Roberto Silvestri
Al cinema sono transgender (da Lloyd Kaufman a Straub-Huillet passando per Claudia Weil e Jerry Lewis). Primo film visto Scaramouche, primo film perso I cavalieri della tavola rotonda. Tessera Filmstudio dal 1968. Cofondatore del Politecnico cinema nel 1974. Critico del manifesto dal 1977 al 2012. Nato a Lecce. Studi con Garroni, Brandi, Abruzzese. Registi preferiti Bunuel e Rocha (sia Paulo che Glauber), Aldrich e Siegel. De Antonio e Grifi. Diop Mambety e Ghatak. Dorothy Arzner e Stephanie Rothman (nata a Paterson come Lou Costello), Fassbinder e Aki Kaurismaki, Russ Meyer e… Rivista di cinema preferita Velvet Light Trap/Camera Obscura. E oggi Trafic. Consigli ai giovani appassionati di cinema? Partire dai formalisti russi.
Anni 70. Germania Ovest. Universi a confronto: gli affetti si intrecciano con la lotta di classe e le urgenze di una società politicizzata. Rainer Werner Fassbinder (1945-1982), il Mozart del “Nuovo cinema tedesco”, cineasta, regista teatrale e attore prodigio, aveva 26 anni, ma già 17 film...
La “campagna elettorale”, in momenti epocali, se è in gioco la democrazia, è un intreccio di eventi di tale densità da aver ispirato molti cineasti e codificato un filone di “cinema politico” caratterizzato dal “giovane idealista” che, lancia in resta, si scontra col potere corrotto, pagandone...
Zimbabwe, 2013. Paul Mangwana e Douglas Mwonzora, politici emergenti di idee e caratteri opposti (i loro partiti dividono il primo governo di coalizione della storia patria), coordinano, tra litigi, nervosismi e minacce di dimissioni, 5.803 meeting, in campagna e in città. Devono scrivere e far...
La filmmaker francese Sonia Kronlund viene dai ‘’Cahiers du cinéma’’ e per vent’anni è stata l’esperta di Afghanistan e Iran per ARTE e France Culture. Nel 2016 si concede una pausa. Basta con gli attentati talebani. Operatore Alexander Nanau (Collective, disponibile su IWONDERFULL)...
Gunny Highway (Eastwood) è un marine, d’umore nerissmo. Ma la pellicola Eastman 5247 non teme il dark. È un sergente maggiore a un passo dalla pensione, ma ha negli occhi i graffi di guerre perdute o semivinte. Da quel 25 ottobre 1983, a Grenada, l’esercito che ci salvò da Hitler scodellerà...
A Panama ogni 20 dicembre è lutto nazionale. Ma solo dal 2019. Forse grazie a Invasión (su IWONDERFULL dall’11/1/2022 a € 7,99) che il documentarista Abner Benaim girò nel 2014 sul trauma nazionale, allora quasi cancellato dalla memoria: il generale...
Vincent insegue perennemente Neil, rapinatore di classe, dopo un colpo maledettamente cruento. Si intrecciano triple storie d’amore, tradimenti, vendette, rancori, fughe impossibili, colpi in banca, suicidi, pedinamenti falliti, nello spazio claustrofobico di un thriller dipinto di blu. Un...
GUIDA ALLA FANTASCIENZA DEL MILLENNIO
Sembra un miraggio di questi tempi: un film classico-moderno, alla Aldrich, con un eroe (dalle molte macchie e paure) a tutto tondo. Nelle serie tv o nei Marvel il cattivo affronta il vero mostro e quest’ultimo vince e conquista anche la simpatia del pubblico. Qui invece il duello - narrazione...
Non solo Richard Linklater e Michael Apted (la serie Up), ma anche un veterano del documentarismo militante e di guerra come il newyorkese Jon Alpert (72 anni, vincitore di ben 16 Emmy) ha avuto la costanza di occuparsi, appassionatamente e per 36 anni, dell’evoluzione di alcuni suoi...
Rapinatore solitario, scientifico e imprendibile, assassino solo se necessario, Diabolik (Luca Marinelli), il mostro dei mostri, rischia la ghigliottina perché l’ingenua moglie Elisabeth (Serena Rossi) ha scoperto, nella cantina della loro villa, un laboratorio dove il consorte si trasforma,...
«Deve esserci la rivoluzione». Godard, che ci ha traghettato dalla modernità di Fino all’ultimo respiro alla cyber-modernità, dal racconto in soggettiva al “monologo plurale”, manipola da anni l’archivio e qui fa con il materiale di repertorio realtà aumentata. Ecco l’ultimo, il...
«In America esiste la libertà di parola per chi non ha niente da dire». Già. Ferlinghetti, leggenda beat, gira per San Francisco, nella libreria City Lights, chiacchiera con gli amici sopravvissuti (è morto nel 2021 a 102 anni) complici, come Hirschman, nel progetto: «Conquistare i...
Nel 1972 dai nastri dello scandalo Watergate si scoprì che Nixon e il presentatore tv Art Linkletter vollero sfruttare biecamente il suicidio della figlia di Art, Diane, per attaccare controcultura e droghe leggere. Attribuirono quel gesto all’abuso di LSD, anche se la ragazza aveva rotto con l...
Cineasta indipendente di successo, tra gli anni 20 e 40, anticipò blaxploitation e Spike Lee. Era un artista nero intraprendente. Fondò, da autodidatta, ex operaio, ex contadino e discendente di schiavi, una casa di produzione, dopo la Grande guerra, per impedire che il primo dei suoi...
Il 7 settembre 1876 a Northfield, Minnesota, la banda degli ex confederati Jesse James (uno spiritato Robert Duvall) e, con l’avveniristico giubbotto antiproiettile, Cole Younger (Cliff Robertson, di più classica ferocia), affrontano, nella banca che vogliono rapinare, tecnologie diaboliche....
Indisciplina politica ed evocazione poetica. Dalla seconda metà degli anni 80, gli artisti francesi Nicolas Klotz ed Elisabeth Perceval, seguendo il metodo Straub-Huillet, sfidano, con la trasversalità dei loro progetti, il cinema. Alla parola d’ordine unidimensionale inoculata da generi,...
A tre anni da Il corriere - The Mule, Clint Eastwood è nuovamente dietro e davanti la macchina da presa con Cry Macho - Ritorno a casa, al cinema dal 2 dicembre 2021. Che cosa ne pensano le firme di Film Tv?
Jack Kerouac, ex frenatore della Southern Pacific, tra un viaggio on the road e l’altro trovava relax in treno. E, «fermo in moto», gioiva nell’identificare il finestrino del suo scompartimento con lo schermo del cinema. Essere fermi e in moto è come unire motion & picture...
Ventenne aiuto regista di Costa-Gavras (Hanna K.) e del cineasta d’azione più sionista, Menahem Golan (Delta Force), Avi Mograbi era appena reduce dal carcere militare per essersi rifiutato di invadere il Libano nel 1982. Ma dal 1989 il documentarista di Tel...
Hogan uccide in Messico tre killer strupratori e scopre che la donna aggredita è una suora. I due, tra imbarazzi, incomprensioni e rivelazioni impreviste, fanno insieme mille avventure al fianco dei rivoluzionari anti-francesi. Lei ha un mulo che si azzoppa: il secondo mulo del titolo originale...
Querido Fidel è una buffa e commovente commedia epistolare ambientata nella Napoli di Maradona, accompagnata da una decina di canzoni tropicali e innaffiata di rum (mai Bacardi). Siamo nel 1991, drammatico período especial, con il crollo dell’Urss che mise in forse il...
«L’emozione l’insegna il cinema», parafrasando Emily Dickinson da cui è tratto il titolo di quest’opera prodotta dal fuori schema Enzo Porcelli e diretta dal sessantenne Valerio Jalongo, scuola Gaumont, al nono film. 15 anni dopo aver girato un videodiario con sei studenti inquieti dell’...
John T. Chance, sceriffo col winchester, Dude, il suo vice ubriacone, Stumpy, un vecchio e zoppo brontolone e Colorado “Kid” Ryan, giovane pistolero flemmatico, devono riportare l’ordine a Rio Bravo (New Mexico), che una banda di mercenari, al soldo del ranchero Nathan Burdette vuol mettere a...
Una tragedia della vendetta come Il Grinta, Il grande silenzio di Corbucci e Tito Andronico di Shakespeare. Due bande rivali si sfidano all’ultimo sangue, dopo che un feroce bandito esce dal carcere. Morale? «Sono spinto da una meta che non conosco. Quando la...
L’ironia come metafora discendente. «Le sue pupille son stelle» è metafora ascendente. Ma se «le sue pupille son padelle»? L’ironia come arma di combattimento letterario fu utilizzata da Sergej Dovlatov per sgonfiare il mondo brezneviano e l’America reaganiana e dei fuoriusciti russi...
Charley Varrick è l’ultimo degli indipendenti, un pilota acrobatico che il mercato e la moda hanno regredito a disinfestatore aereo agricolo di mezza età e poi istigato, con la moglie, alle piccole e incruente rapine di provincia. Ma in un piccolo centro del New Mexico il colpo è sanguinoso,...
«Non sono un bolscevico!» afferma il vecchio generale zarista con la barba bianca e lo sguardo dolcemente graffiante, catturato durante la Guerra civile russa dai monarchici perché in divisa da soldato semplice dell’Armata rossa. «Allora perché si rifiuta di prestare servizio nella nostra...
Festa di Roma 2021: tante star e 18 biopic. Scelta d’obbligo, forse, per i festival metropolitani che si palleggiano, a mo’ di sontuosa sintesi dell’anno, il bello commestibile (che André Breton usava per definire l’opera di Dalí) e il ritorno in presenza. Ma una linea sotterranea,...
Sfacciato e partigiano più del solito, il novantenne Wiseman, oggi residente a Parigi, torna nella capitale del suo Massachusetts per dimostrare che un municipio funziona efficacemente anche se opera per la giustizia sociale. Concepito come antitesi a Trump, il film contrappone all’«America...