Pietro Lafiandra
La prima epifania cinematografica la ebbe a quattro anni con Pomi d’ottone e manici di scopa. La seconda in adolescenza con Cosmopolis. Ora, in età adulta, prova a trovare un’improbabile sintesi tra questi due lati di sé muovendosi faticosamente tra un dottorato in visual studies, deepfake, cinema horror, film d’animazione per bambini e musica elettronica. I componenti della sua band, Limonov, dicono che è colpa dell’ascolto compulsivo dei Radiohead. Gli amici che è colpa del suo segno zodiacale, i gemelli. I dottori della schizofrenia. Lui pensa sia più cool dire che è un intellettuale post-moderno. Ai posteri l’ardua sentenza.
«WINDOWS TO PARALLEL UNIVERSES» (FINESTRE SU UNIVERSI PARALLELI). LA MIGLIOR DEFINIZIONE POSSIBILE DI CTRL SHIFT FACE LA DÀ LUI STESSO - un ragazzo slovacco poco più che trentenne - nella descrizione del suo canale YouTube. Finestre, cornici dentro le quali (quasi) nessun sogno...