Rocco Moccagatta
Studiava giurisprudenza, ma andava più spesso al cinema di quanto avrebbe dovuto. D'altronde il padre l'ha portato per anni al cinema ogni sabato. Di cosa potrebbe dunque lamentarsi? Dopo l'università, fa la cosa giusta e comincia a occuparsi davvero di film, persino professionalmente. Oggi lo insegna pure, il cinema, in IULM e in altre università del regno, soprattutto il cinema classico e il cinema dei generi popolari, la sua passione da sempre. Per campare guarda anche molta televisione, visto che lavora come scenarista e analista dei media presso la factory di media research Neopsis (non si pronuncia Neopsais, eh...). Ha scritto e scrive da tante parti, da Duel/Duellanti a Marla, da Ottoemezzo a L'officiel Homme. Nel tempo, ha scoperto che gli piace molto il cinema italiano di ieri e di oggi e che si può non vergognarsene. Il riconoscimento più prezioso è stato essere ribattezzato "Giancarlo Cianfrusaglie" da Maccio Capatonda.
In un casolare nella campagna maremmana vive una famiglia allargata (quasi) solo al femminile abbarbicata attorno alla solida ed energica Elena. Stupì non poco all’epoca questa commedia al femminile di un regista considerato misogino, successo di pubblico (l’ultimo, autentico, di Monicelli...
Bastano due per fare una coppia, ma basta una coppia per fare un film? Sì e no. Intanto, la coppia c’è, inedita e molto ben performante, Fabio De Luigi e Stefano Accorsi, fratelli coltelli, il primo, rinunciatario e passivo, rimasto sull’Appennino all’ombra del padre burbero un po’ tiranno (...
«La commedia che scalderà questo Natale» ammicca maliziosa la locandina di Gigolò per caso. Che, fin dal titolo, tradisce un’idea di comicità più immediata rispetto alla serie francese Alphonse, altro Original (di fatto “nascosto” nel catalogo, dopo le accuse di violenze...