
Roberto Silvestri
Al cinema sono transgender (da Lloyd Kaufman a Straub-Huillet passando per Claudia Weil e Jerry Lewis). Primo film visto Scaramouche, primo film perso I cavalieri della tavola rotonda. Tessera Filmstudio dal 1968. Cofondatore del Politecnico cinema nel 1974. Critico del manifesto dal 1977 al 2012. Nato a Lecce. Studi con Garroni, Brandi, Abruzzese. Registi preferiti Bunuel e Rocha (sia Paulo che Glauber), Aldrich e Siegel. De Antonio e Grifi. Diop Mambety e Ghatak. Dorothy Arzner e Stephanie Rothman (nata a Paterson come Lou Costello), Fassbinder e Aki Kaurismaki, Russ Meyer e… Rivista di cinema preferita Velvet Light Trap/Camera Obscura. E oggi Trafic. Consigli ai giovani appassionati di cinema? Partire dai formalisti russi.
Un tassista registra con la camera nascosta vita, problemi, battibecchi e orrori della quotidianità. Il dissidenteJafar Panahi, condannato all’inattività per 20 anni, contribuisce alla disobbedienza diffusa (oggi incontenibile in Iran) gettando il suo velo al vento perché gira, comunque,...
Leopold Mozart scrive da Bologna il 2 ottobre 1770: «Abbiamo stretto con Josef Myslivecek una grande amicizia: è un uomo d’onore». Organista e violinista, a 26 anni Myslivecek fugge a Venezia per studiare composizione con Giovanni Battista Pescetti. La jam session jazzistica tra il...
La realtà cilena esiste solo nella forma di un collage di soap. Quattro provincie audiovisive rischiano la guerra a vicenda. Ogni inquadratura è un film a sé. Capolavoro teorico-narrativo, come tutti i 117 film del cineasta cileno, La telenovela errante eredita dal Secolo d’oro...
Nel 2009 l’americano Glenn Kurtz trova il 16 mm delle vacanze in Europa nel 1938 dell’agiato nonno. Tre minuti sono girati in una piazza, tra bambini festosi, la sinagoga e un negozio sullo sfondo, i tigli, bimbi ridenti e bimbe vanitose, vestite nelle sequenza a colori di rosso, che più...
L’omaggio a Tel Aviv si avvale di interviste, tra l’apologetico e l’apocalittico, a personalità artistiche e imprenditoriali non conformiste e di un buon repertorio. Giovanna Gagliardo coglie inoltre la sostanza profonda, immobiliare di Tre piani, il romanzo di Eskhol Nevo che Nanni...
Lotta continua, presentato al Torino Film Festival 2022, è un film in quattro parti sulla storia del gruppo extraparlamentare più originale, numeroso e temuto degli anni 70, dall’Autunno caldo allo scioglimento nel 1976, quando, incalzato dall’insorgenza femminista, critica del...
Ci invitava a non definire “dada” i suoi lavori (le urla feroci dei nonni dopo la Grande guerra addobbavano ormai i musei!) e a ridimensionare il legame con Duchamp: «Si faceva le canne mentre si moriva a Madrid e considerava la politica cosa da imbecilli», spiegava a Paolo Brunatto...
Seconda guerra mondiale: un sergente e i suoi soldati formano una pattuglia di “invulnerabili” americani in forza al “Grande uno rosso”. «Si assassina in guerra? No, si uccide, come si uccidono, non si assassinano, gli animali». Il sergente Lee Marvin e l’omologo nazista rispondono nello...
Il prossimo film di David Cronenberg, The Shrouds, sarà sugli esperimenti necrofili di un uomo d’affari, il vedovo Karsh (Vincent Cassel). Sembra la parodia di Musk, pronto a spendere cifre folli per piegare tecnologie pericolose ai propri profitti... Scienza, corpo,...
I giochi di potere e gli intrighi di una cricca che si contende l’Impero romano nel 96 A.C. Tra verità e falsità, ricatti, crimini, matrimoni concordati e amori passionali, i contendenti assassinano Servius Sulpicius Galba, Ottone prende il potere, ma per poco. Con Othon/Les yeux ne...
Restaurati dalla Cineteca di Bologna, su RaiPlay sono disponibili in HD dieci capolavori di Charlie Chaplin (1889-1977): Il monello (1921), La donna di Parigi (1923), La febbre dell’oro (1925); ...
I bancari frustrati, d’un tratto, folleggiano (The Mask). “Enzo il folle” è lo pseudonimo di Vincenzo Imperatore, impiegato di banca napoletano modello, che, licenziatosi da Unicredit e oggi scrittore, ha smascherato in libri come Io so e ho le prove evasori fiscali e...
Perché fai cinema? «Perché non c’è niente che so fare altrettanto bene». Questa la lapidaria risposta data dal quarantenne Steven Spielberg a “Libération”, in occasione di uno storico numero-inchiesta del 1987. In The Fabelmans, il nuovo autobiografico film che racconta l’...
Fine 800. Duello mortale tra due orchi del Texas, il colonnello Terrill, prepotente latifondista e Rufus Hannassey, rude allevatore, per accaparrarsi Black Muddy, piccolo appezzamento, ma prezioso per l’acqua, appartenente alla maestra di scuola Julie Maragon: «Un regalo del re di Spagna a mia...
La passione per il cinema, insegna Herzog, può condurre il cineasta all’ossessione. Niente, neanche il carcere, può fermarlo. Quanti filmmaker sono fuggiti dal proprio paese per continuare a girare, cioè a vivere? La più famosa fuga è quella di Shin Sangok (1926-2006), il “...
Mentre esce in libreria il suo saggio Il cinema, l’immortale (Einaudi), sui fertili sentieri dell’audiovisivo, Daniele Vicari, che per l’anticonformismo e le combattive origini contadine potremmo definire il Fridrikh Markovich Ermler italiano, si conferma narratore pugnace con il nuovo...
Luca Guadagnino, forse perché è un po’ magrebino - come Asia Argento, forse perché è un po’ brasiliana - è il nostro cineasta più apolide e visionario, un dolly danzante. Indocile ai riti, al design e alle figure del cinema italiano ufficiale, s’è fatto nell’ambiente fama di snob, perché fa...
Il 3 marzo 2022 la pay tv russa Dozhd (“pioggia”) è stata chiusa per alto tradimento. Fondata nel 2008 dalla fantasiosa imprenditrice dei media Natalya Sindeyeva e da Alexander Vinokurov, ora esuli, Dozhd è raccontata con passione in Tango con Putin da una sua ex autorevole notista...
Sudamerica, 1960. Mentre Eichmann, rapito dal Mossad, viene giustiziato in Israele, il signor Polsky (David Hayman), ebreo polacco, ex scacchista, scampato ai lager dove ha perso la famiglia, è certo che il signor Herzog (Udo Kier), nuovo vicino di casa, solitario e scontroso come lui, sia...
Filmati amatoriali, riprese di dubbia provenienza, alterazioni cromatiche in un collage straniante e curioso. «Il titolo è quello di una poesia di Ginsberg, il decoupage è classico, quasi convenzionale. Come Sternberg esibiva Marlene Dietrich e Godard Anna Karina io esibisco, metto al...
«Dal punto di vista cinematografico il più importante filmmaker underground italiano degli anni 60-70», scrive il critico francese Jean François Garsi su “CinemAction”, «è stato Pierfrancesco Bargellini». Anche se le sue rare immagini non arricchiscono ancora l’immaginario...
Tre killer aspettano il treno: sono lì per sterminare la famiglia proprietaria di una sorgente che fa gola al padrone della ferrovia. Dopo aver deformato il West nel fantastico mondo della trilogia del dollaro di Clint Eastwood, che ha definito stile, ritmo e atmosfera degli spaghetti-...
Il film giusto al momento giusto. Col nuovo governo certo andrà in prima serata unificata Rai e nelle scuole. A 100 anni dal golpe che regalò all’Italia una dittatura moderna ci volevano l’occhio acuto e lo spirito anglosassone di Mark Cousins per analizzare con più distacco, ironia e...
1948. Sette oligopoli a Hollywood e tre a Detroit (Ford, General Motors e Chrysler) controllano il mercato dei sogni (leciti) e della mobilità (privata). I primi vengono ridimensionati dalla sentenza antitrust che favorisce il business televisivo rampante. Ma i secondi no: Musk non è ancora...
Il pluripremiato regista iraniano Jafar Panahi, finché ancora può farlo - adesso è ai domiciliari, per sei anni - fugge al confine del paese per seguire da vicino le riprese del suo nuovo film. Una coppia iraniana, bloccata in Turchia, cerca di volare a Parigi. Zara ottiene il passaporto falso...
Nel terzo film di Romain Gavras, scritto anche con Elias Belkeddar e Ladj Ly (I miserabili), un guerrilla movie che si avvale di una drammaturgia secondaria troppo rispettabile, letteraria e perfino tragico-mitologica, e di personaggi e unità spaziotemporali stereotipati, l’...
Storie quotidiane che hanno il potere di dare i brividi. Il cineasta ginevrino Alain Tanner, morto a 92 anni l’11 settembre scorso, si è formato nell’Inghilterra del free cinema, 1955-1958: documentare con rabbia, il suo metodo di visione. Nel 1951 aveva fondato il cineclub universitario della...
Transilvania, 2000. Dracula (Toni Bertorelli), conquistato dalle veline tv italiane, scoperte via satellite, con servo e mantello al seguito, alla ricerca di colli profumati (non più all’aglio) sprofonda nell’incubo kafkiano dell’extracomunitario a Roma senza soldi, visto un cambio valuta poco...