Boris Sollazzo
Horror o mai più. La nouvelle vague francese moderna è una giovane generazione brillante, rock (hard) e abilissima che si scatena nel genere più fondamentalista (e forse, fondamentale) che conosciamo: dagli splatter agli horror psicologici, non c'è nulla di più vario e avariato nel cinema. L'...
A un certo punto del film - ma non siamo sicuri di poterlo definire tale - speri che i Black Eyed Peas, pardon i vampiri belli, coatti e cattivi, vengano e pongano fine alle tue sofferenze. Servirebbe dire poco altro su questa parodia, se non che la battuta sui BEP è la migliore della pellicola...
Dopo le (tragi)comiche berlusconiane, con tanto di battutacce, supercattivi che ridono del terremoto e una città fantasma che neanche in un western, l'Abruzzo si deve sorbire pure lo stra(s)cult firmato George Clooney. Eppure il divo e Anton Corbjin, fotografo e regista che ci ha ricordato i...
L'amore ai tempi del porno per tutti, è sempre più difficile. Ispirato dal saggio del grande sociologo Zygmunt Bauman edito da Laterza, il film racconta l'amore liquido, appiccicoso, consumato davanti a un pc o in un bagno, che si finge libero per essere chiaramente incarcerato dentro gli...
C'è qualcosa di più abusato delle prenotazioni che sovrappongono due coppie nello stesso luogo? Sì, i film sui matrimoni. Qui si ha l'ardire di metterli insieme, per sfruttare l'efficacia di due schemi sicuri, a cui aggiungere due storie d'amore e due cuori divenuti aridi, e forse anche avidi e...
C'è da sperare che le nozze segrete tra Franco Nero e Vanessa Redgrave siano merito di Letters to Juliet, storia della ricerca di un amore perduto. Così, almeno, troveremmo l'utilità dell'ennesimo film sentimentale strappalacrime, tanto stucchevole quanto patinato e sciatto. Sparks...
Indovina chi viene a cena. Ora sarebbe politicamente scorretto, anche se è cinematograficamente scorretto ammetterlo. Ma era un gran bel film, sanamente e ironicamente alle prese con le debolezze razziste del genere umano. Peccato che, remake compreso, abbia dato il via a una serie di...
Ci sono film che ti prendono a schiaffi. Che ti lasciano con gli occhi lucidi e rabbiosi. Fish Tank di Andrea Arnold è uno di questi, un 400 colpi sporco e cattivo, parlato male - in originale il dialetto-gergo del sobborgo dei protagonisti è un'armoniosa cacofonia di parole e...
Il futuro, si sa, alcuni lo vedono in una boccia di cristallo. Alberto è uno di quelli, ma la sua boccia è piena d'acqua e con un pesce rosso dentro che non sembra esser muto come i suoi simili, perché si fa capire a colpi di pinna e con acrobazie inusuali. Un pò surreale e molto metaforico -...
Che scult. Vacanze romane non è servito a nulla: per l'America, l'Italia e gli italiani assomigliano al "numero uno" Luca Toni del tedesco Matze Knop. Stereotipi chiassosi e passionali, da Luca Calvani che si ritrova a petto nudo a fare il pane con la sua novella sposa Alexis...
Un tempo, il sabato pomeriggio, sulle Tv private andavano film strappalacrime, meglio se ad ambientazione familiare. Storie sopra le righe e sfigatissime che facevano sembrare comico Cassavetes jr. Ragazzi miei non arriva a quegli estremi, ma è su quel solco. Regia piatta,...
La vita va presa a pizze. Un buon consiglio per il malinconico Dino Malaspina, se non fosse che lui lo segue letteralmente e nell'opera d'esordio di Daniele Gangemi, la faccia buffa e malinconica di Corrado Fortuna su una Vespa attraversa Catania in una notte a consegnare a domicilio pizze del...
Nia Vardalos e John Corbett ancora insieme. L'attrice, al debutto dietro la macchina da presa, ritorna in parte nelle zone di Il mio grosso grasso matrimonio greco e anche qui c'è un gruppo di persone (lì la famiglia della protagonista, qui gli amici di lei) che hanno una funzione...
She's Out of My League. Il titolo originale rende bene l'idea dell'ennesimo incontro cinematografico tra la Bella e la Bestia. E pazienza se questa commedia troppo leggera non è romantica come quella storia dolce e immortale. L'agente di sicurezza aeroportuale Kirk (Jay Baruchel) è un...
Toglietevi dalla testa Cameron Diaz, Al Pacino e Ogni maledetta domenica. Anche se Backward ha una sexy presidentessa e un allenatore ruvido e dolente, Randi Ingerman (cosceneggiatrice del film con il regista Max Leonida) e Fabio Bonini sono ben lontani da quella coppia. E...
Capita che due attori si scrivano da soli i personaggi che sognano di interpretare da sempre. Capita che non trovino un regista e che quella storia se la facciano da soli. Edoardo Leo all'esordio alla regia ci è arrivato per forza, per dare corpo a Diciotto anni dopo, scritto con l'...
Molti hanno storto il naso all'Oscar a Juan José Campanella, ma il regista argentino, maestro sconosciuto in Italia - dove è stato distribuito solo il suo candidato all'Oscar 2001 Il figlio della sposa -, ha il talento e il coraggio di chi affronta il cinema nella sua essenza,...
Un franchise al cinema sopravvive anche al suo protagonista. L'Enigmista, morto a poco più di metà della saga, per riuscirci aveva pianificato eredi svitati, giochi mortali e vittime bastarde future e trovato pure il modo di farci sapere che era un brav'uomo con una bella moglie (Betsy Russell...
Il bello dell'Italia è che anche l'uscita di un film può essere un thriller. Perché, Cover Boy insegna, neanche per un capolavoro, se indipendente e ostaggio dei finanziamenti pubblici, si può sapere con certezza se, come e quando vedrà la sala. Sono viva è uno dei film di...
Dietro a un genio spesso c'è una donna insopportabile. È la Sindrome Yoko Ono, la nostra società maschilista ama personificare difetti e decisioni sbagliate non nell'idolo che venera, ma nella sua compagna. È evidente anche nel libro L'ultima stazione di Jay Parini e nell'omonimo film...
«L'ascensore è il confine tra la civiltà e la barbarie». Lo dice l'amministratore di un condominio (Roberto Citran) multietnico per forza, come quasi sempre accade nella Babele romana di Piazza Vittorio. Luogo bizzarro, in cui l'immigrazione più o meno clandestina si mischia a una Roma passata...
La prima cosa bella Stefania Sandrelli, quest'anno, l'ha fatta con Virzì. Non con Christine Cristina, presentato al Festival di Roma 2009, suo esordio nel lungometraggio dall'ambizione un po' incosciente. L'attrice, con l'aiuto del marito Giovanni Soldati, mette in scena un...
Kosovo 1999. Un plotone, un cecchino e l'omaggio a Full Metal Jacket introducono il colonnello dei parà Moresco, Gianmarco Tognazzi. Cinque anni dopo, in una Roma violenta entra in scena il negoziatore vicequestore Manfredi, Luca Lionello. E tra mélo e action, piovono citazioni dal...
Si può Volare anche con 9 mila euro, postproduzione compresa. Bella la lezione di Marco De Luca e del suo cast: con talento, passione e sacrificio ci offrono un'opera di discontinua ma rara potenza. Settantotto minuti, quattro amici precari, due attori e due studentesse universitarie...
Lo sapevate? Se il Duce poté dire «Io sono un autarchico» lo dovette soprattutto allo scienziato apolitico e idealista Nazareno Strampelli. Con i suoi studi sull'ereditarietà e l'ibridazione del grano, con le sue diverse varietà di frumento, dal Carlotta all'Ardito (da cui derivano,...
Il geniale e criptico Guy Debord di sicuro non pensava a Burma VJ scrivendo La società dello spettacolo. L'elaborata, profetica, implacabile analisi di 43 anni fa del filosofo-regista, però, si specchia in questo documentario che riassume in sé contraddizioni etiche ed...
Sventurato è il mondo che ha bisogno di rinchiudersi in un carcere per raccontarsi. Dopo Il profeta, ecco Cella 211. Film fratelli - anche nel successo: hanno saccheggiato César e Goya - e profondamente diversi che partono dallo stesso non luogo. Il genere carcerario è sempre...
Scordatevi il John Travolta degli spot italiani. Può fare (quasi) peggio. Specialmente se lo piazzano, con look, pelata e pizzetto improbabili, in un buddy movie francese cafoncello e prevedibile come la citazione "alimentare" di Pulp Fiction e quella "anagrafica" (in originale) di...
Da Louise-Michel a Simon Konianski, ecco lo stile Fandango: originale, politicamente scorretto, raffinato e popolare. Simon Konianski (Jonathan Zaccaï, da applausi), è un ebreo ateo e filopalestinese. Ed è il protagonista di un ritratto di famiglia on the road di tre...
Di Alessandro D'Alatri abbiamo sempre apprezzato l'intelligente e acuta leggerezza, il saper essere nobilmente commerciale, senza mai essere un autore "venduto", capace di guizzi interessanti anche quando non del tutto convincenti. Ma la sua ultima opera "confinata" a Ventotene, troupe agile e...