Andrea Bellavita
francophile, franc bourgeois e francamente non serio (e me ne infischio), dopo una (tarda) giovinezza dedicata allo studio più alto e rigoroso, mi converto in maturità al pop più sfrenato, oscenamente pop, porno pop. ne scrivo (a tratti) su FilmTv, Segnocinema, Doppiozero, L’Officiel. lo insegno all’università. principalmente lo guardo (cinema e tv), lo leggo (comics, ma non graphic novel), lo ascolto. non lo gioco: non ho tempo.
Dio bono come lo si stava aspettando. Daspettatore, magari anche daccritico. La Firenze secondo me è un format televisivo, con un produttore potente (Lucio Presta) e un talent tv di una certa rilevanza (Matteo Renzi). Fatto e...
In questi giorni mi è capitato di ascoltare un influente distributore cinematografico. Mostrava acume, buon senso, e una conoscenza non comune delle dinamiche socioculturali della fruizione del cinema in sala: per questo alcune sue affermazioni mi hanno colpito. Parafraso: «Parliamoci chiaro,...
La chiave vincente del modello Mai dire... è sempre stata la capacità di costruire un punto di vista innovativo, e distorto/distorcente, sui fenomeni mediali: si trattasse della tv degli altri (reti straniere e regionali), del calcio, del modello della “buona presentazione” o dello...
L’amica geniale, tratto dal bestseller internazionale di Elena Ferrante (vedi Film Tv n. 47/2018), è la storia di un’amicizia, dall’inizio alla fine. Presentata alla 75ª Mostra di Venezia (i primi due episodi), secondo la migliore tradizione delle fiction evento. È una...
Difficile trovare una propria identità quando si è figli di Paolo (giornalista da l’“Avanti!” a “Il Giornale”, politico con Craxi e Berlusconi) e fratello di Sabina e Caterina. Quando in casa si respira il sistema (il prozio Elio è ministro della Sanità con Dini) e l’antisistema (le...
Non è facile trovare una ragione univoca del crollo degli ascolti del nuovo Kings of Crime di Roberto Saviano. A partire dall’idea stessa di fluttuazione di un bacino di pubblico (quello di NOVE) che si barcamena sempre intorno al 2% di share: i numeri...
Ho conosciuto un visionario che voleva dedicare un intero canale al mondo comico del Derby. Altri tempi: l’esplosione del multichannel era appena agli inizi, le produzioni non avevano ancora raggiunto i livelli di investimento risicato di oggi (insomma costavano), e...
È nota ai più la passione, ai confini con il feticismo, di chi scrive per Ryan Murphy: tutta la sua produzione, ma in particolare American Horror Story, e ancora più precisamente la sesta stagione, Roanoke. Una fiction che contiene un finto ...
Nell’età della preadolescenza (il 12° anno) X Factor è, finalmente, diventato grande. O forse ci è tornato, e lo ha fatto cambiando pelle. Duole dirlo (per riconoscenza), ma l’emigrazione artistica del maestro di cerimonie Luca Tommassini verso Amici ha tolto...
A me piace l’odore dell’aneddotica autobiografica al mattino. Il trauma è lo sciagurato goal di Icardi al 92° nel derby: il punctum è già anacronistico (vecchio per questo numero di Film Tv), lo studium dolorosamente attuale. Me la gufo: quando leggerete potremmo anche aver...
Va bene, siamo nell’epoca del remake e del reboot: da MacGyver a Pappa e ciccia, da Streghe a Dynasty. E adesso Magnum P.I. La serie originale (ideata da quel geniaccio di Donald P. Belisario: da In viaggio nel...
È curioso e affascinante come l’industria televisiva nazionale che meno di chiunque altra ha saputo realizzare il formato di comedy più diffuso (e, se vogliamo, più semplice) - la sitcom - continui a sperimentare versioni innovative del genere. È la volta di I topi...
Un atto di fede
L’amore di Paul Schrader per Robert Bresson è noto. Il regista francese, assieme a Carl Theodor Dreyer e Yasujirô Ozu, è parte di una trinità cinematografica che ha permesso a Schrader di andare oltre le convenzioni del cinema statunitense. Educato nel...
Quand’è che siamo scivolati dalla cross-medialità alla cross-trivialità? Qualche anno fa il mantra era lo scivolamento del prodotto televisivo verso altri media. Leggi: il web. I risultati di qualche interesse si contano sulle dita delle mani: far dialogare piccolo e...
Ci sono operazioni ardite, eroiche, a volte spregiudicate. Che Rai Fiction stia conducendo una trasformazione radicale nel modo in cui si possono raccontare storie al pubblico generalista è ormai una certezza: nessuno, fino a qualche anno fa, avrebbe immaginato che oggetti come Rocco...
Guardi Romolo + Giuly, la nuova serie comica originale di Fox, e ti sembra di vedere la sagoma del tuo Super io da critico saccente (che in quanto Super è più saccente anche dell’Io critico) che ti osserva ghignando. L’hai sostenuta prima ancora di vederla, mettendola...
Intendiamoci: la produzione di comedy televisiva italiana, pura e popolare, è funerea. Non la sfumatura ridanciana della fiction familiare o il giallo-comico (in cui siamo tra i migliori al mondo), ma la sitcom: dopo Sandra e Raimondo è stato un piano inclinato verso la morte civile, con l’...
Venezia 75 ha vinto (teoricamente e qualitativamente) la tenzone con Cannes sulla questione Netflix: nessuna chiusura di principio, o veterosnobista, e una line up articolata. Non è vero che Netflix produce solo titoli da Netflix: oltre a 22 July (che...
Come ogni anno, in questo inizio di settembre, ci troviamo a commentare le operazioni belliche per aggiudicarsi i (piccoli) numeri dell’access prime time delle minigeneraliste: Tv8 (Sky) e Nove (Discovery). L’anno scorso avevamo salutato la rinascita (televisiva) di Enrico Papi con ...
Sarà perché siamo sempre troppo concentrati su quello che si vede, e ci dimentichiamo invece di quello che si sente. In questo caso, che non si sentirà più. Dal più sacro al più profano. Prima di tutto: Carlo Pellegatti non commenterà più, in modo mirabilmente fazioso, le...
Dei protagonisti politici del fronte, chiamiamolo così, conservatore, a livello internazionale, conosciamo l’attitudine a occuparsi del (e a occupare il) mezzo tv prima del loro impegno politico ufficiale: oltre al ...
Si è appena conclusa la terza stagione di Tutto può succedere, su Rai1. In teoria, non ce ne sarà una quarta: la fine è sancita dalla programmazione estiva, fuori dal periodo di garanzia, e soprattutto dalle ultime sequenze. Tutte le storie d’amore sono andate a posto...
Perché si parla così tanto del cibo in tv? A doppia mandata: si riflette molto sul ruolo del cooking show nell’offerta televisiva (l’ha fatto anche questa augusta rivista), e in tv se ne parla tantissimo. Il food è oggetto esclusivo da canale tematico per eccellenza (...
L’ambizione di questo spazio è sempre stata di guardare fisso, negli occhi, il nero. Dello schermo. Non dello schermo spento, ma di quello acceso. Nero è sporco. Oppure è profondo. O fuori campo. Ogni tanto è anche a lutto. Si può sfrucugliare l’attualità televisiva in questi giorni, in cui si...
Il successo di The Good Doctor su Rai1 (una serie straniera che supera il 27% e i cinque milioni di spettatori) è una di quelle cose che fanno discutere nella calda, e vuota, estate tv. Si dirà: siamo appunto d’estate, non c’era controprogrammazione, Cremonini (il...
La scorsa settimana il presidente dell’AGCOM ha presentato in Parlamento la relazione annuale, relativa al 2017: è una lettura interessante (disponibile su www.agcom.it), perché offre, tra le altre cose, una fotografia dei...
Antonio Razzi ha dato molto alla comicità italiana: Crozza gli ha dedicato una delle imitazioni più riuscite, ma anche le comparsate televisive sono passate presto dall’intervento standard del politico a una sorta di secondo lavoro per vocazione. Razzi comico lo è a tutti gli...
Sono i Mondiali in cui l’Italia non c’è, ma le partite si guardano lo stesso (adesso ridono a Mediaset, sospirano in Rai). Magari non come quelle in cui l’Italia (o le dirette concorrenti) giocava, ma di più di quelle dopo che l’Italia era uscita: perché il giramento di scatole...
Uno spettro si aggira per i palinsesti di Sky Atlantic: è Raz & the Tribe, docu-reality che racconta l’incontro di Raz Degan con le tribù, con quelli che sono rimasti purissimi perché hanno deciso che «no bono scarpe strette, saponette, treni e...
Uno dei temi musicali più asciutti ed efficaci di sempre: solo chitarra, basso e batteria. Ti aspetti, a ogni giro, uno scarto di tastiera, la linea che ha portato da Un dollaro d’onore a 1997: Fuga da New York, passando per Distretto 13. E invece, sull’ombra del...