Rocco Moccagatta
Studiava giurisprudenza, ma andava più spesso al cinema di quanto avrebbe dovuto. D'altronde il padre l'ha portato per anni al cinema ogni sabato. Di cosa potrebbe dunque lamentarsi? Dopo l'università, fa la cosa giusta e comincia a occuparsi davvero di film, persino professionalmente. Oggi lo insegna pure, il cinema, in IULM e in altre università del regno, soprattutto il cinema classico e il cinema dei generi popolari, la sua passione da sempre. Per campare guarda anche molta televisione, visto che lavora come scenarista e analista dei media presso la factory di media research Neopsis (non si pronuncia Neopsais, eh...). Ha scritto e scrive da tante parti, da Duel/Duellanti a Marla, da Ottoemezzo a L'officiel Homme. Nel tempo, ha scoperto che gli piace molto il cinema italiano di ieri e di oggi e che si può non vergognarsene. Il riconoscimento più prezioso è stato essere ribattezzato "Giancarlo Cianfrusaglie" da Maccio Capatonda.
Chi si rivede! La commedia per tutta la famiglia griffata Colorado Film, prima del COVID-19 un piccolo fenomeno al botteghino (via Medusa) con titoli come 10 giorni senza mamma, il faccione rassicurante e un po’ da cane bastonato di De Luigi padre bamba in epigrafe. Torna ora...
Sei guitti di teatro semifalliti sono invitati al suo castello dal collega Alessio che non vedono da 15 anni, quando subirono da lui un grave torto mai perdonato, con il pretesto di festeggiare il compleanno di una di loro. Ma niente è come sembra… «Non vi ho detto tutta la verità» ripete...
Non c’è che dire. Un bel tomo questo Vincenzo Malinconico, nato dalla penna di Diego De Silva (qui tra gli sceneggiatori), con le istruzioni per l’uso ironicamente già incluse nel titolo. Infatti, è un avvocaticchio nella palude del tribunale di Salerno (una volta tanto non l’onnipresente...
PICCOLI SCHERMI CRESCONO
Nella fiction Rai non sono mancati i successi, in termini di ascolti (come La sposa, con Serena Rossi madonnina vintage-femminista), anche se si è premiato soprattutto l’usato sicuro (Mina Settembre 2, Imma Tataranni 2...
Poliziotto zelante indaga in club vacanze su delitto inesistente: promosso. Così Dino Risi ne condensava la trama nelle sue spassose Trame al telegrafo. E aggiungeva nelle interviste di allora che «Non è solo un mio film, è un Banfi-festival», definendo Lino in quel momento «il più...
«A Paolo». All’inizio, la dedica a Paolo Guerra, agente-produttore di Aldo, Giovanni e Giacomo fin dagli esordi, prematuramente scomparso poco dopo l’ultimo Odio l’estate (che già vi alludeva, col senno di poi, nella malattia del personaggio di Aldo), è un atto dovuto e commosso all’...
La domanda del titolo andrebbe, forse, rivolta dallo spettatore al regista Piermaria Cecchini. Fermi tutti, chi è Cecchini? Tante cose, uomo di teatro, di prosa e leggero, attore di cinema e di fiction (da Abbronzatissimi a Il bello delle donne), scrittore, nuovo Baffo della...
Dopo l’esiziale Improvvisamente Natale su Prime Video, ecco il cinepanettone targato Netflix. Che non è un vero cinepanettone, piuttosto uno dei frequenti remake rilocalizzati targati Colorado Film (qui con Sony e RTI). Anche se, rispetto all’originale francese Mes très chers...
Chi ha ragione, alla fine? Questo speciale natalizio dei Guardiani della galassia è una barzelletta tirata per le lunghe (complici due spassosi numeri musicali che fanno minutaggio) o una goduriosa digressione a latere della trilogia cinematografica concepita da un James Gunn...
S’intitola Sopravvissuti, ma la tentazione di leggere Lost è forte. 12 casi umani (chi più, chi meno) s’imbarcano a Genova per una crociera sull’Arianna, barca a vela metaforica fin dal nome, finendo dispersi nell’Atlantico dopo una tremenda tempesta. In realtà, si parte dal...
Ago, neo-laureato milanese in Economia&Commercio, finisce a fare il pony express a Roma. Tra tante consegne strambe, trova pure l’amore. Ah, gli anni 80, quando l’ultra-35enne Jerry Calà poteva essere impunemente il nostro eterno ventenne tipo e farsi portavoce dei sogni e dei problemi...
Morto un cinepanettone, quello fescennino e (per tanti) disdicevole griffato FilmAuro, se n’è fatto subito un altro, non più in sala, ma sulle piattaforme. Però, si finisce per rimpiangere il primo. Che sarà stato pure cattivo maestro e specchio autocompiaciuto del peggio degli italiani, ma...
Tre cattive ragazze della Lucca bene, capeggiate dall’ape regina Elena, spadroneggiano indisturbate, tra bullismo e piccole crudeltà, in rotta di collisione con il nuovo professore del loro liceo. Tre cattive ragazze della Lucca bene, capeggiate dall’ape regina Elena, spadroneggiano...
Di Babbo Natale cattivelli e bastardi (per citare un titolo diventato a suo modo cult), non importa se veri o fasulli, è pieno il cinema. C’è posto allora anche per questa variazione irrispettosa (ma non troppo), ben giocata da Tommy Wirkola, piccolo maestro dell’horror nordico (i due Dead...
Titolo “aldogiovannigiacomesco” per la nuova intemerata al cinema dei Ditelo voi, terzetto comico napoletano di qualche fama locale, soprattutto teatral-cabarettistica, poi acuitasi grazie alle partecipazioni televisive tra Colorado e Made in Sud. Tre perdigiorno “vincono” un...
Le (belle) storie devono finire, prima o poi. Robin Hood deve scoccare l’ultima freccia, D’Artagnan deve tirare l’ultimo affondo, Batman e SpiderMan devono affrontare l’ultimo villain. Certo, il più in là possibile nel tempo, ma è inevitabile. Per i Clerks di Kevin Smith non può che...
Quella di Bernardo, giornalista romano che vive a Milano e punta a scrivere una biografia esplosiva su Jimi Hendrix, e Camilla, attrice teatrale sempre con l’uomo sbagliato, è un’amicizia sui generis a base di antidepressivi e ansiolitici, costruita sulle rispettive insicurezze e fobie. Solo un...
S’inizia, come spesso nelle commedie medie Medusa (qui con Baires e Lotus), a passo di carica, con la musichetta pimpante, le font allegre dei titoli, Bisio sessantacinquenne che fa l’eterno quaranta-cinquantenne dalla battuta pronta, professore di musica perché musicista mancato, la moglie...
Ci dice Giuseppe Di Giorgio che il suo film è «in testa alla classifica dei festival di tutto il mondo» (?). E, subito dopo, aggiunge che è un film contro il femminicidio, non a caso uscito nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Bene, benissimo. Però, prima di tutto...
Come si dovrebbe leggere la decisione di Netflix di realizzare una sitcom dedicata all’ultimo negozio Blockbuster esistente al mondo (a Bend, in Oregon, ma qui è in una cittadina fittizia in Michigan), storia vera di resilienza estrema, approcciata con molta libertà, oltretutto già al centro di...
«Avete mai visto un film italiano dove salvano il mondo? Sarebbe orribile!». Scherza, ma mica tanto, tramite uno dei suoi protagonisti, Ludovico Di Martino che, con la solita Groenlandia di Matteo Rovere, si cimenta per Sky in un sottogenere sci-fi rischiosissimo, i viaggi nel tempo. Oltretutto...
Lei, secchiona, bruttina, tignosa e incattivita contro la mercificazione del corpo femminile, per sbarcare il lunario, si trova a dar lezioni a lui, belloccio, figlio di papà, superficialone, una ragazza via l’altra. Gli opposti si attraggono, ma se lei diventa una “topa atomica”? In una...
C’era il Texas nei dintorni di Alessandria in un bel film di Fausto Paravidino di 17 anni fa. Ci può essere allora benissimo nel modenese La California (che, oltretutto, è il nome di un’autentica frazione). Qui come là la provincia più profonda, dove tutto è immobile e sempre...
Quanto sono tristi i film di Natale a metà novembre? Roba da piattaforme streaming, dove infatti cominciano a proliferare subito dopo Halloween. Forse solo lì potrebbe stare questo guazzabuglio di Alberto Ferrari (Un figlio di nome Erasmus) che mescola senza pudore Frank Capra e ...
«American Gigolo is more dud than stud». A volte, oltreoceano, ci azzeccano, e con sintesi invidiabile. More dud than stud, cioè “più bidone che stallone”. In effetti, così è questo reboot seriale del seminale American Gigolo di Schrader, che si domanda cosa sarebbe...
Claudio, giovane e talentuosissimo meccanico, a bottega nell’officina del disilluso Stefano, si fa da lui coinvolgere nella notte delle corse clandestine all’EUR. Prima di Veloce come il vento c’è stato Velocità massima. Che segnò l’esordio al cinema dell’ex-critico di “...
A chi strizza l’occhio Marco Giallini nei panni del “sor Meo”, cioè Bartolomeo Proietti (come Gigi, che fu al cinema un Meo Patacca nei 70), parvenu cinico e dalla battuta pronta, in procinto di entrare con un matrimonio di sangue blu nella nobiltà papalina d’inizio Ottocento...
Che il Diabolik dei Manetti Bros. non voglia essere un cinecomix in senso stretto lo sanno anche i sassi, ormai. Che sia, pure in questo secondo capitolo (liberamente tratto dall’albo n. 16), un esercizio molto raffinato, per qualcuno persino autolesionista, sul fumetto d’origine,...
Con i grandi amori, a rifrequentarli, si rischia la minestra riscaldata. Timore legittimo di fronte alla quarta stagione di Boris, arrivata 11 anni dopo un film che sembrò chiudere il discorso, portando la scalcinata troupe dalla fiction al grande cinema italiano, ugualmente miserrimo...
Sono tornati quelli di Boris, “la fuoriserie italiana”, oggetto di culto per pochi al suo esordio nel 2007 su Fox (Sky), nel tempo cresciuto lungo tre stagioni e un film. «Boris è stato da subito un contenuto più che un appuntamento televisivo. Il suo maggiore successo nacque fuori...