Mario Sesti
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Peter Bradshaw, su "The Guardian", ha scritto che si tratta del miglior film di Vinterberg dai tempi di Festen. Festa in famiglia, che ha una sceneggiatura da manuale («screenplay masterclass») e una recitazione superba («outstanding»): il fatto è che ha ragione. Il flusso sottile e...
Cannes, 2012: da una parte i corpi di Amour, anziani, asciutti, svuotati, come sculture di Giacometti o Brancusi. Dall'altra quelli di Reality, spesso sovrappeso, in assemblea in cucina, capaci di trarre motivo di felicità da tutto: una frittella o un centro commerciale. Pieni di vita...
Art Director di “Esquire”, prima che filmaker, Robert Benton per certi versi potrebbe anche essere apparentato a quella schiatta di giornalisti che ha innervato sin dagli anni 20 le fila migliori di Hollywood e il cui più illustre rappresentante fu Ben Hecht. Una generazione di uomini in grado...
Benché sia stato il primo regista a vincere un Oscar e avesse girato un’ottantina di film prima che il Muto avesse terminato la sua stagione, Frank Borzage, di padre italiano minatore negli Usa (probabilmente “Borzaga”, nato nel Trentino sotto gli austriaci), non ha mai goduto del...
Quello in scena a Cannes è il continente più vecchio, ed è pieno di vecchi: quelli del film di Haneke, Amour, hanno realizzato tutte le loro ambizioni professionali ed esistenziali. Hanno case di valore piene di libri, cd, ricordi. Non un sospetto di una televisione in una camera e...
Il più grande "puparo" vivente (Mimmo Cuticchio); il padre della migliore drammaturgia napoletana contemporanea (Enzo Moscato); il maggiore poeta sperimentale dagli anni 60 a oggi (Edoardo Sanguineti); il genius loci di Teatri Uniti, cinema e teatro (da Martone a Servillo), Angelo...
La prima volta, una decina d’anni fa, in una città straniera, insieme a Marco Alemanno, attore, cantante e produttore che gli è stato vicino negli ultimi anni, mi si è avvicinato per chiedermi: «Sei tu quello che ha fatto un film su 8 ½ di Fellini?». Lucio Dalla conosceva e amava il...
Uno dei maggiori attori italiani ha dichiarato che troppo spesso si va a teatro in Italia per vedere «depressi a foglio paga»: per i protagonisti di Cesare deve morire, invece, la possibilità di calcare le scene è un momento di vitalità. La depressione li assale quando ritornano nello...
Pavimenti che traballano al passaggio della metropolitana, adulti attempati che si nascondono mascherati negli armadi, coppie occasionali che si incontrano in case vuote da affittare e date in comodato d'uso per amplessi sporadici: l'ultimo film di Verdone è zeppo di richiami al repertorio...