
Roberto Silvestri
Al cinema sono transgender (da Lloyd Kaufman a Straub-Huillet passando per Claudia Weil e Jerry Lewis). Primo film visto Scaramouche, primo film perso I cavalieri della tavola rotonda. Tessera Filmstudio dal 1968. Cofondatore del Politecnico cinema nel 1974. Critico del manifesto dal 1977 al 2012. Nato a Lecce. Studi con Garroni, Brandi, Abruzzese. Registi preferiti Bunuel e Rocha (sia Paulo che Glauber), Aldrich e Siegel. De Antonio e Grifi. Diop Mambety e Ghatak. Dorothy Arzner e Stephanie Rothman (nata a Paterson come Lou Costello), Fassbinder e Aki Kaurismaki, Russ Meyer e… Rivista di cinema preferita Velvet Light Trap/Camera Obscura. E oggi Trafic. Consigli ai giovani appassionati di cinema? Partire dai formalisti russi.
Commedia nera e grottesca con intrecci inverosimili e dialoghi osé su Gloria, donna delle pulizie analfabeta e quasi suicida della periferia di Madrid, vittima non indocile della società dei consumi e di un marito stupido, fedifrago, germanofilo e volgare. Film autobiografico? Nel titolo c’è un...
Jim Jarmusch, il cineasta dell’imperfezione fertile, il più allergico alla fissità, sarebbe d’accordo con la massima del suo maestro Robert Frank, morto il 9 settembre 2019 a 94 anni. Ma il grande fotografo ebreo di Zurigo, poi diventato filmmaker e newyorkese, dopo aver “...
Con la dolcezza di Julie Andrews e lo scetticismo perverso di Almodóvar, Maresco, come l’antropologo Ernesto De Martino, decifra i riti oscuri d’Italia. Il nuovo film nasce dalla sentenza di condanna per la trattativa stato-mafia di alti funzionari, come il generale Mario Mori (12 anni di...
“Noir” scritto al contrario è “rion”. 5 è il numero perfetto è ambientato nel rione Sanità, tra i palazzi barocchi utilizzati anche da Martone per Il sindaco del rione Sanità. Infatti è un anti-noir: parte dai polar con Lino Ventura, dove c’è sempre uno meno criminale tra i...
Non è il prequel di C’era una volta a... Hollywood, semmai il sequel di The Killing of America (1981), dove Susan Atkins contribuì dal carcere allo studio di Leonard Schrader e Sheldon Renan sul “massacro qualunque”, come contagiante gioco di società. Anche qui siamo in un...
Ragazzina acqua e sapone nella Cinecittà del Ventennio, dei Gentilomo e Gallone, Valentina Cortese (scomparsa il 10 luglio 2019 a 96 anni, ndr) fu la “Deanna Durbin italiana”, solare, egemone, indomabile. Intanto, rubava a Francesca Bertini la vitalità del micro-gesto, l’aura divistica...
Godard presentò a Cannes I nuovi angeli di Ugo Gregoretti (scomparso il 5 luglio 2019 a 88 anni, ndr). Moullet lo recensì bene sui “Cahiers du cinéma” che, in quei primi anni 60, ignoravano Fellini, Antonioni, Pasolini. Piacque all’estero quell’inchiesta sulla...
Rossellini, nel 1949, strappa a Hollywood la star più amata e pagata, indocile allo studio system. La ruba in tutti i sensi, dopo che lei gli scrive: «Non ho mai visto film come Roma città aperta e Paisà. Non immaginavo si potessero fare. Voglio farli». Si conoscono,...
Ricordate David Hemmings di Blow-Up? Il personaggio che interpretava si ispirava a lui, Peter Whitehead, l’inafferrabile filmmaker che va oltre l’immagine, produce pensiero sensibile pericoloso, che non comunica qualcosa, ma comunica con qualcuno. La...
Dio benedica George A. Romero! Chas. Balun, di “Fangoria”, recensendo Il giorno degli zombi (1985) gli assegna il massimo punteggio: 4 teschi («un classico») e un “quoziente gore” di 10. Molto sangue, rabbia selvaggia e smembramenti insostenibili, e mai fini a se...
Dramma, umorismo, emozione, trionfi, menzogne, classifiche, mafia, premi... Il cinema, non solo on the road, è parente stretto del ciclismo. I duelli appassionanti, i campioni senza macchia, i criminali nell’ombra, il fuoricampo dei paesaggi in movimento, delle “signore in bianco”, dei politici...
Un cacciatore di taglie (Kurt Russell) porta l’ultima preda ammanettata verso l’impiccagione. Nella locanda ove si ferma per una bufera la di lei banda ha preparato l’imboscata per liberarla. Un generale sudista (Bruce Dern), un ex ufficiale nero nordista (Samuel L. Jackson), un boia inglese (...
Come Il sorpasso, cinismo escluso: Gassman è Asia, esplosiva studentessa trotzkista. Trintignant è Phaim, devitalizzato (dalla mamma) e segaligno romano di origini bengalesi, guardiano di un museo, che la seduce con l’umiltà del venditore di rose e dei guitti di Dacca immortalati da...
Il marchigiano Roberto Minervini si è radicato da oltre dieci anni nel profondo sud degli Stati Uniti, rischiando pallottole vaganti e indagini FBI. E traduce nel bianco e nero conflittuale di Diego Romero la tristezza guerriera di antichi canti. Il titolo è rubato a uno spiritual di...
Stretta nei secoli tra colossi minacciosi - Persia, Russia e Turchia - e vittima del «primo genocidio del XX secolo», l’Armenia resiste alla tentata dispersione del suo popolo. Stato ex sovietico, oggi è una democrazia caucasica, non impeccabile, perché, come altre, è allergica al pensiero...
La droga fa sempre lo stesso tragitto: Conaky, Tangeri, Lisbona... Ma la gang parigina dal ferreo codice d’onore non c’è più. Neppure Melville, re del noir, saprebbe radiografare con sensibilità altrettanto tattile la disintegrazione attuale che atomizza la banlieue, producendo come antidoto ai...
Sorprendente produzione BFI, Peterloo è il prequel di Il giovane Marx e il sequel di La favorita. Set a Manchester, nord Inghilterra. Partì proprio lì, nel Settecento, un’economia di mercato con la corona in testa che sfruttava scientificamente latifondi, operai,...
Il regista, attore e produttore mauritano Med Hondo (Abid Mohamed Medoun Hondo), morto di cancro a Parigi lo scorso 2 marzo, a 82 anni, era lo Straub del cinema africano. Metteva soggezione, sia come prestigiosa voce panafricana e anti-imperialista in esilio (da 60 anni), occhi ipnotici da...
Non rinchiudiamo Giulio Brogi, l’attore veronese scomparso il 19 febbraio 2019 a 83 anni, nella gabbia del “cinema di genere” serio, d’impegno civile o di “denuncia politica”. Il teatro classico e di classe (Strehler, Trionfo...) e la televisione popolare (da Eneide di Franco Rossi a...
Un minatore rapito dal volo di un uccello medita sulla morte che lo libererà dal sottosuolo. È una canzone militante di Billy Edd Wheeler, High Flying Bird, che Richie Havens ritoccò per trasformare l’inno dei minatori in lotta in un blues contro l’odio razziale e sessista. Canzone e...
Un giovanotto si innamora di un manichino di donna. Lo fa vivere. Le loro mani si muovono e si incrociano, di qua e di là dalla vetrina del negozio. È amore libero. Gioco, umorismo, eros paritario. Quel ragazzo ha già divertito una banda di bambini della periferia coinvolgendoli nel gioco delle...
Il terzo uomo era un noir di confine, ma urbano. Qui invece siamo in viaggio fuori porta, ipnotizzati dalle atmosfere inquiete di un thriller tra i monti. Il noir non metropolitano va libero nella memoria storica, alla soluzione di un enigma: «Perché il signor Sulcic cambiò nome?»....
Negli anni 70 Roma è una capitale cosmopolita della controcultura e della vita spericolata. Le vecchie idee vanno in briciole sotto i colpi dell’arte. Polizia, clero e magistratura annaspano. Il patriarcato e i suoi stereotipi stanno già entrando in crisi nera quando, dal 15 al 30 novembre 1976...
Alogico, astratto, oscuro, sadomasochista, malato. Eppure era diversamente coinvolgente quel cinema dello “straniamento brechtiano” che odiava tanto emozionare ed emozionarsi. Partner. non ci sembrò distante, allora, la grinta era marxista. E non potevamo considerare fredda o...
«Il lavoro è un diritto» recita la Costituzione. Ma è anche «una dura condanna». Oppure: la santità è l’amore per i vivi e per i morti: i dannati della terra esigono giustizia. Prima di Derrida, Toni Negri e papa Francesco si vedono questi concetti in Europa ‘51, secondo tempo...
Intervista a Luca Guadagnino e Tilda Swinton
Nonostante l’impavido incrocio di forme - mélo che costeggia il saffico, thriller storico, sperimentazione ...
Ritorno al dialetto Chilango e al piccolo film in b&n per Alfonso “Gravity” Cuarón, che nel film obliquamente biografico Roma - da dicembre nelle sale e su Netflix - rende un omaggio neoespressionista alla donna che trasformò l'infanzia in una splendida avventura “spaziale...
Una comunità complessa spiegata nel profondo dal “Wiseman della società civile”, Roberto Minervini, che dopo aver anticipato la vittoria di Trump si dedica alla rabbia nera nel Mississippi, nelle zone al 70% black dove Alton Sterling e Philando Castile nel 2017 furono assassinati senza ottenere...
Incalzante, sinfonico, “linguisticamente” scandaloso e fuori schema, Roma è scritto, diretto, montato e fotografato dal messicano Alfonso Cuarón, abituato alla sfrontatezza del “cinema di propaganda” (anche i blockbuster lo sono, e non solo platealmente, come Avengers: Infinity War...
Libero, provocatorio, fuori dall’ordinario e «spietatamente personale»: così definì il suo cinema l’amico e critico Serge Daney. E proprio grazie a un film fuori norma, fuori genere e fuori categoria - La maman et la putain - che scandalizzò il Festival di Cannes del 1973 e in...