all'orizzonte, per nessuno. C'è il disegno lurido di chi dispone dall'alto il...
Non c'è un'espressione più consunta di "Il cinema francese tra le due guerre". Quante volte l'abbiamo letta o sentita, sempre con le stesse cinque parole... E quali erano i primi nomi citati? Erano Marcel Carné e Jacques Prévert, regista il primo e sceneggiatore l'altro di titoli come Hotel...
La fantascienza è un genere che sfugge a una definizione precisa, non è come il western o il musical che hanno in fondo un modello solo. Il western ha dalla sua una base storica come la conquista della Frontiera e su questa costruisce all'infinito le proprie storie e scatena l'immaginario. Il...
Una sola frase: «A me questo aggeggio moderno non interessa!» e tutto ciò che la tecnica di questi ultimi vent'anni ha apportato al cinema si trova sdegnosamente scartato. Ecco lo scenografo: «Ma Charlie, ormai siamo in grado di fare delle cose formidabili! Una città intera dentro un teatro di...