Tommaso Isabella
Da tempo Trevor Paglen ricerca e registra cose invisibili, o piuttosto cose che non dovrebbero essere viste: spesso le immagini che produce sembrano semplici fotografie di paesaggio, perché non sappiamo che quella macchia in cielo è un satellite militare o un drone, quel cavo...
Holes in the Historical Record è la nuova personale di William E. Jones, alla galleria Raffaella Cortese di Milano fino al 28 luglio 2018. Titolo letterale quanto mai programmatico per un artista che da tempo indaga i “buchi” lasciati nella memoria...
Ultimamente si parla spesso di ritorno agli anni 30, confrontando la situazione attuale con gli sconvolgimenti sociali ed economici nell’Europa fra le due guerre, per trarne analogie suggestive quanto superficiali. Una mostra all’Haus der Kulturen der Welt di Berlino (fino al 9 luglio 2018)...
Le candidature di quest’anno al Turner Prize, importante premio per le arti visive del Regno Unito, coinvolgono artisti che «affrontano le più urgenti questioni politiche e umanitarie di oggi», nelle parole del direttore della Tate Britain, che assegna il premio. Se tale retorica cela spesso la...
Pirenei sud-orientali. Il sentiero della Lister Route, percorso all’inizio del 1939 dai profughi della Guerra civile spagnola, solo un anno dopo viene attraversato in senso opposto, come via d’uscita per antifascisti, ebrei e chiunque fugga dalla Francia collaborazionista. Tra questi il...
Sembra sia tempo di consacrazione per Tacita Dean. Omaggiata nel tempio parigino del documentario al festival Cinéma du réel, l’artista e filmmaker inglese inaugura tre mostre ospitate da importanti musei londinesi: Portrait, Still Life (rispettivamente alla National Portrait...
È facile ricordare Ad Reinhardt come figura eroica dell’astrazione radicale e di una via negativa all’arte-in quanto-arte che culmina nei dipinti “definitivi” degli anni 60: quadrati neri la cui apparente monocromia cede solo a uno sguardo paziente le subliminali vibrazioni coloristiche. Più...
Alcuni visitatori, forse ingannati dagli occhi esorbitanti, confondono il Marinetti ritratto da Rougena Zátková con il Duce: ...
James Benning è una vecchia conoscenza della sezione Forum alla Berlinale. Nel 1977 vi presentò il suo primo lungometraggio 11 x 14, tornato quest’anno in versione restaurata: prima messa a punto di una “narrazione sperimentale” fatta di pianisequenza che celebrano il paesaggio...
Nella finestra che l’International Film Festival Rotterdam (dal 24 gennaio al 4 febbraio 2018, vedi Film Tv n. 4/2018) offre al cinema d’artista, quest’anno ha trovato spazio un programma come Curtain Call, che il curatore Edwin Carels presenta come una meditazione elegiaca sulla sproporzione...
S e il primo piano cinematografico ha trasformato il volto umano, rendendone un’iscrizione affettiva astratta e ingigantita dallo schermo, nuove mutazioni lo attendono all’epoca dei selfie e dei software di riconoscimento facciale, quando lo sguardo collettivo sembra fissarsi sugli...
Post Fail, curata da Matteo Cremonesi di Link Art Center presso il Fotomuseum di Winterthur (fino all’8/2/2018), considera la presenza della tecnologia nelle nostre vite dalla prospettiva di un futuro mancato o che non manca di deludere: fallito perché inevitabilmente più complesso e...
Giungo tardi, ma Old Food, la mostra di Ed Atkins (vedi Film Tv n° 30/2017) appena conclusasi al Martin-Gropius-Bau di Berlino, accetta fin dal titolo la sfida alle date di scadenza: “cibo vecchio”, metafora di una materia non-morta, mutante, carne digitale pornograficamente...
In L’estetizzazione del mondo (Sellerio 2017), Gilles Lipovetsky e Jean Serroy notano come la logica produttiva del nostro tempo tenda sempre più a integrare una dimensione estetica e affettiva in ogni forma di consumo, delineando un “capitalismo artistico”. È una premessa utile per...
Non so se l’instagrammabilità di una mostra stia divenendo un sottaciuto principio curatoriale: ma è evidente come, ormai, aggirarsi per musei e grandi esposizioni significhi spesso attraversare reticoli di traiettorie ottiche, fra raffiche di scatti e selve di schermi che ondeggiano...
Sono passati cinquant’anni da quando Sol LeWitt, nei suoi Paragraphs on Conceptual Art, tracciava le coordinate di una pratica in cui «l’idea diventa una macchina che crea l’arte», subordinando la realizzazione alla concezione e l’opera finita al suo processo generativo. E, a dieci...
Dal 2002 la rivista “ArtReview” pubblica una classifica annuale che, oltre a solleticare l’atavica attrazione per “la vertigine della lista”, si propone di registrare il polso del mondo artistico sulla questione del potere, intento che va letto come un’ottimistica valutazione prospettica...
Forse, oggi, nell’arte il commento sociale interessa meno dei commenti sui social, che del resto offrono il panorama ideale per osservare la sua evaporazione. Correnti empatiche e partecipative spirano trionfali per le ali dei musei, che si volevano demistificare e si ritrovano permeati di una...
Ormai da un secolo l’ombra elegante di Marcel Duchamp e la sua lungimiranza di scacchista gravano sulle mosse degli artisti come ispirazione e ossessione. Ma la trovata del turco-newyorkese Serkan Ozkaya sfiora l’allucinazione paranoica o la boutade pubblicitaria: la sua installazione We...
Si può avere l’impressione di stare sul set di un film di fantascienza visitando Ambienti/Environments (a cura di Marina Pugliese, Barbara Ferriani e Vicente Todolí, all’HangarBicocca di Milano fino al 25 febbraio 2018), la mostra che ricostruisce un filone centrale quanto poco...
Rendere il corpo immortale, resuscitare ogni individuo vissuto in passato, espandere l’umanità nello spazio interstellare: questa in breve la non poco ambiziosa agenda del cosmismo, corrente intellettuale carsica che attraversa la cultura russa pre- e postrivoluzionaria, spillando, attorno alla...
Chissà se il generale disprezzo raccolto da Emoji - Accendi le emozioni, risentito e plateale soprattutto fra le comunità online, sia dovuto soltanto alla fatuità del presupposto e alla sciatteria dello svolgimento. Per quanto l’operazione della Sony non si distingua granché da altre...
«The Boat Is Leaking. The Captain Lied». Citando Leonard Cohen (Everybody Knows), la mostra curata da Udo Kittelmann alla Fondazione Prada di Venezia (fino al 26/11/2017), riunisce in una fitta rete di corrispondenze le opere di tre artisti tedeschi: lo scultore e fotografo Thomas...
(di Michael Guarneri, Bébert Edizioni, pp. 260, € 18)
La prima monografia italiana dedicata a Pedro Costa ripercorre l’opera del regista rendendone l’intreccio fra biografia, estetica e politica, con la stessa profonda semplicità, l’osservazione rigorosa e amorosa, che...
Nel 2016 vicende come la Brexit e le presidenziali statunitensi hanno fatto sbattere il muso a molti contro le rispettive filter bubble, i piccoli mondi creati online dagli algoritmi, habitat confortevoli dell’esperienza sul web plasmati a immagine delle nostre ricerche e abitudini,...
Ormai consueta, la pratica delle mostre online pare incontrare sempre un paradosso: la fluidità della rete sospende l’esperienza auratica prescritta e contenuta dai muri della galleria, pur continuando a riferirsi a quello spazio, ricalcandone i limiti istituzionali. Ne risulta spesso un...
Il progetto Anime - Di luogo in luogo celebra il lungo rapporto di Christian Boltanski con Bologna, articolandosi in vari spazi e momenti: installazioni come la distesa di vestiti di Réserve, nell’ex bunker divenuto rifugio per senzatetto, ma anche interventi diffusi di arte...
Andy Warhol è seduto di fronte alla cinepresa, sul tavolo davanti a lui un sacchetto di Burger King e una bottiglia di ketchup Heinz: in meno di cinque minuti, per lui visibilmente penosi, estrae, scarta e ingoia il suo Whopper (ma avrebbe preferito McDonald’s, aveva il design migliore). La...
Nicolas Rey è un “filmmaker” in senso letterale, in quanto realizzatore unico delle proprie pellicole, di cui cura ogni fase di lavorazione grazie alle competenze coltivate a L’Abominable, laboratorio cinematografico autogestito nei dintorni di Parigi, da lui cofondato nel 1995 e ora parte di...
Forse perché non stanno mai ferme, come preda di un’irrequietezza infantile che ispira simpatia o irritazione, o forse perché questo moto perpetuo non conosce che un presente inceppato e ripetuto, ma le GIF trent’anni non li dimostrano. Eppure tanto tempo è passato dall’introduzione del formato...
