
Andrea Bellavita
francophile, franc bourgeois e francamente non serio (e me ne infischio), dopo una (tarda) giovinezza dedicata allo studio più alto e rigoroso, mi converto in maturità al pop più sfrenato, oscenamente pop, porno pop. ne scrivo (a tratti) su FilmTv, Segnocinema, Doppiozero, L’Officiel. lo insegno all’università. principalmente lo guardo (cinema e tv), lo leggo (comics, ma non graphic novel), lo ascolto. non lo gioco: non ho tempo.
Per comprendere il balletto dei conduttori giornalistico-politici per la prossima stagione televisiva, essere tifosi del Milan non è necessario ma aiuta: perché solo chi ha vissuto il rischio di vendere El Shaarawy per ricomprare Kaka e si è ritrovato in campo Honda può farsi un’idea delle...
La guerra dei mondi è la madre del racconto sci-fi, e negli ultimi due secoli ha attraversato tutti i media della cultura popolare. Dal romanzo di Wells all’epica performance radiofonica di Welles (è il 1938, e il conduttore Orson, sfruttando il nero pubblicitario della NBC, legge...
A pelle ti verrebbe da chiederti perché mai produrre (prima che guardare) un programma in cui un gruppo di vip si esibisce in una gara di tuffi (costumi attillati esclusi). Poi però ti rendi conto che il talent con i tuffi è uno dei format acchiappa-pubblico (e soldi) delle ultime stagioni in...
Il pop trash è un lavoro sporco. Ma qualcuno deve pur farlo: la nostra televisione ne ha bisogno, perché è nata, cresciuta e si è evoluta in questo bagno penale. Ricci e Boncompagni lo hanno sublimato a categoria dello spirito. L’intellettual-pop trash è un lavoro ancora più sporco e più...
L’ho fatto. Per soddisfare un personalissimo feticismo, ho visto l’ultima puntata di The Voice in diretta, tenendo in contemporanea sul computer la finale dell’edizione UK 2012 (la mia preferita in assoluto, con giudici Tom Jones, will.i.am, Jessie J e Danny O’Donoghue). Che è...
Finisce uno dei campionati più noiosi del (fu) Campionato più bello del mondo, e finisce anche Quelli che… Una volta era Quelli che… il calcio, perché fin dal titolo, oltre che l’ossessione per l’accumulo e il grottesco, di Viola aveva anche la passione vera per lo sport....
Hannibal è l’ultimo in ordine di tempo, e offre l’insano piacere di radere al suolo un bel numero di film mediocri post-Demme (Il silenzio degli innocenti ) per raccontare quello che era successo pre-Mann (Manhunter. Frammenti di un omicidio): in fondo il Will Graham...
Il problema non è se Il trono di spade (Game of Thrones nella versione originale) sia da considerarsi “pornografia”, o se sia lecito e motivato definirlo come tale. Nel primo caso la risposta è no, nel secondo è che ognuno è libero di esprimere la propria opinione. La polemica...
C’era una volta una trasmissione radiofonica in cui il conduttore trattava male gli ascoltatori, difendeva posizioni scomode, e apriva il microfono a mitomani e disadattati. Talk Radio, direte voi: molto più modestamente La Zanzara. Giuseppe Cruciani, la cui intelligenza è...
Noi che non vogliamo l’inciucio. Noi che siamo post-gaberiani, e ci indignano le convergenze. Noi che il presidente ci ha spiegato che inciucio è male, ma larghe intese è bene. Noi che, nonostante tutto, guardiamo Amici di Maria De Filippi. Perché se esiste un luogo della convergenza,...
E meno male che Mario c’è. Mario, da febbraio 2013 su Mtv, è l’ultima creatura di Maccio Capatonda e della sua crew di autori e interpreti, già avvistati in zona Gialappa’s per qualche Mai dire… e in varie lande remote di tv e radio (All Music, il lampo di Ma anche no...
Quando il direttore mi ha chiesto di tenere una rubrica sulla televisione, la prima domanda che mi sono fatto è stata: quale televisione potrebbe interessare ai lettori di Film Tv? Quale avranno voglia di vedere o di farsi consigliare? Il titolo fornisce già qualche indizio: è quasi un reato da...
La prima volta che Kowalski mostra il dito a pistola davanti alla gang di afroamericani, si prende del vecchio pazzo, ma poi estrae una pistola, e tutto va per il verso giusto. La seconda volta, davanti alla gang orientale, nella fondina non c’è niente, e Walt muore. Eastwood muore, si fa...
Prima la palma d’oro a cannes per la migliore interpretazione femminile, ex aequo alle due attrici protagoniste, Élodie Bouchez e Natacha Régnier, e poi la consacrazione al premio César: è il 1998, ed Erick Zonca, al primo lungometraggio, sembra destinato a diventare uno dei più interessanti...