Luca Malavasi
Luca Malavasi è professore associato presso l’Università degli Studi di Genova, dove insegna Storia e analisi del film ed Elementi di cultura visuale. Collabora con le riviste “Cineforum” (on-line e cartaceo), “Film Tv”, “L’indice dei libri del mese” e co-dirige il semestrale “La valle dell’Eden”. Tra i suoi libri più recenti: Il cinema. Percorsi storici e questioni teoriche (con G. Carluccio e F. Villa, Carocci, 2015), Postmoderno e cinema. Nuove prospettive d’analisi (Carocci, 2017), Il linguaggio del cinema (Pearson, 2019).
«Non esiste una formula per la verità; non si trova nelle affermazioni. Il contrario di qualsiasi verità è corretto. Con questi film intendo rimanere superficiale. Penso che ci sia una superficialità nella profondità». Anche se forse la parola che meglio descrive i sei film del ciclo ...
«Get some rest». Charlie, 16 anni, ha camminato, corso, rubato, picchiato, singhiozzato per arrivare fin lì, da una zia che non vede da anni, due stati più in là di Portland, che adesso gli dice che va tutto bene, che deve dormire, riposarsi. Che può stare con lei, lui che è rimasto...
Jonathan Glazer non è solo, nella sua ricerca di nuove forme di rappresentabilità della Shoah. Un tema notoriamente delicatissimo, che nel corso dei decenni ha suscitato un intenso dibattito sulle immagini della tragedia. Da Hannah Arendt a Georges Didi-Huberman passando per...
«Quando domandai a Michael come vedesse questo film [Manhunter, 1986], lui mi consegnò la stampa di un famoso dipinto di René Magritte: L’impero de...
Probabilmente, tra qualche anno, confondendo un po’ le date e le cause, ricorderemo Oppenheimer di Christopher Nolan come uno dei sintomi di una nuova epoca di tensione atomica, arrivato nello stesso anno di Asteroid City di Wes Anderson, che in un paesino desertico di 87...
Immaginate che Mr. Brown, il personaggio interpretato da Quentin Tarantino in Le iene, vi parli dei film che ama, degli attori che ammira, dei registi che girano bene per l’equivalente di oltre 400 pagine, con la stessa eccitazione, intelligenza, pedanteria e autocompiacimento con i...
Chi se lo ricorda Derek Jarman? La domanda è retorica, ma solo un po’. Perché per quasi due decenni, diciamo tra la rievocazione nudista di Sebastiane (1976), recitato in latino, girato in Sardegna, musiche di Brian Eno e danze di Lindsay Kemp, e l’ipnotico Blue, distribuito...
David Thomson non è certamente «il più grande critico cinematografico vivente», come recita la fascetta che avvolge La formula perfetta - Una storia di Hollywood (Adelphi, pp. 606, € 34, traduzione di Gilberto Tofano). Anzi, nei panni del critico...
«C’è qualcosa di onirico in quelle parole, “lost highway”. Evocano nella tua mente suggestioni di ogni genere». David Lynch le legge in un libro di Barry Gifford, Gente di notte, uscito nel 1992, dice all’autore di trovarle bellissime e che avrebbero dovuto...
Tra il 2006 e il 2012, mentre viaggia in Iraq per documentare le prime elezioni “libere” post invasione Usa (My Country, My Country, 2006), e in Yemen e a Guantanamo per capire cosa significa giurare fedeltà (a Bin Laden o alla bandiera americana: The Oath, 2010), ...
Noreen è una donna eccentrica, oltre che uno dei personaggi più belli del nuovo romanzo di Jennifer Egan, La casa di marzapane: sposta nottetempo lo steccato che circonda casa sua, ricorda ai figli che «nel mondo reale c’è un solo finale, e non è lieto», è invisa a tutte le altre mamme...
Èun mondo buffo, esasperato, grottesco, ma anche domestico, compassato, piccolo (a volte alto) borghese quello dei 19 racconti di Zero Gravity di Woody Allen: un mondo abitato da uomini e donne con nomi che sembrano dispettose storpiature (Barracudnick, Vigorish, Fastbuck, Grossweiner...
Narciso che si specchia nell’acqua, e sbaglia due volte: non riconosce ciò che vede come il riflesso di se stesso e non riconosce ciò che vede come un’immagine; quando si rende conto dell’errore - nella versione ovidiana del mito: «Ma questo sono io!» - è troppo tardi, anzi quello scatto di...
PERSO PER STRADA
A rileggere oggi l’accoglienza tributata a Mulholland Drive dalla nostrana critica quotidianista inviata al Festival di Cannes giusto 20 anni fa (il film venne presentato in Concorso il 16 maggio 2001), si resta vagamente interdetti: senza far nomi, ché in questo...
È un destino a dir poco beffardo che la biografia di Philip Roth, scritta da un maestro del genere, Blake Bailey (ne ha prodotte anche su Richard Yates e John Cheever, che di Roth era amico e ammiratore), sia stata ritirata dopo sole due settimane (è uscita...
Stando alle parole di Martin Dekker, un uomo perso nello studio del manoscritto di Einstein sulla teoria della relatività speciale, quello a cui stanno assistendo lui e le altre quattro persone riunite in un appartamento newyorkese nel giorno del Super Bowl LVI del 2022 è, molto semplicemente,...
Le rovine romane e i palazzoni INA-Casa, «dove c’è tutto: la tv, la radio e il resto», i ruderi, le baracche, il mercato, le citazioni pittoriche («un’assurda e squisita mistione tra Masaccio e Caravaggio»), le due lunghe carrellate sulla Magnani, i ralenti quasi minacciosi, la musica di...