Roberto Manassero
Roberto Manassero lavora come selezionatore al Torino Film Festival, è capo-redattore del sito www.cineforum.it e collaboratore delle riviste Film Tv e Doppiozero. Ha scritto un libro su P. T. Anderson, uno su Hitchcock e uno sul melodramma hollywoodiano. Tra i curatori del programma del Circolo dei lettori di Novara, tiene lezioni di cinema in scuole, musei e associazioni culturali.
Al secondo film dopo Il figlio di Saul, in Tramonto (in Concorso a Venezia 2018) l’ungherese László Nemes ha ripreso le medesime modalità stilistiche e narrative del suo esordio: camera a mano a distanza ravvicinata dal personaggio principale; lunghi pianisequenza; livelli...
«Eravamo, tutti, il prodotto di uno stesso ambiente». Così, in La prossima volta il fuoco, James Baldwin descrive i neri della Harlem anni 50 dove cresce e sviluppa la sua identità. Per le strade prostitute, ruffiani, racketeer, e tra di essi anche lui, il...
L’elemento chiave di Il dolore di Marguerite Duras è la vergogna. «Mi vergogno della letteratura» scrive nell’introduzione al suo diario ritrovato a metà anni 80 e scritto diversi anni prima, nel 1945, mentre attendeva il ritorno dai campi di concentramento del marito Robert. Non si...
«Un discorso sul cadavere di un giovane bandito» lo definì Francesco Rosi. «Un cadavere di sesso maschile», come recita il verbale del ritrovamento letto seccamente a inizio film, «dell’apparente età di anni 30, che giace in posizione prona, con la gamba sinistra distesa e la destra leggermente...
Jeffrey Eugenides è uno scrittore di dettagli. Di piccoli, apparentemente trascurabili elementi che rendono viva una storia; di parole precise, calibrate, incastonate in un punto della frase a impreziosirne l’unicità. Immaginiamo perciò la difficoltà di Katia Bagnoli a tradurre...
Un Cantico dei cantici dei senzatetto, una favola sulla purezza dello sguardo, un invito a superare la logica del benessere a tutti i costi. Pane dal cielo è preciso negli intenti e nei modelli (Miracolo a Milano, Alda Merini) e chiarissimo nel discorso. Bedeschi, da...
Una strada di Parigi, la Rue Saint-Maur del titolo; un numero civico, il 209; uno stabile abitato per un terzo da ebrei, la metà dei quali deportati dai nazisti. La regista rintraccia chi allora era bambino e oggi è ancora vivo, chiedendo loro di ricordare e ricostruire gli spazi delle loro...
Quattro donne, quattro posti in Italia. I posti dove stare, dove essere persone che si occupano degli altri, ospitali, coraggiose, sole. «Guardare negli occhi un rifugiato è un gesto politico. Se non esisti per la società, esisti per me. E da qui si comincia» dice Lorena, sessantenne di...
Di pochi autori conoscevamo l’origine della scrittura come per Amos Oz, nato Klausner nel 1939, a Gerusalemme, diventato Oz (cioè “forza” in ebraico) in un kibbutz della Galilea a inizio anni 60 e morto il 28 dicembre 2018 a 79 anni. Merito del suo romanzo più importante,...
Gli uccelli è del 1963 e mostra nella maniera più imprevista e dunque spaventosa la possibilità della fine del mondo. Un anno prima, durante la crisi missilistica di Cuba tra Usa e Urss, il mondo era stato a un passo dalla guerra atomica. La connessione è arbitraria, ma è certo che...
L’alterità del punto di vista delle sue figure femminili è il segno più evidente dell’unicità di Lauren Groff nella letteratura americana contemporanea. La sua voce non fa sconti al lettore né tantomeno ai personaggi (femminili o maschili che siano), sempre sull’orlo dell’...
Quanta energia, quanta intensità, quanta sofferenza nella creatività del Vincent van Gogh di Julian Schnabel, ennesima versione cinematografica di un artista col quale in passato si sono confrontati Minnelli, Altman, Pialat, Kurosawa. È più che probabile che l’arte di Van Gogh nascesse per...
Le doppie vite del titolo originale di Il gioco delle coppie, l’ultimo film di Olivier Assayas, sono quelle che viviamo tutti, ogni giorno, tra il racconto della vita quotidiana che facciamo a noi stessi e quello che riserviamo alle reti sociali e alle tante versioni di sé che...
Quando Siddhartha ha l’illuminazione che lo porta sul giusto cammino della conoscenza, quando impara cioè che «se tendi la corda oltre misura si spezzerà, e se la lasci troppo lenta non suonerà», ciò che vede è una zattera passare lungo il fiume. Osservare qualcosa che passa: che il cinema di...
Due fratelli inseparabili che regolano conti al soldo di un ricco possidente. Uno scienziato con una formula chimica per scovare pepite e l’uomo che gli dà la caccia per conto dei due fratelli ma finisce per seguirlo. Due cowboy rozzi e buffoni contro due signori colti e sognatori: due idee di...
Un video: una ragazza filma il proprio suicidio perché ostacolata dalla famiglia nel suo sogno di diventare attrice. Una destinataria: la celebre interprete Benhaz Jafari, che sconvolta chiede allo stesso Panahi di accompagnarla nel villaggio della ragazza. Un viaggio: nel nord-ovest dell’Iran...
Capharnaüm, cioè, nell’uso comune, un ammasso di cose, una confusione. Quella che regna a Beirut, città poverissima ed esplosa; quella che regna nella vita di Zain, dodicenne in carcere per aver accoltellato un uomo, che denuncia i genitori per averlo messo al mondo. Dal bancone del...
Ayka, cioè Rosetta. Vent’anni dopo. Come se il tempo non fosse passato, o peggio il cinema non avesse trovato altri modi di rappresentare la lotta per la sopravvivenza di una reietta sociale, l’ennesima di questo festival, dopo i protagonisti di Yomeddine e Capharnaüm, al di...
Il film di spionaggio che gli americani non sanno più girare – e cioè un film sul tradimento e sulla finzione, sulla Storia costruita con il tradimento e la finzione, dunque Casablanca o addirittura il cinema stesso – l’ha girato Pawlikowski con Zimna Wojna - Cold War. Dalla...
Chase e Losey, l’uno autore del romanzo Eva, l’altro del celebre film tratto nel 1962, c’entrano solo come riferimenti. Quello di Jacquot non è un remake o un adattamento fedele: è piuttosto il racconto di un’identità rubata e bloccata nella propria finzione. L’innesco è identico: un...
Se ogni storia d’amore può essere raccontata come una guerra, allora ogni guerra può essere raccontata da una storia d’amore. Europa, metà del Novecento, nel cuore della Guerra fredda: dal 1949 al 1964, da una parte e dall’altra della cortina di ferro, tra la Polonia stalinista e la Berlino est...
Né giudice né prete. Piuttosto, all’epoca del golpe in Cile del 1973 raccontato in Santiago, Italia, testimone di un evento scioccante e oggi - a quasi cinquant’anni da quei fatti - regista che ascolta storie e scopre quelle tragiche e bellissime di chi allora si salvò grazie all’...
Non esiste solitudine peggiore, forse, di quella dell’artista di fronte a una platea semivuota. Nella malinconia dell’estate nell’entroterra sardo, su un palco allestito per pochi spettatori, Alessandro, cinquantenne cantante di piazza, consuma l’eredità del padre chitarrista: ha fallito come...
Quando in Il vizio della speranza comincia a diventare evidente la trama simbolica, con tutti quei nomi che vengono al pettine, quei Maria, Virgin e Fatima delle donne protagoniste che svelano in senso letterale la loro matrice religiosa, l’epifania non fa che imprigionare in un...
Sono lontani i tempi di Sam Peckinpah. I tempi della Hollywood classica a fine corsa, della tv come palestra per futuri cineasti, del western crepuscolare, della versione mutilata di Sierra Charriba, dello shock per la violenza di Il mucchio selvaggio, dell’...
Ora che Elena Ferrante è una scrittrice di fama mondiale, rivedere L’amore molesto implica ripensare maggiormente alla sua origine letteraria. Il romanzo di partenza è un giallo, un’indagine personale dopo una morte inspiegabile, con gli spazi, i rumori e gli umori di una città che...
Ancora i Coen, ancora un western, ancora Netflix che offre a due grandi registi l’opportunità di fare sostanzialmente quello che vogliono, e questi che lo fanno alla loro maniera, ironizzando, smitizzando, decostruendo. Non con una serie, ma con una raccolta antologica di episodi introdotti...
Il sesso come strumento di controllo e neutralizzazione; il sesso come antidoto a un profondo senso di vuoto. Potrebbe essere un romanzo di Philip Roth, e a tutti gli effetti Wanderlust - una stagione da sei episodi targata BBC e Netflix, in streaming su quest’ultima - ne ha l’...
Mentre sono in sala due film tratti da Ian McEwan, è lecito soffermarsi sul legame fra il cinema e l’opera dello scrittore, che d’altronde ha affermato di pensare già durante la stesura di un romanzo a una sua trasformazione in sceneggiatura, avvalorando la tesi della scrittura...
Si potrebbe leggere la storia degli ultimi cent’anni usando come guida il rapporto tra cinema e lavoro. Che viene prima di quello tra cinema e guerra, perché anticipa i conflitti armati illustrando i conflitti sociali che ne sono alla base. Se dunque Metropolis, alla fine degli anni 20...