Dario Agazzi
Giacomo Laser, Gioacchino Turù, Vladimir Foschia, Filter Walter, Christian Parigi, Martino Murru, Ale, Ilario Fortuna, Principe California, Luciano Torre, Anna Arte, Giacomo Dufur. Son tutti la stessa persona: quel personaggio di Giacomo Allazetta (è il nome vero ma pare il solo pseudonimo)....
Nella raffinata e bislacca suite pianistica del 1983 Come io passo l’estate di Niccolò Castiglioni - grande, eccentrico compositore del Novecento italiano - compare un pezzo singolare: Ghiaccio sul Rosengarten. Pagina costituita da soli cinque accordi dissonantissimi: da...
In questo tempo di “claustrazione” ritengo che La cantatrice calva di Eugène Ionesco (su YouTube con una Franca Valeri al meglio di sé) delinei il punto di non ritorno a cui linguaggio ed esistenza sono giunti. Così, in musica, la massima partitura del presente si dimostra il colossale...
Il 25 settembre 2019 se ne andava a 91 anni il viennese Paul Badura-Skoda. Si trattava d’uno dei più grandi pianisti del Novecento. Con buona pace di Thomas Bernhard, che nel suggestivo romanzo del 1983 Il soccombente designò Glenn Gould quale sommo virtuoso del secolo breve. In ogni...
«Da fuori è uno spettacolo; non si sa da che parte tendere l’orecchio. Primo piano a sinistra, musica elettronica. Secondo a destra, hard rock. Quarto, musica orientale. Ogni melodia copre l’altra, le si sovrappone generando una cacofonia assoluta, un pandemonio. Viene da chiedersi se almeno se...
Lo scorso mese, alla prima edizione del Concorso internazionale cortometraggi amatoriali Sirene wAVE Short, a Sesto San Giovanni (MI) dal 14 al 24 novembre, abbiamo riservato una menzione speciale per la migliore colonna sonora al film Maxi di Liliana Colombo...
«”Già, l’anima!” disse brutalmente la Grušinà, “cane o uomo è lo stesso: solo vapore, anima niente! Una volta morto, tutto è finito”». (Fëdor Sologub, Il demone meschino). Con queste confortanti parole, rivolte al nostro tempo involgarito come tutte le epoche di transizione ellenistica...
Nietzsche scrisse: «Senza la musica la vita sarebbe un errore». Oggi è arduo immaginare, in un’epoca senza musica (il resto è rumore: e non è solo il titolo d’un fortunato quanto superficiale libro di Alex Ross), una banda come quella che il sommo Totò, il M° Scannagatti, dirige in...
Leggendo Simboli di appartenenza a una classe sociale - Sul rinfrescare le idee al pollo del sociologo novecentesco Erving Goffman (Biblion 2016) sono incappato in una definizione di Giglioli, riportata nella dotta prefazione di Francesco Ranci, che considera Goffman «irrimediabilmente...
Fra le eredità del secolo scorso, il Divertimento per sassofono, cembalo, orchestra d’archi con tromba composto nel 1951 dal tedesco Walter Faith (1921-1984) non può mancare nella parure dei gioielli d’autentico valore lasciatici da un “avo”...
Se qualcuno ha letto La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo di Laurence Sterne forse ricorderà che lo zio Tobia ha il pallino delle fortificazioni. Solo in seguito, come leggeremo in Austerlitz di W.G. Sebald, scopriremo che «sullo scorcio del XVIII secolo - scrive Sebald...
Vi fu un’epoca in cui le donne - o le loro metafore - erano “dilette“. Nella letteratura, dalla «diletta luna» di Leopardi arriviamo al cupo manga Diletta (1968) d’Osamu Tezuka (è l’epoca dei capolavori filmici di Mikio Naruse con la diletta musa Hideko Takamine): considerato un...
Scriveva Oswald Spengler in Il tramonto dell’Occidente: «A Bach e a Händel succedono Gluck, Stamitz, i figli di Bach, Haydn, Mozart, Beethoven. Abbiamo ora una quantità di strumenti meravigliosi ormai da tempo scomparsi, abbiamo tutto un mondo fatato dello spirito scopritore e...
«Era come un canto di commiato dalla vita nella sua interezza e mi ricordò, fin nei dettagli, l’Andante sostenuto della Sonata per pianoforte in si bemolle maggiore che Franz Schubert, nato a Himmelpfortgrund, aveva composto poco prima della morte con quella sua peculiare...
Se dovessi consigliare quattro partiture da portare con sé sulla famosa isola deserta, penserei a La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi (sotto, una scena tratta dalla rappresentazione teatrale di Diego Fasolis e i Barocchisti), alla Sinfonia degli addii...
Non so se sia particolarmente noto il fatto che Michel Legrand (scomparso a 86 anni il 26 gennaio 2019) nel 1993 avesse inciso al pianoforte la Sonatine bureaucratique (1917) d’Erik Satie, per l’etichetta Erato. Registrazione della sublime parodia del compositore e didatta...
Nella scorsa puntata di questa rubrica (vedi Film Tv n. 50/2018) avevo parlato del compositore e critico Mario Labroca, che è stato un grande del nostro Novecento, lamentando il fatto che un uomo del suo calibro - direttore artistico della Rai, sovrintendente al Maggio musicale...
Mario Labroca (1895-1973) aderisce alla massima di quello che, per me, è il miglior scritto di Thomas Bernhard (non a caso introvabile e fuori edizione: spiacente): «Chiunque sia, dovunque sia, comunque sia, l’uomo è un fantasma» (Ungenach, 1968). Del resto, nell’...
Certe sottigliezze della goliardia musicale, che esaltano noi addetti ai lavori, non è sempre detto pervengano al pubblico: quella che reputo la più notevole composizione di fine millennio, ovvero Le marteau sans maître avec le maître sans marteau (2000) del geniale compositore tedesco...
Henri Nafilyan (classe 1956), parigino, è nipote del grande architetto d’origine armena Léon Nafilyan (1877-1937), che progettò tra l’altro la Maison des étudiants arméniens presso la Città internazionale universitaria di Parigi. Uomo di ricercata eleganza, Henri fondò nel 1980...
Nel lontano 1923 Alfredo Casella, il nonno di Daria Nicolodi (indimenticabile interprete in La proprietà non è più un furto d’Elio Petri, poi compagna di Dario Argento, col quale ebbe Asia) fondava con altri sodali la SIMC, Società italiana di musica contemporanea....
La Polonia, eminentemente musicale, non è solo la patria dei “quattro evangelisti”: Fryderyk Chopin, Karol Szymanowski, Witold Lutosławski e Krzysztof Penderecki, che godono di gran fama. Penderecki vanta l’impiego di sue partiture da parte di Stanley Kubrick (Shining), nonché da David...
Non scorderemo quando Paolo Castaldi venne a farci visita - venendo accolto con un pranzo formale da lui tramutato in un monologo ricco di squinternata facondia - recandoci in dono un’opera che non esitiamo a definire fra le maggiori del Novecento italiano: 153...
«La sagra della primavera è un capolavoro» mi disse mia nonna, signora dai modi scomparsi, della quale ricordo conversazioni sui libri di Kafka, Buzzati, Dostoevskij, Gorkij, Solženicyn... Ancor oggi - siamo in compagnia del compositore venezuelano Reynaldo Hahn (1875-1947) - riteniamo...
Marito della figlia d’Arnold Schönberg, suocero di Nanni Moretti nonché nipote dell’omonimo pittore, Luigi Nono, è stato una star di Darmstadt fin dal suo debutto negli anni 50. E in Germania insegnò lungamente: c’è chi, come Helmut Lachenmann, è stato per sempre segnato dall’ideologia del...
Lorenzo Ferrero (classe 1951) si laureò nel 1974 - fatto curioso - con una tesi su John Cage. E con Cage visse - mi raccontò - per un certo periodo negli Usa. Saggiò molte correnti degli anni 70, ospite pure di Josef Anton Riedl, un compositore artefice di singolari musiche elettroniche. E nell...
Dei romanzi di Federigo Tozzi, Gli egoisti (1923) costituisce un “caso“ a sé. Annoverato fra i classici per i nerissimi Il podere e Tre croci, Tozzi si spinge con Gli egoisti in una siderea scrittura di brutale raffinatezza: è un raro esempio di traduzione...
Il tema con variazioni è espressione - si pensi alle Variazioni in fa min. Hob. XVII: 6 di Haydn, magistrali intersezioni strutturate con rovesciamenti e figure intarsiate - dell’ingegno del compositore. Prima d’ogni emozione: ammesso e non concesso che ciò sia materia musicale (...
C’è stata - per dirla con Esiodo - un’aurea aetas della musica elettronica. Fra i pionieri, due a mio giudizio si stagliano nel paesaggio sonoro inventato nel XX secolo: Delia Derbyshire, autrice della sigla di Doctor Who (forse la serie fantascientifica più celebre al mondo...
Nel 1971, il compositore svizzero Jim Grimm scrisse: «Quando i Beatles hanno adoperato un interessante background di suoni elettronici entrando in contatto con Stockhausen, si è trattato soltanto di un avvicinamento casuale, che non ha risolto il punto cruciale della questione» (cit. nel libro...