Roberto Manassero
Roberto Manassero lavora come selezionatore al Torino Film Festival, è capo-redattore del sito www.cineforum.it e collaboratore delle riviste Film Tv e Doppiozero. Ha scritto un libro su P. T. Anderson, uno su Hitchcock e uno sul melodramma hollywoodiano. Tra i curatori del programma del Circolo dei lettori di Novara, tiene lezioni di cinema in scuole, musei e associazioni culturali.
Due fratelli inseparabili che regolano conti al soldo di un ricco possidente. Uno scienziato con una formula chimica per scovare pepite e l’uomo che gli dà la caccia per conto dei due fratelli ma finisce per seguirlo. Due cowboy rozzi e buffoni contro due signori colti e sognatori: due idee di...
Il film di spionaggio che gli americani non sanno più girare – e cioè un film sul tradimento e sulla finzione, sulla Storia costruita con il tradimento e la finzione, dunque Casablanca o addirittura il cinema stesso – l’ha girato Pawlikowski con Zimna Wojna - Cold War. Dalla...
Un video: una ragazza filma il proprio suicidio perché ostacolata dalla famiglia nel suo sogno di diventare attrice. Una destinataria: la celebre interprete Benhaz Jafari, che sconvolta chiede allo stesso Panahi di accompagnarla nel villaggio della ragazza. Un viaggio: nel nord-ovest dell’Iran...
Capharnaüm, cioè, nell’uso comune, un ammasso di cose, una confusione. Quella che regna a Beirut, città poverissima ed esplosa; quella che regna nella vita di Zain, dodicenne in carcere per aver accoltellato un uomo, che denuncia i genitori per averlo messo al mondo. Dal bancone del...
Ayka, cioè Rosetta. Vent’anni dopo. Come se il tempo non fosse passato, o peggio il cinema non avesse trovato altri modi di rappresentare la lotta per la sopravvivenza di una reietta sociale, l’ennesima di questo festival, dopo i protagonisti di Yomeddine e Capharnaüm, al di...
Chase e Losey, l’uno autore del romanzo Eva, l’altro del celebre film tratto nel 1962, c’entrano solo come riferimenti. Quello di Jacquot non è un remake o un adattamento fedele: è piuttosto il racconto di un’identità rubata e bloccata nella propria finzione. L’innesco è identico: un...
Se ogni storia d’amore può essere raccontata come una guerra, allora ogni guerra può essere raccontata da una storia d’amore. Europa, metà del Novecento, nel cuore della Guerra fredda: dal 1949 al 1964, da una parte e dall’altra della cortina di ferro, tra la Polonia stalinista e la Berlino est...
Né giudice né prete. Piuttosto, all’epoca del golpe in Cile del 1973 raccontato in Santiago, Italia, testimone di un evento scioccante e oggi - a quasi cinquant’anni da quei fatti - regista che ascolta storie e scopre quelle tragiche e bellissime di chi allora si salvò grazie all’...
Non esiste solitudine peggiore, forse, di quella dell’artista di fronte a una platea semivuota. Nella malinconia dell’estate nell’entroterra sardo, su un palco allestito per pochi spettatori, Alessandro, cinquantenne cantante di piazza, consuma l’eredità del padre chitarrista: ha fallito come...
Quando in Il vizio della speranza comincia a diventare evidente la trama simbolica, con tutti quei nomi che vengono al pettine, quei Maria, Virgin e Fatima delle donne protagoniste che svelano in senso letterale la loro matrice religiosa, l’epifania non fa che imprigionare in un...
Sono lontani i tempi di Sam Peckinpah. I tempi della Hollywood classica a fine corsa, della tv come palestra per futuri cineasti, del western crepuscolare, della versione mutilata di Sierra Charriba, dello shock per la violenza di Il mucchio selvaggio, dell’...
Ora che Elena Ferrante è una scrittrice di fama mondiale, rivedere L’amore molesto implica ripensare maggiormente alla sua origine letteraria. Il romanzo di partenza è un giallo, un’indagine personale dopo una morte inspiegabile, con gli spazi, i rumori e gli umori di una città che...
Ancora i Coen, ancora un western, ancora Netflix che offre a due grandi registi l’opportunità di fare sostanzialmente quello che vogliono, e questi che lo fanno alla loro maniera, ironizzando, smitizzando, decostruendo. Non con una serie, ma con una raccolta antologica di episodi introdotti...
Il sesso come strumento di controllo e neutralizzazione; il sesso come antidoto a un profondo senso di vuoto. Potrebbe essere un romanzo di Philip Roth, e a tutti gli effetti Wanderlust - una stagione da sei episodi targata BBC e Netflix, in streaming su quest’ultima - ne ha l’...
Mentre sono in sala due film tratti da Ian McEwan, è lecito soffermarsi sul legame fra il cinema e l’opera dello scrittore, che d’altronde ha affermato di pensare già durante la stesura di un romanzo a una sua trasformazione in sceneggiatura, avvalorando la tesi della scrittura...
Si potrebbe leggere la storia degli ultimi cent’anni usando come guida il rapporto tra cinema e lavoro. Che viene prima di quello tra cinema e guerra, perché anticipa i conflitti armati illustrando i conflitti sociali che ne sono alla base. Se dunque Metropolis, alla fine degli anni 20...
Di fronte alla guerra il cinema si pone ogni volta le stesse inesauribili domande: perché filmare? Perché riprendere e testimoniare, dando inevitabilmente un’estetica alle immagini? E cos’è il cinema quando filma la guerra e la vita sott’attacco, tra case distrutte e fughe dai cecchini? E...
Uncut, cioè senza tagli, senza possibili censure. Come i pensieri che escono dalla bocca di William Friedkin, che come ogni grande regista americano sta molto meglio dietro una macchina da presa che davanti. Anche se nel caso di questo filmintervista che ricostruisce tutta la carriera...
Una storia vera: il furto di opere maya dal valore inestimabile avvenuto il 24 dicembre 1985 presso il Museo nazionale di antropologia di Città del Messico. Una storia di finzione: un heist movie che comincia come una commedia su due trentenni bamboccioni, che prosegue come una dramma familiare...
Un film sulla politica. Un film politico, ma soprattutto - e prima di tutto - un film su un politico, su un uomo che ha trasfigurato la figura privata di lavoratore, vedovo e padre di famiglia in quella pubblica di capo delle istituzioni, docile padrone e stratega senza scrupoli. «Un hombre...
Una storia vera: la rapina al Museo nazionale di antropologia di Città del Messico il 24 dicembre 1985. Un evento clamoroso, una ferita profonda per un popolo già colpito da un devastante terremoto nel settembre precedente. Alonso Ruizpalacios, classe 1978, sette anni all’epoca, la ricostruisce...
Durante l’occupazione militare della Francia (allestita senza ricostruzione storica, come un evento passato ambientato nel presente), il giovane Georg, vicino agli ambienti della resistenza, dopo essere scampato a una retata dalla polizia riesce a partire clandestinamente per Marsiglia. Con sé...
Christian Petzold, classe 1960, allievo di Harun Farocki, suo principale collaboratore e oggi che Farocki è scomparso suo dichiarato erede, nonostante la formazione e l’impostazione strutturalista resta prima di tutto un magnifico “romanziere”. È un teorico della narrazione che non ha mai...
Chi era dunque Harun Farocki? Impossibile da riassumere in poche righe, se non, forse, dicendo che al pari di Godard è stato il cineasta (ma era anche filosofo, professore, teorico) più lucido nel riflettere sulle immagini e sulla loro costruzione del senso, a partire dal contesto politico,...
Una compagnia teatrale diversa, cioè normale, cioè unica. Il lavoro di un regista teatrale, Lamberto Giannini - e dello stesso Ruffini - da anni impegnato con la compagnia Mayor Von Frinzius, formata da attori e attrici con la sindrome di Down e da un ragazzo autistico. La generosità di Ruffini...
«Qualcosa a metà tra la critica culturale e la fiction», citando il critico Sylvère Lotringer. Tra il giornalismo e l’autobiografia, la teoria e l’esperienza. È il romanzo americano contemporaneo, e conviene farsene una ragione. Di storie, di narrazioni e forse di emozioni solo l’ombra. Anni fa...
Dietro l’eleganza decadente e decaduta della dimora di Asunción in cui è ambientato buona parte di Le ereditiere - lungometraggio d’esordio del paraguaiano Marcelo Martinessi - risiede assopita la vita delle due protagoniste, Chiquita e Chela, anziane sopravvissute di famiglie un tempo...
Non esiste un modo giusto per tradurre un romanzo in immagini. Quello scelto da Richard Eyre, 75 anni, una carriera fra cinema e tv, vista anche l’età e l’esperienza, è senza dubbio il più sicuro: trattamento fedele, messa in scena piana, interpreti di prim’ordine… Il classico cinema definito...
A un certo punto di Quasi nemici - L’importante è avere ragione, Pierre Mazard, un professore universitario di diritto romano coltissimo, impertinente e vagamente destrorso, interpretato da Daniel Auteuil, rivela en passant la ragione per cui la retorica e l’eloquenza sono argomenti...
Sacco e Vanzetti resta il film più noto di Giuliano Montaldo, l’esempio più chiaro, non necessariamente migliore, del suo cinema civile. La morte legale, che nasce a supporto del lavoro di restauro del film terminato nel 2017, ne ripercorre lavorazione e ricezione cogliendo l’...