enrico ghezzi

enrico ghezzi

detour - FilmTv n° 36/2012

Impavido ma anche imbelle e inane, promettere o ripromettermi di tornare su un soggetto, dare un seguito a un accenno, approfondire una visione. Già non può che apparire intimamente patetica la pretesa antikafkika di saltare sul fotogramma più vicino a quello in cui e che sei, operando il più...

detour - FilmTv n° 35/2012

Da una settimana all’altra, la figura del ponte lanciata da L’Uomo Che Volle Farsi Re si affacciava, baluginava in sé splendida apparendomi decisiva di film in film, fin troppo generica nella precisione stessa. Il ponte di neve e ghiaccio, effetto secondario meraviglioso della tempesta...

detour - FilmTv n° 34/2012

(«Si parla molto della tecnica di film come Metropolis, Napoleone... Mai si parla di quella di film come Tuo Per Sempre, perché essa è così indissolubilmente fusa con gli altri elementi che non ci si rende più conto della sua esistenza; analogamente, quando si vive in una casa non ci...

detour - FilmTv n° 33/2012

L’assenza acutissima del cinema di chrismarker segna una settimana olimpica bifronte e inquietante. La sonda Curiosity (killed the cat; e non si possono non ricordare la passione markeriana per i gatti, e il suo doppio, le chat Guillaume, e il corto Gli Astronauti fatto con l’amico...

detour - FilmTv n° 32/2012

(Una quindicina di giorni fa) Un regista/autore televisivo mi dà il suo biglietto da visita, sul retro c’è l’immagine di un aereo, gesticolando me la faccio svolazzare in mano. - La riconosco? - Nnn... no. Viene da La jetée di Marker. Certo, è vero ! (..). «Purtroppo amo diversi...

detour - FilmTv n° 31/2012

In campagna, lontano dal cinema, su un vecchio televisore digitalaccessoriato via cimice, un dopopranzo, diventa impossibile non seguire un capolavoro che ti ricordi e troppo ti ricorda. Solo un quartodora, pensi, e ti addormenti. Il film no, è ancora lì quando ti risvegli. L’UOMO CHE VOLLE...

detour - FilmTv n° 30/2012

«Se qualcuno mi dice che è un avvilire le Muse il servirsene soltanto di gioco e passatempo, costui non sa come me quanto vale il piacere, il gioco e il passatempo. Starei quasi per dire che ogni altro fine è ridicolo. Io vivo giorno per giorno; e parlando con rispetto, non vivo che per me: i...

detour - FilmTv n° 29/2012

In una delle fortunatamente rare occasioni in cui mi è capitato di apparire e parlare in tv in probabile sincrono (anche se è da rilevare - (af)finché la differenza non venga definitivamente inghiottita - che oggi a accensione di televisore nove volte su dieci ci troviamo di fronte (per via...

detour - FilmTv n° 28/2012

Per fallace che sia la nostra memoria - o proprio per questo - dobbiamo ricordarci di far vuoto nel bosco fittissimo del film già visto. Ogni colpo di machete lancia in aria frammenti elettrici, spuntature di fotogramma; creando radure, nascondendo l’imbocco dei sentieri che si sentono intanto...

detour - FilmTv n° 27/2012

Eravamo rimasti in cima alla scala a chiocciola. Anzi, io ero rimasto acquattato lassù (è bello e irregolare acquattarsi “lassù” invece che “laggiù”), e avrei voluto avere il respiro affannoso di orsonwelles criminale nazista in Lo Straniero (ma c’era quel respiro? Lo si sentiva o...

detour - FilmTv n° 26/2012

La scala a chiocciola. Di colpo la percepisco, in fondo a uno dei grandi spazi dell’Hangar Bicocca, alla destra dello schermoparete centrale della mostra stupenda (non non non) di yervantgianikian/angelariccilucchi (sembra certo un arbitrio isterico, risucchiare i cineasti amati in un’assenza...

detour - FilmTv n° 25/2012

L’immagine che sorge, a definire l’inanità e la facilità imbelle dell’esercizio critico che sovranamente si installa autorizzandosi da sé a mulinare spada o scimitarra, è quella dell’attore e del regista o autore stesso della scena cibernetica digitalvirtuale, che si batte in un puro colore...

detour - FilmTv n° 24/2012

«Uno dei miei libri preferiti è L’Allegoria d’Amore di C.S.Lewis, un saggio critico su Chaucer e la forma allegorica nella letteratura medievale; mostra in modo molto convincente che l’amore è un’invenzione; che è stato inventato nell’11esimo secolo da Chrétien de Troyes e da altri...

detour - FilmTv n° 23/2012

Ultimo uomo ultima risata ultimo imperatore ultima risacca. Si conversa con wakamatsu, di cui si è visto il bellissimo film su Mishima. Girato in undici giorni, e altri due film sono già pronti. Si conferma l’automatico collezionismo di spazi e di luci, in qualunque momento della giornata, in...

detour - FilmTv n° 22/2012

La prima fila in sala (a cannes come altrove) vuol dire trovarsi a essere l’ultimo uomo prima dell’immagine, o il primo dopo di essa, già rimbalzato in faccia a chi si propone titanica risibile polena del visibile (cioè, del già visto dalla macchina). Nulla, in ogni caso, tra lo spettatore e lo...

detour - FilmTv n° 21/2012

L’unico rimpianto insistente di carmelobene (e l’ultima volta che lo sentii era una voce rotta a ripeterlo) fu, negli ultimi quattro/cinque anni di sua vita, quello di non riuscire a trovare traccia di VENTRILOQUO. Diciassette minuti, un 16 millimetri tratto o ispirato dal Des...

detour - FilmTv n° 20/2012

Kiss me Dea. Resta in alto sopra la linea di scrittura dei miei occhi, lisca di una lista, risibilmente e imperiosamente minacciosa. L’inquietudine da «mane thecel phares» scritto sul muro bianco da una mano non mia si dissolve subito, svanisce nell’ondicina paurosamente rassicurante con cui il...

detour - FilmTv n° 19/2012

M’affiora non so da dove un’altra osservazione di françoistruffaut, che non riesco a situare e a controllare ma di cui ricordo bene quella che mi parve l’improbabilità di un’accoppiata: amo i personaggi di Pickpocket e di L’Inquilino del Terzo Piano, ma quando cominciano a...

detour - FilmTv n° 18/2012

Se mi soffermo anche solo per un grammo sul gesto dell’intitolare, non posso non ricordarmi - tentato (tentazione cui cedetti nel detour scorso) - di uno dei più bei lapsus ch’io abbia mai incontrato. Qualche anno fa, in un’edizione importante dei racconti di ray bradbury, con tanto di tavole...

detour - FilmTv n° 17/2012

Allora, françoistruffaut. Che mai volle essere “bello”, mai fingendo che il cinema fosse un diamante per sempre, mai portando fino all’ideologia l’illusione di un mondocinema “in accordo con i propri desideri”. Il cinema non è tutto, è molto di più: riflesso di altri riflessi, malinconia...

detour - FilmTv n° 16/2012

Sopralluogo ininterrotto è forse o certamente la vita di ciascuno, ricerca affannosa del luogo in cui la si dovette morire, o mansueto adagiarsi progressivo nello spazio in cui si ritroverà il proprio “gusto delle ciliege”, o infine rallentare il fotogramma che ci cammina e in cui camminiamo...

detour - FilmTv n° 15/2012

Finalmente aspetto di vedere una cosa, o tristemente, visto che le ho già dato in affitto non meno di quindici o venti ore di spazio oculare in me allocato, pagandone io le rate. TITANIC in 3D. (Troppo raro che, tra assunzione sfrenata da festival - già in sé scissa in schegge rubate e...

detour - FilmTv n° 14/2012

Un lampo si nasconde, intermittenza abbagliante, dietro ogni esperienza iniziatica di illuminazione e deriva, squarcio da cui traspare un impercettibile shining della visione e insieme atto luminoso che produce la visione stessa. Certo mai fu celato e così perfettamente integrato come nell’...

detour - FilmTv n° 13/2012

Restare privo di sensi è forse l’esperienza filmica estrema, la più sensazionale. Il cinema si offre all’umano in forma di protesi darwiniana spettacolarscientifica, ma subito esibisce il proprio clamoroso mancarci, sufficiente a innescare sogni proiezioni fughe, ma anche a farci sentire già...

detour - FilmTv n° 12/2012

L’onnipotenza non giova al potersi far quasi tutto che il cinema suggerisce e del cui sogno è ancora insieme il propellente cupamente glorioso e l’esito insoddisfacente e incompiuto. (Ne sanno qualcosa: lon chaney, maestro del proprio corpo in quanto trucco assoluto e irriconoscibile, chissà...

detour - FilmTv n° 11/2012

(Il dondolio delle mie gambe appoggiate al nulla in primafila entra nel 3D, penetra nei titoli che mi galleggiano enormi davanti agli occhi ricordandomi che siamo dentro al teatro, già mortivivi per troppe dimensioni o troppo poche). L’attenzione spasmodica del vecchio cinefilo schermico si...

detour - FilmTv n° 10/2012

Solo il giudizio di chi amiamo o ci ama può fare davvero paura. Mi porto dietro dal primo incontro questa nota (certo sfocata o esagerata dal ricordo) del tolstoj giovane e mondano. (Il detour qui in atto affiora sotto una costellazione di tolstoj, Knockout, WarHorse, ...

detour - FilmTv n° 09/2012

“Linea recta brevissima”. La massima latina, morale geometrica architettonica urbanistica, si adatta perfetta al cinema, collezione mobile di shot, di inquadrature immediate inevitabilmente frontali, per tortuose che siano le forme filmate, curvilinei i corpi, tellurici i paesaggi, drammatici i...

detour - FilmTv n° 08/2012

Qualcuno certo si occuperà di perdonare - oltre a quelli che non sanno quello che fanno (il cinema) - quelli che fan vista di saperlo troppo bene. Nulla è babelico quanto il cinema, famelicamente biblico nello sfogliare e risfogliare il “libro” della storia e di tutte le storie; e nel...

detour - FilmTv n° 07/2012

Vedere un film, trovare una scena, riconoscerla, (credere di) ricordarla. Il cinema cambia ripercorrendosi, percorrendo a perdifiato (sulle orme di godard/bertolucci) il proprio louvre, museo(di)sé che è tutto oltre l’ultimo respiro ghiacciato (e proprio il benjaminfondane che per primo paventò...

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