Carolina Crespi
Carolina Crespi (1985) è nata a Busto Arsizio e ha studiato Filosofia a Milano. Ha pubblicato due raccolte di racconti dal titolo Quello che mi rimane (Giraldi, 2008) e Il futuro è pieno di fiori (NoReply, 2012). Un suo racconto è stato incluso in Quello che hai amato (Utet, 2015), antologia curata da Violetta Bellocchio. Attualmente insegna italiano e collabora con diverse riviste. http://opzioniavariate.wordpress.com/
Per questa fine 2021 Michele Vaccari ha preparato per noi una festa letale. Il matrimonio di Giorgio con Clizia è giunto al capolinea: niente più karaoke, niente più anniversari o compleanni da ricordare, niente più spese da condividere e su cui discutere. Davanti a Giorgio si...
Questo mese Film Tv ospita Eris di Ester Armanino, un’autrice delicata e concreta che ci protegge dalle bufere che si abbattono sull’ultimo pianeta del sistema solare, interamente ricoperto di metano, che cambia stato a ogni stagione. Su eris le bufere...
Che cosa accade se siamo di quelli che non hanno mai bisogno di niente, e poi, all’improvviso, si ritrovano ad aver bisogno di un avvocato? Un avvocato che, peraltro, pensavamo fosse un poeta, e fino a prova contraria saremmo andati avanti a pensarlo, finché poi è successo che del poeta non...
L’estate, ce lo insegnano i poeti, è la stagione dei ragazzini. Possiamo raccontarcela, ripeterci a vicenda quanto sia bella la città ad agosto, con le strade vuote, i parcheggi liberi, i ritmi di lavoro a rilento, le domeniche al fiume, le code sull’Aurelia. Ma l’estate vera, quella del cinema...
Quali sono Gli anni che contano? Quelli che dicono essere fondamentali per la nostra crescita o quelli che ricordiamo, in modo imperfetto, più o meno consapevoli che le cose potrebbero essere andate anche in un altro modo? Nel racconto che ci accompagnerà per le...
È possibile dividere un monologo in quattro puntate, senza depotenziarlo, e continuando a godere dell’effetto ipnotico dei suoi saliscendi? Cosa accade quando riprendiamo a leggere, a una settimana di distanza, quando il patto con il lettore e la sua memoria sono venuti meno? Marco...
Annie Ernaux ci ha insegnato che i ricordi in letteratura hanno la forma giustificata e fitta di una breve porzione di testo che scorre. Le sue parole, più che narrarlo, il ricordo lo guardano: da sopra, da sotto, da dentro, fino a che non sanno più da che parte prenderlo ed è...
«Il mondo era cambiato: i cimiteri erano visitabili solo online, le fabbriche facevano i turni anche la notte, a settembre ci si vaccinava per almeno dieci virus diversi, le donne e gli uomini soli adottavano le famiglie più giovani che non avevano lavoro e non avevano soldi, e lo stato li...
Un elettricista, uno sceneggiatore, un regista, un attore di teatro: sono quattro i punti di vista che guardano al cinema, ma la voce che il lettore percepisce, e che attraversa l’intero racconto, sembra essere sempre la stessa. La conclusione, poi, è inscritta nell’incipit: lavorare per...
Ci sono due uomini che si scrutano in questo racconto piccolissimo, Perché, importa?, che spazia da una panchina a un incrocio, dalle foglie cadute a terra ai sassolini che un ottantenne si rigira nel palmo della mano. Anche gli sguardi sono bassi, di rado raggiungono...