Gianni Canova

Gianni Canova

Archeologo del visuale e entomologo dell'immaginario, di giorno insegna cinema all'Università (la IULM di Milano), di notte si traveste da Cinemaniaco e vagola sui canali di Sky Cinema cercando di contagiare chi lo vede con le sue insane passioni. In passato ha fatto anche il critico cinematografico, colpa che non ha ancora smesso di espiare. Politicamente totoista, adora i film di Douglas Sirk, di Valerio Zurlini e di Antonio Pietrangeli. La sua attrice preferita è Eleonora Rossi Drago. Ha una sincera e gaudente pietà per chi non riesce a godere di un film di Sorrentino.

Piattaforma: Servizio - FilmTv n° 52/2023

Che strano oggetto, questo Maria Callas - Lettere e memorie. Ibrido, stratificato, proteiforme. E quasi impossibile da definire, da etichettare, da classificare. Tutto nasce da una pièce teatrale che Monica Bellucci e il regista Tom Volf...

Editoriale - FilmTv n° 39/2023

L’hanno stroncato in molti. L’hanno fatto con astio. In qualche caso anche con cattiveria. C’è perfino chi si è augurato che Roman Polanski (90 anni compiuti lo scorso agosto) abbia il tempo e l’energia di girare ancora almeno un altro film per evitare che la sua filmografia si chiuda con un’...

Editoriale - FilmTv n° 30/2023

A proposito di critica. C’è chi scrive e chi garantisce la possibilità di pubblicare quello che altri hanno scritto. C’è chi analizza, giudica, pontifica, riflette o conciona e chi - spesso in silenzio, quasi sempre stando dietro le quinte - crea le condizioni editoriali perché si possa...

Servizio - FilmTv n° 30/2022

Era uno di quelli che portavano il fuoco. Qualunque cosa scrivesse o dicesse, Marcello Walter Bruno è stato uno di quegli intellettuali - sempre più rari, purtroppo - capaci di liberare la testa e di accendere la mente. Anche quando non eri d’accordo con lui (e...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 25/2020

Pier Paolo Pasolini diceva che dei personaggi di Sordi ridiamo solo noi italiani. Perché solo noi conosciamo il nostro “pollo”. Ridiamo e usciamo dal cinema vergognandoci di aver riso. Perché abbiamo riso sulla nostra viltà. Sul nostro qualunquismo. Sul nostro infantilismo. Io non so se è...

Editoriale - FilmTv n° 53/2019

Brutta bestia, i luoghi comuni. Nessuno ne è immune. Nessuno. Io stesso, mentre scrivo, se ci penso già intravvedo quelli che probabilmente userò - mio malgrado - nel piccolo ragionamento che segue. Vi è mai capitato di pensare con orgoglio (o di sentire qualcuno vantarsi) di essere “fuori dal...

Intervista - FilmTv n° 43/2019

È un oggetto filmico strano, L’uomo del labirinto di Donato Carrisi. Lontano dai canoni e dai registri del cinema italiano, ma anche dai cliché del genere horror/thriller del cinema internazionale. Una specie di masso erratico di ardua identificazione, oltre che di forte intensità...

Il Sassolino - FilmTv n° 38/2019

A me Martin Eden (recensione sul Film Tv n. 36/2019, ndr) non è piaciuto. Ci ho visto un impianto visuale da Elisa di Rivombrosa e un uso dell’archivio come carta da parati su cui appendere scontate metafore sui destini ultimi dell’universo mondo. Per...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 26/2019

Non so a voi, ma a me a volte manca. Mi capita spesso di chiedermi come avrebbe raccontato l’Italia di oggi, Massimo Troisi. Che storie avrebbe scelto, che mine vaganti avrebbe innescato per combattere l’imbarbarimento delle parole e del pensiero. Per contenere la dilagante ignorantocrazia. Mi...

Editoriale - FilmTv n° 19/2019

In un libro scritto ormai quasi vent’anni fa (L’alieno e il pipistrello - La crisi della forma nel cinema contemporaneo, Bompiani, 2000) proponevo di considerare Alien e Batman come le due figure chiave - tanto sul piano simbolico quanto su quello iconico - del cinema contemporaneo. Il...

Servizio - FilmTv n° 05/2019

Si può. Il primo merito indiscutibile che nessuno può negare a un film come Il primo re è che dimostra, con la sua sola esistenza, che anche in Italia un cinema “diverso” si può fare. Diverso dalle commediucole tutte uguali, dai progettini asfittici di basso profilo, dai pezzentismi...

Editoriale - FilmTv n° 49/2018

C’è un’immagine che torna con insistenza nella mia memoria visiva ogni volta che in questi giorni ripenso a Bernardo Bertolucci. Non è una delle sue immagini “iconiche”, come possono essere - per esempio - quella del piccolo Pu Yi che si affaccia sul cortile centrale della Città proibita in...

Editoriale - FilmTv n° 44/2018

Il referendum estivo di Film Tv ha sancito in modo secco la sua indiscussa supremazia: La dolce vita al primo posto assoluto, 8 1/2 poco dietro. E tuttavia, per quanto lo si celebri come “Maestro”, Federico Fellini non ha lasciato eredi. O ne ha lasciati molti meno - per dire...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 39/2018

C’è una qualità a suo modo unica che mi ha fatto amare da sempre il cinema di Pupi Avati: il suo essere totalmente disomogeneo rispetto all’immaginario dominante del cinema italiano. Avati e i suoi film non hanno nulla a che fare con il mondo dei salotti borghesi e delle terrazze...

Speciale - FilmTv n° 33/2018

[continua dal numero precedente]
della razionalità, della strategia, del calcolo, del controllo. Tutto il cinema di Kubrick può essere visto come un continuo oscillare fra scacchiere e labirinti, fra progetti e smarrimenti, fra volontà di controllo...

Speciale - FilmTv n° 32/2018

L’IMMAGINE E LA PAROLA
C’è una cosa di Kubrick che ha sempre lasciato perplessi anche molti dei suoi più sinceri ammiratori: il divieto di far circolare copie dei suoi film in lingua originale con i sottotitoli. Stanley Kubrick preferiva che fossero doppiati. Voleva che noi spettatori...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 30/2018

Cinquant’anni fa il cinema “fuori norma” era la norma. I colori, i sapori, gli odori del mondo cambiavano e bisognava saper cogliere il nuovo aprendo gli occhi, sperimentando. Salvo sparire come arte morente e insignificante. Il cinema d’autore è esploso proprio attorno al Sessantotto come...

Editoriale - FilmTv n° 28/2018

Ormai è quasi una marea straripante. Un’alluvione gastronomica. Accendi la tv e non vedi che fornelli, massaie, ricettari, stelle Michelin e cappelli da cuoco. Ristoranti e camerieri. Aspiranti chef e guru culinari. Dietologi e nutrizionisti. È tanto ossessiva e martellante e compulsiva l’...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 25/2018

Dicono di lui che fosse indolente, pigro, un po’ sornione. Ma anche sensibile, delicato, sensitivo. Dicono anche - ma pare la cosa lo infastidisse non poco - che fosse un irresistibile seduttore, un tombeur de femmes, un uomo a cui nessuna donna avrebbe detto di no. In realtà, per...

Servizio - FilmTv n° 21/2018

Gli altri

La chiave di tutto, ancora una volta, è nel fuoricampo. In ciò che non si vede. In chi resta fuori, oltre i bordi della rappresentazione. Cos’è che non si vede mai, in Loro 1 e 2? Non si vede quello che un tempo si sarebbe detto il “popolo”....

Servizio - FilmTv n° 15/2018

In primo piano, sulla locandina, c’è una riproduzione di Il quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo: il quadro-simbolo dell’avanzata del proletariato, del riscatto dei braccianti, dei cafoni, degli ultimi. Non è un caso che Bernardo Bertolucci l’abbia scelto sia per i titoli di...

Servizio - FilmTv n° 11/2018

Ci sono due tipi di autori nel cinema contemporaneo. Quelli che dopo aver trovato la formula che funziona, e che piace al pubblico e alla critica, la ripropongono identica di film in film, e vengono lodati ogni volta per la loro presunta coerenza e - aggiungo io - per la loro capacità di dare...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 03/2018

Rosa. C’era una punta di snobismo dispregiativo nella scelta dell’aggettivo cromatico con cui i severi gendarmi del gusto bollavano l’approccio al neorealismo di autori come Luciano Emmer o Renato Castellani. Neorealismo rosa. Quasi a dire: roba da signorinette. Svenevolezze...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 01/2018

Festival di Cannes, 1977. Il premio della giuria per la miglior opera prima va al film d’esordio di un regista inglese non più giovanissimo (ha quarant’anni, è nato a South Shields il 30 novembre 1937) che viene dalla pubblicità e che colpisce pubblico e critica per la sua dimensione pittorica...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 49/2017

Il film in cui meglio si apprezzano la sua bellezza e la sua bravura è Estate violenta (1959) di Zurlini. Un film bellissimo, spesso incompreso, immeritatamente sottovalutato: ambientato a Riccione nell’estate del 1943, nel tempo sospeso di chi vive ai margini della guerra sentendo l’...

Servizio - FilmTv n° 48/2017

Se vuoi capire davvero l’anima segreta di un paese, di un popolo, di una cultura, vai a vedere i gialli che produce. Quelli per cui maggiormente si appassiona. Quelli in cui si identifica e si ritrova. In Italia, per esempio, il reato più diffuso in tutti i gialli sia letterari sia...

Servizio - FilmTv n° 43/2017

Il titolo suona un po’ sinistro e - forse - perfino fuorviante. Lo leggi - Il cinema di Stato - e subito pensi, quasi fatalmente, al cinema delle dittature: il cinema del Terzo Reich, il cinema della Russia staliniana. Ma è un pensiero sbagliato. Il libro di Giacomo Manzoli e Marco...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 41/2017

Ci ha insegnato a guardare il vento e la luce, il colore e la forma. Ha spogliato l’atto del vedere di tutte le sue implicazioni utilitaristiche e l’ha ricondotto a perlustrazione fenomenica del mondo. A gesto gnoseologico, conoscitivo, emozionale. In un mondo dominato dall’utile, si è occupato...

Servizio - FilmTv n° 32/2017

«Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d’Europa»: così, più di mezzo secolo fa, Pier Paolo Pasolini faceva esprimere a Orson Welles, in La ricotta (1963), la sua impietosa diagnosi sulla catastrofe culturale italiana. Altri tempi? Sì e no. In questo mezzo secolo, gli...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 28/2017

4 luglio 2017, il giorno dopo la morte di Paolo Villaggio. Una focacceria del Ponente ligure, 8.30 del mattino. Due signore in coda davanti a me, sui 50, una con accento piemontese, l’altra inequivocabilmente ligure. La prima: «Certo che hanno esagerato, con ‘sto Villaggio. Ieri sera tutte le...

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