enrico ghezzi
IL TEMPO È UN’INVENZIONE DEGLI UOMINI INCAPACI DI AMARE. Da troppo (poco) “tempo” (più o meno di tre decenni?) mi porto dietro dentro la frase sublime che apre il “disvelamento” di jacques camatte. Lo so, apre anche una vertigine comica, se si pensa o penso a una persona che aspetta il tramonto...
(continua dal Film Tv 07/2013)
«E stato alquanto, subito salse in me due cose: paura e desidero: paura per la minacciante e oscura spilonca, desidero per vedere se là dentro fusse alcuna miracolosa cosa» leonardo da vinci). Si chiamano “registi” i calciatori che fanno viaggiare...
(continua dal Film Tv 06/2013)
Scrivendo di hitchcock, roberto calasso ricorda: nabokov dice da qualche parte che la “realtà” è parola ormai usabile solo fra virgolette. («Quelle immagini rettangolari non sono reali, sono iperreali. Hanno la qualità allucinatoria e smaltata...
«Il treno si fermò in stazione. Lodovico era arrivato nella capitale del silenzio. Era estate e giorno pieno, ma anche nel sole era notte». Muore fuori scena abramo lincoln. Non ha smesso un istante di morirci davanti agli occhi, oldmisterlincoln, opposto perfetto dello YoungMisterLincoln...
Inventato protagonista da howardhawks in LineaRossa7000, JamesCaan pilota che non può sporgersi oltre la curva trasognata e tagliata della pista interroga in ogni punto del suo (corto) circuito di vita e cinema (si sa che ogni film è cortissimo rispetto alla vita che si immagina) il...
L’incontro rinnovato inatteso con hhawks di Il fiume rosso a srotolare un labirinto diavolesco enigmatico di spazio in tv e in me (un’occhiata di cinque minuti, per trovarmi istantaneo alla fine del film) accende un’altra lucerossa di purocinema. LineaRossa7000. Innesco al granfinale...
Ero rimasto a zufolare IlFiumeRosso/RedRiver di HH/howardhawks in una camera d’albergo all’alba, incerto se quel che vedevo provenisse dal baluginio del televisore o da una plaga nascosta e ritrovata nella mia testa, in un’attitudine che mi fu per anni familiare. Non era infatti un...
«Che valgono ormai queste azioni e queste emozioni di cui vedo gli scambi, e la monotona diversità? Non ho più voglia di vivere, perché non è altro che assomigliare. So l’avvenire a memoria». Paul Valéry. (Certo kafka e bataille, chlebnikov e borges, duchamp e warhol, benjamin e leonardo,...
Tra il mito di narciso e quello dell’ombra, il cinema non sceglie, li giustappone senza curarsi di cronologie possibili. L’ombra è il più costante riferimento alla “nascita della pittura”. Il profilo umbratile della persona amata che parte, viene tracciato su un muro o su una pietra. Ombra...