Gianni Canova
Archeologo del visuale e entomologo dell'immaginario, di giorno insegna cinema all'Università (la IULM di Milano), di notte si traveste da Cinemaniaco e vagola sui canali di Sky Cinema cercando di contagiare chi lo vede con le sue insane passioni. In passato ha fatto anche il critico cinematografico, colpa che non ha ancora smesso di espiare. Politicamente totoista, adora i film di Douglas Sirk, di Valerio Zurlini e di Antonio Pietrangeli. La sua attrice preferita è Eleonora Rossi Drago. Ha una sincera e gaudente pietà per chi non riesce a godere di un film di Sorrentino.
Dovrebbero renderlo obbligatorio nelle scuole. Dovrebbero farlo leggere a tutti i ragazzi l’anno della maturità. Innanzitutto perché è in assoluto il primo romanzo europeo ambientato nel mondo del cinema muto. In secondo luogo - e soprattutto - perché non c’è altro romanzo che spieghi meglio di...
Un falco pellegrino volteggia nei cieli della ex Jugoslavia. Sotto di lui, sulla terra, uomini e bestie vivono in promiscuità: oche che sguazzano nel sangue di un maiale appena sgozzato, mosche che ronzano sulle piume delle oche, serpenti che strisciano, asini che ragliano. E uomini che si...
In quasi 180 pagine appassionanti e illuminanti come capita con quei libri che nascono da cultura, intelligenza critica e passione, il saggio di Franco Moretti Il borghese (Einaudi, 2017) cita un solo film. Per mettere a fuoco la fisionomia socio-culturale di una delle figure portanti...
È nato nel 1897 (il 26 aprile, per la precisione). Meno di due anni dopo la prima proiezione pubblica dei fratelli Lumière (28 dicembre 1895). Coevo di Hitchcock (1899), di Cukor (1899), di Siodmak (1900), Douglas Sirk è uno di quei giganti della regia che del cinema sono coetanei: nascono con...
No, non sono la stessa cosa
Scrive Sangiorgio che non bisogna leggere le commedie italiane di oggi con il metro nostalgico di un passato irrecuperabile. Giusto. Forse va specificato che il passato di solito viene usato non tanto per distruggere le commedie odierne, quanto per...
Scivola, cade, rimbalza, si rialza. Litiga e bofonchia. Non sta mai ferma. Si sposta continuamente di qua e di là, veloce come uno schizzo. O come un organismo unicellulare proteiforme che non si stabilizza mai in una forma data. È La Linea di Osvaldo Cavandoli: una delle più geniali...
In sala, a vedere C’eravamo tanto amati, ci saranno state sì e no una trentina di persone. Se si eccettuano due mie studentesse sui vent’anni, tutti gli altri erano decisamente over 60. Ettore Scola, a Milano per presenziare a una retrospettiva che avevo organizzato in onore dei suoi...
Usano le nostre stesse tecniche di comunicazione. Diffondono il terrore con le stesse strategie di brand marketing che una qualunque multinazionale occidentale impiega quotidianamente per affermarsi sul mercato globale. Confezionano video girati con la cura formale e la sapienza...
In inglese lo chiamano skyscraper, in francese gratte-ciel, in italiano grattacielo. Con una significativa contiguità semantica ed etimologica, in quasi tutte le principali lingue europee la forma architettonica più rappresentativa del 20esimo secolo rivela fin dal...