Gianni Amelio
In quale momento il cinema di fantascienza è diventato adulto? Forse quando ha smesso d'immaginare il futuro perché il futuro era già qui, era diventato presente. lsaac Asimov diceva già nel 70, magari con una punta di malinconia, che tutto ciò che venti o trent'anni prima aveva immaginato come...
Forse non c'è un film più feroce di questo. Chi lo colpì prima e dopo la sua uscita (censori, distributori e pubblico) sapeva evidentemente quello che faceva. Zéro de conduite è un atto di sovversione allo stato puro, uno schiaffo sano e necessario a tutto ciò che gli adulti...
Se chiedete oggi a un aspirante regista quali sono i suoi autori, diciamo così, di riferimento, risponderà dieci volte su dieci Stanley Kubrick e poi, in ordine sparso, Fellini, Wenders, Truffaut, Scorsese, Tarantino... Nelle ultime selezioni della Scuola Nazionale di Cinema, è spuntato anche...
Non si tratta di un film a episodi ma, come disse Marotta, di «quattro superbi galli in un pollaio». Il film a episodi, anche quando è fatto a più mani, mantiene un minimo di omogeneità (nelle storie, negli attori; nei costumi, nelle canzonette o nelle barzellette). Qua persino il titolo è...
Se l'uomo è misura di tutte le cose, figuriamoci se non lo è di quelle che si è costruito per l'uso quotidiano. Avrà fatto tanti errori l'umanità nella sua storia, ma non di fabbricarsi le forchette fuori portata (di mano) o i tavoli da scalare. Sarà nato anche da queste piccolezze il...
Che cosa succede quando il regista alza la voce? Che tutii si metiono in riga e stanno in riga ad ascoltarlo. Niente di tutto questo - dice Boorman - o almeno, non è questo il punto. Se il regista usa un tono di voce più alto del normale, questo fatto si sente, anzi si vede, nelle inquadrature...
Qualcuno si ricorda di Lady Godiva? Fu l'eroina di una leggenda inglese che si perde nel medioevo. Per far sì che il marito, signore di Coventry, alleggerisse le inique tasse che gravavano sui sudditi. attraversò a cavallo tutta la città completamente nuda, coperta solo dai lunghissimi capelli...
Accettando quella lontana chiacchierata con Truffaut, Hitchcock ci ha dato, insieme a tante illuminazioni, una fregatura. Non possiamo più parlare dei suoi film col sussiego di chi ne scopre le intenzioni e vede il mistero (profondo) dei significati dietro a quello (innocente) delle trame. Il...
Non ho mal lettpo, ahimé, un libro di Ian Fleming. Né ho avuto voglia di farlo dopo aver visto i film con l'agente 007. Dietro le immagini di Terence Young o di Guy Hamilton, dietro le fattezze di Sean Connery, non mi veniva in mente che potesse esserci un romanzo. Pensavo piuttosto a un...
C'è qualcosa di eroico nel legame che Jeanne Moreau ha con il cinema. Un amore talmente ostinato da essere per forza corrisposto, e che dopo più di mezzo secolo non ammette tradimenti. Si può amare il cinema (o il teatro o la musica) in tanti modi differenti, a volte con astuzia, con la...
L'espressione final cut si può rendere in italiano in tanti modi. lo la tradurrei molto liberamente come ultima parola: chi ha il potere di dirla può essere considerato l'artefice del successo o del fallimento di un film, o quantomeno il cireneo che ha dovuto portarne la croce...
Capita che una sola sequenza riassuma nel ricordo un film intero. Magari tutto il resto si appanna un po' col tempo, ma quelle immagini (o quella battuta, o quel gesto) ritornano nitide ogni volta, fissano come in un manifesto il significato e l'emozione, diventano simbolo. Chaplin e il...
«Il meccanismo della comicità di Allen è dato dal fatto che egli si racconta: ricco e celebre è esattamente come i suoi personaggi (o meglio i suoi personaggi sono come lui). sempre in un posto sbagliato. Dice di avere un solo rimpianto: di non essere qualcun altro». Così Umberto Eco presentava...
In un libro pieno di curiosità su Hollywood, che s'immola Flesh and Fantasy, l'autore, spulciando tra molti film famosi, si diverte a fare la storia con i se. Prende di mira i cast e, con qualche fotomontaggio, prova a immaginare, ad esempio, che cosa sarebbe stato Eva...
Penso di essere uno spettatore fortunato. Ho vissuto per un po' prima della televisione e so che cos'è la bellezza del cinema visto soltanto al cinema, quando un film non si poteva guardare che in sala, tra centinaia di altri spettatori, magari facendo a cazzotti per il posto a sedere...
Che significa «un film di Jacques Tourneur diretto da Bruno Vailati», o «un film di Raoul Walsh diretto da Mario Bava», o addirittura «un film di Edgar G. Ulmer diretto da S. Masini»? Si leggeva così nei titoli di testa (e nei manifesti italiani) di quasi tutti i film di Ercole, Maciste e...
In testa al suo film più ambizioso e riuscito (Gli spietati), Clint Eastwood ha messo una dedica commovente: a Don e Sergio, a Siegel e a Leone, i suoi padri naturali in fatto di cinema. Non tutti gli attori che passano alla regia hanno l'umiltà di riconoscere chi li ha svezzati. Tanto...
Da giovane, prima di fare il regista, Richard Brooks scriveva romanzi. Durante il servizio militare in marina, ne scrisse uno - pare - notevole. The Brick Foxhall si chiamava e raccontava di un giovane pestato a morte da tre soldati perché omosessuale. Un produttore della Rko decise...
«To each his own Losey», a ciascuno il suo Losey. Così il critico Tom Milne sintetizzò (citando il film A ciascuno il suo destino) il suo approccio al regista di Il servo, in un libro-intervista che fu alla fine degli anni '60 giustamente famoso (Losey on Losey si...
Prison film, filone carcerario. Si usa questa etichetta per incasellare (mettere in cella) il cinema che parla di sbarre e di detenuti. Forse certe espressioni andrebbero svecchiate, sennò c'è il rischio di sottintendere un giudizio riduttivo, il prevalere di stereotipi e luoghi comuni. A meno...
Mi ricordo che cominciava con un macchiettone d'annata, un tenore sfiatato di Pozzuoli o di Castellammare che in pubblico parlava sempre con l'accento russo e vantava i natali a Leningrado. lmpegnato nell'Otello di Verdi, ad ogni uscita erano fischi e pernacchie, tanto che nell'ultimo...
Ancora oggi c'è chi sostiene che questo film fu per il cinema italiano una fonte di guai. Com'è possibile? Guerra e pace (anzi War and Peace) riempì le sale di tutto il mondo, non venne affatto svergognato dalla critica, e fu per anni giustamente l'orgoglio del suo produttore...
Perché si scrivono certi libri, e perché noi li leggiamo? Dico autobiografie e biografie di gente celebre, di star dello spettacolo... Con qualche eccezione (le memorie di David Niven, per esempio), le prime servono a mettere le mani avanti e sono quasi sempre edulcorate, evasive, bugiarde. Le...
Quante volte abbiamo sorriso o sghignazzato su certi film americani girati dalle nostre parti, per via, soprattutto, dell'improbabile ambientazione. Qualcuno s'indigna ancora ripensando a Tre soldi nella fontana, ai Castelli Romani collocati sulle Dolomiti. Ma non c'è niente di...
Di quante cose si può parlare, fingendo di fare un western... Negli anni '60, quando anche noi ne giravamo a dozzine tra Madrid e Almeria, Orson Welles in persona disse a un regista italiano un po' vergognoso: «Tutti, prima o poi, siamo destinati a farne uno». Parlava di un limite o di una...
È uno del film miguori di Sydney Pollack, ma lui non lo sa. Se provate a parlargliene, cambierà discorso. Preferisce ricordare Corvo rosso non avrai il mio scalpo, l tre giorni del Condor, Come eravamo, o (nessuno può dargli torto) Non si uccidono così anche i...
Avrebbe dato chi sa che cosa per interpretare la parte di Grushenka nel Karamazov di Richard Brooks. Ma alla Metro non ne vollero sapere, e chiamarono dall'Europa un'attrice col sorriso incollato sulla bocca, che allora passava per brava. A costo di dare un postumo dispiacere a Marilyn...
L'espressione animale da cinema è un francesismo che rende un po' goffamente l'originale bete à cinéma. Forse per questo la usiamo poco, e preferiamo dire che il tale attore è bravo, che la tale attrice è dotata. Al contrario spendiamo con tranquillità il termine mostro...
«Charlot può morire? Chaplin può invecchiare?», Questo era, secondo André Bazin, il vero soggetto di Luci della ribalta. Non saprei trovare una definizione più semplice e più calzante. Così come, nell'infinita letteratura sul film, non ci sono pagine più belle e sincere di quelle che...
Non è detto che la somma di più talenti dia come risultato sicuro la qualità. Al cinema, dove i fattori sono spesso incontrollabili, conta più l'alchimia che la matematica. Perciò, Il terzo uomo è un'ecccezione, non la regola. Il film non nacque certamente da solo. Ci fu un abilissimo...