
Massimo Causo
Critico e programmatore cinematografico. Collabora con il Torino Film Festival, è membro dell'EFA (European Film Academy). Nel Comitato Direttivo di “Filmcritica”, è redattore della rivista di cinema e audiovisivi nelle scuole “Il Ragazzo Selvaggio” e collabora con le riviste “Cineforum”, “Duels”, “Sentieri Selvaggi” e “Uzak”. Ha insegnato Storia e Critica del Cinema all’Università del Salento ed è autore di alcune voci sul cinema italiano e internazionale per l'Enciclopedia del Cinema Treccani. Ha pubblicato monografie su Kathryn Bigelow, Yılmaz Güney, Amir Naderi (con G. Paganelli), Andrej Konchalovskij, Maurizio Nichetti (con C. Chatrian), Francesco De Robertis, Michele Placido, Ugo Tognazzi, Lucia Bosè, Margherita Buy, Valeria Golino, sulla saga horror “Halloween – Dietro la maschera di Michael Myers” (con D. Di Giorgio).
Conclusa la 77ª edizione del festival svizzero, torniamo a parlare della selezione di quest’anno: un commento a premi e vincitori, ma anche una panoramica sui titoli che abbiamo amato, tra drammi domestici e imminenti apocalissi.
È un melodramma a combustione lenta, Touch, col suo doppio corpo narrativo sospeso tra passato e presente, che all’inizio sembra ingrippare un po’ il meccanismo, ma ben presto prende le misure di una storia tutta costruita sul colmare le distanze: tra gli eventi passati e la vita...
Disfunzioni del realismo dal FIDMarseille Festival international de cinéma Marseille: non è l’attore che deve trasformarsi nel personaggio, è il personaggio a doversi trasformare nell’attore, dice il regista che attraversa Lázaro de noche di Nicolás Pereda...
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Massimo Causo
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C’è il fragile equilibrio di Charlotte: 42 anni di schizofrenia controllata coi farmaci e tormentata dal padre violento, col quale vive in Trentino. E c’è l’incerto equilibrio di Leo, suo fratello minore, che la porta a vivere in Svizzera. E poi c’è l’equilibrio della loro vita insieme, tra le...
È più facile vivere senza cuore né cervello o morire senza dignità né pietà? La partita della sofferenza è aperta e a giocarla sono Risto (Pekka Strang) e Arto (Jari Virman), la strana coppia di protagonisti di La morte è un problema dei vivi, il nuovo film del finlandese Teemu Nikki....
Quasi due anni dalla prima alla Mostra di Venezia: era il settembre del 2022 quando Gli ultimi giorni dell’umanità ha dischiuso il suo precipitato fluido di immaginario tra vita filmata e cinema, montata come non fosse un film, al di...
Cerca il punto zero del road movie, Maria Tilli, quello che segnerebbe per Luca e Toni (Andrea Lattanzi e Giacomo Ferrara), i protagonisti di Animali randagi, l’ipotesi di un ideale non ritorno dal vuoto pneumatico delle loro vite di provincia. A bordo di un’ambulanza, i due amici...
Dei diritti e dei doveri del corpo, ovvero della sua integrità, della sua completezza fisica, psicologica e sociale. Stray Bodies - Corpi erranti della regista greca Elina Psykou è un documentario che parla di come stare nel mondo in una chiave identitaria integra, in cui la vita e la...
Meccaniche celesti, meccaniche terresti: è comunque una questione meccanica quella che costringe l’astrofisico Paolo Calcidese a smettere di osservare le stelle e rivolgere lo sguardo in basso. Un supporto ha ceduto e il telescopio si è disallineato, rendendo impossibile la ricerca per la quale...
Astronomia satanica di matrice lovecraftiana, topografia metropolitana con accessi segreti al regno del Male, appartamenti posseduti da entità maligne e, a pompare adrenalina nell’horror, una solida (e solita) base di action thriller testosteronico, con bulli furiosi e pupa in fuga senza scampo...
Della narrazione come materia organica: la struttura di Un prince di Pierre Creton (alla Quinzaine des cinéastes 2023 e ora in dvd francese, jhrfilms.com) non è un tracciato che definisce una linea di eventi per una serie di personaggi, ma un...
È un film gioioso, Solo per me di Lucie Borleteau, ma tutt’altro che sciocco. Lavora anzi con un’immediatezza che scioglie i polsi e anche la mente sulla considerazione aggiornata e corretta della sessualità femminile in relazione alla scena sociale contemporanea e alla sfera maschile...
Cinque firme di Film Tv fanno il punto sulla 74ª Berlinale, composta da opere che ragionano sul passato per inquadrare il presente, testimoniando di una indefessa ricerca, benché non sempre centrata, sulla realtà, le sue derive, le sue rinascite possibili.
La casa del padre, la stanza del figlio e, tutt’attorno, un gineceo che è pulsione di vita, una febbrile operosità che è prendersi cura delle cose e dei corpi, preparare una grande festa che si opponga alla morte: Totem, l’opera seconda della messicana Lila Avilés presentata in...
L’edizione 2024 dell’evento olandese ha percorso rotte stimolanti e mai prevedibili, oltre i limiti del cinema occidentale e con gli occhi puntati sulle nuove forme del contemporaneo. Tre firme di Film Tv condividono il loro diario di bordo.
Quello di Agnieszka Holland è un mondo a doppio passo. C’è la Storia, col suo materialismo, che grava sulle vicende degli individui e segna la collettività. E poi c’è il mistero della Vita, qualcosa che percorre la realtà tra la spiritualità e la vaghezza del magico, come fosse uno strano...
Amici di sempre, Dog e Miralès, schegge della stessa vita di provincia che vede l’imbrunire sin dall’alba: inerzia esistenziale ebbra del nettare della quotidianità, gruppi di amici che stanno come muffa agli angoli di strada, famiglie intristite dal vivere... Junkyard Dog (torsione...
Il contenitore e il suo contenuto: la vita e i viventi, i corpi e i loro sentimenti... Mal viver e Viver mal (in dvd francese), il dittico di João Canijo visto l’anno scorso alla Berlinale 73, è un corpo drammaturgico...
È un ideale angolo retto, quello su cui la regista curda canadese Zaynê Akyol ha costruito Rojek (2022; disponibile in dvd estero): la visione perpendicolare dall’alto, offerta dal drone che solca i cieli del Kurdistan siriano liberato dall’occupazione...
Cortesie olandesi per gli ospiti danesi. Il regista Christian Tafdrup definisce Speak No Evil un «horror movie satirico» e in effetti si muove con una crudele ironia sul piano inclinato delle convenzioni sociali, sempre congeniale al cinema d’area scandinava. Quando Bjørn e Louise...
Horror in zona sperimentazione, che libera energie strane, recondite, capaci di accarezzare paure arcaiche senza bisogno di sovrastrutture narrative, tematiche o mitopoietiche. Skinamarink (vincitore del TOHorror 2022) appartiene a questa categoria: altissimo gioco elementare, pura...
Si è conclusa la 76ª edizione dell’evento svizzero: tre firme di Flm Tv fanno il punto sulla rassegna, sul suo posizionamento nel sistema festivaliero e sulla ricerca portata avanti dal direttore Giona A. Nazzaro, tra gradite scoperte e prospettive femminili
A sud di Hollywood, tra anni 40 e 60. Sono le coordinate spaziotemporali che definiscono la frontiera della cosiddetta età dell’oro del cinema messicano: il territorio in cui si spingono le più ardenti accensioni cinefile attuali. Gioco facile, se si è stati a Locarno 76, dove...
L'imprinting è mélo: osservato tra i riflessi di una vetrina, Lalo Santos piange la sua solitudine come fosse in un film di Tsai Ming-liang, ma in realtà è l’eroe autentico e fittizio di Pornomelancholia di Manuel Abramovich. Lalo è un vero porno influencer gay messicano, un...
In Il sol dell’avvenire i dirigenti di Netflix criticano Nanni Moretti: nel suo film manca un momento what the fuck! ovvero un momento sorprendente, assurdo, non credibile, weird. C’è stato un tempo, però, in cui la...
C’è qualcosa di arcaico nella modernità dannata del cinema di Tim Sutton, qualcosa che agisce da lontano sui personaggi e li lascia soli col loro destino. Anche Taurus, come un po’ tutti i suoi film precedenti (Pavilion, Memphis, Dark Night, Funny Face...
Attenzione! Questa non è una guida al cinema erotico. Quindi badate bene: è inutile far la conta di chi e cosa manca, lamentarsi dell’assenza di Nagisa Oshima o Tinto Brass, Andrzej Zulawski o Louis Malle, Gaspar Noé o Alain Guiraudie, Adrian Lyne o Paul Morrissey. Ecco. Questa è una semplice...
«Una pelicula: Entre Rohmer e Meg Ryan»: così Zaida Carmona indicizza il suo personaggio, ovvero se stessa, sul sito di questo suo film d’esordio, Girlfriends and Girlfriends, commedia sentimentale in ambiente lesbico, che riquadra in chiave dichiaratamente rohmeriana gli alti...
Come guardare la vita? Da quale posizione osservare le cose? È un dramma a posteriori, quello raccontato dal norvegese Anders Emblem nella sua opera seconda, A Human Position, tutta costruita sullo sviluppo postumo di un avvicendarsi minimale di storie e situazioni, di cui ci arriva...