Roberto Manassero
Roberto Manassero lavora come selezionatore al Torino Film Festival, è capo-redattore del sito www.cineforum.it e collaboratore delle riviste Film Tv e Doppiozero. Ha scritto un libro su P. T. Anderson, uno su Hitchcock e uno sul melodramma hollywoodiano. Tra i curatori del programma del Circolo dei lettori di Novara, tiene lezioni di cinema in scuole, musei e associazioni culturali.
Rifugiati che approdano in Europa fuggendo da Siria, Iraq o Africa Centrale. Gente di etnia rohiyngia cacciata dal Manyamar. Curdi in lotta con il governo turco. Il più grande campo d’accoglienza del mondo in Uganda. E poi Gaza, il muro tra Usa e Messico e gli sfollati di Mosul. Ai Weiwei filma...
Happy End potrebbe essere un seguito di Amour. Per Haneke, in questo dramma su una famiglia di costruttori di Calais, con il patriarca vedovo, la figlia imprenditrice, il figlio medico, un nipote fallito e una nipote depressa, oltre la morte esiste qualcosa di ancora più...
«Che nostalgia» recita un manifesto con l’effige di Che Guevara inquadrato nella casa di uno degli abitanti della Bassa reggiana protagonisti di Mondo Za: già, che nostalgia! Di un mondo compreso tra paesi come Brescello, Guastalla, Luzzara, cantato e ricreato da Cesare Zavattini, che...
Nelle famiglie georgiane si usa ancora vivere tutti sotto lo stesso tetto: nonni, genitori, figli, figlie e rispettivi consorti. Lo spazio si condivide e si subisce - e così la vita. Forse per questo la protagonista di My Happy Family, opera seconda della coppia di registi (lei...
Nell’omonimo romanzo di Giuseppe Pontiggia da cui il film è tratto, la lettera anonima attorno a cui ruota la vicenda indica un errore filologico sulla parola “ipocrita” come prova dell’incompetenza del professore universitario protagonista. In questa versione, classico esempio di film...
«4, 3, 2, 1», come a dettare il tempo per un attacco musicale, magari un pezzo jazz giocato sulla variazione. Paul Auster, maestro della moltiplicazione dei piani narrativi, della sovrapposizione e dello specchiamento fra i personaggi, con il suo ultimo romanzo 4 3 2 1 (Einaudi, pp....
Si chiama sindrome di Collyer, e indica la tendenza ad accumulare oggetti in maniera compulsiva. Deriva da due fratelli newyorkesi, Homer e Langley Collyer, a cui E.L. Doctorow dedicò uno dei suoi capolavori (Homer & Langley). I due fratelli di La poltrona del padre,...
Da un saggio di Gianni Canova all’ultimo film di Andrey Zvyagintsev, passando per le serie tv: viaggio nel rapporto tra potere e audiovisivo contemporaneo.
La sceneggiatura di Suburbicon è dei fratelli Coen, si sa. Anche a non saperlo, però, verrebbe da pensarlo dopo pochi minuti di film: una cittadina nell’America degli anni 50, le solite casette tutte uguali, i soliti colori pastello, i soliti sorrisi smaglianti dei bianchi prosperi e...
«A cosa servono i morti», si chiede Davide Ferrario in questo documentario che parte dalla commemorazione dei cent’anni dalla disfatta di Caporetto e, passando per la storia italiana del Novecento e per le tragedie di un passato mai remoto, arriva al tempo presente. Il filo rosso non è tanto il...
Sono passati vent’anni dalla morte di Marco Ferreri. E solo da un paio, dopo un lungo periodo di oblio critico e mediatico, si è finalmente tornati a parlare della sua importanza e grandezza. Il doc di Dell’Olio fa quello che deve fare un prodotto come questo: recupera buona parte del materiale...
La prima volta di Jon Alpert a Cuba risale agli inizi degli anni 70: cineasta, come dice lui, pieno di illusioni e ideologia, andò nel paese della rivoluzione per filmare ciò che a New York era solo una speranza. Da allora vi ha fatto ritorno decine di volte, sempre riprendendo i suoi viaggi e...
Ogni film corale che si rispetti, a parte la struttura a mosaico, la molteplicità dei protagonisti, l’intrecciarsi delle storie raccontate, ha un elemento imprescindibile: il moralismo; lo sguardo sfiduciato su una città, una società, un paese. Directions è un affresco di Sofia,...
Memorie del XX secolo, memorie di immagini e di persone a esse collegate. Jimmy Carter, 1979: il famoso discorso della “crisi di confidenza” nei confronti della politica, l’onesta ammissione di un politico troppo buono per essere vincente. Lo si ascolta in tv durante Le donne della mia vita...
Malarazza è un cognome, e ovviamente anche un destino. San Berillo è un quartiere di Catania, e ovviamente anche un luogo simbolico del degrado di una città (come già in Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso e in maniera più intelligente nel documentario di Edoardo Morabito, I...
Il Michael Chabon scrittore di Sognando la luna (Rizzoli, pp. 528, € 22, trad. Matteo Colombo) è il Michael Chabon narratore delle storie che lo compongono tanto quanto, per esempio, Philip Roth è Nathan Zuckerman in Pastorale americana. Più che un autore nascosto dietro un...
Il povero Ove non è cattivo: è la vita che lo ha disegnato così. Vedovo anziano e intrattabile, dopo 41 anni di servizio è stato costretto al pensionamento, con le sue manie di ordine terrorizza il vicinato e ogni giorno piange l’adorata moglie. Ove vorrebbe farla finita, sta addirittura...
La distanza tra The Queen e Vittoria e Abdul, nuovo confronto di Stephen Frears con la monarchia inglese, è quella impietosa che corre fra un film dalla scrittura e dalla regia intelligenti, contemporaneo nell’abbattere la distanza fra pubblico e privato, provocatorio nell’...
Un film racchiuso nel suo progetto di partenza: raccontare la vita di Adil Azzab, marocchino, nato in un villaggio di pastori, che a 13 anni raggiunge il padre a Milano e, dopo aver svolto diversi lavori, scopre il cinema e la possibilità di ripercorrere il proprio viaggio, il legame con le...
«Quando ti ho davanti non so cosa vedo», dicono a Marina, la protagonista transessuale di Una donna fantastica, i parenti dell’uomo che la donna ha amato e che non può piangere. Agli occhi degli altri Marina non è un uomo, legalmente non è ancora una donna e ora che il suo amante è...
La materia di cui è fatto Il senso di una fine, il romanzo di Julian Barnes (Einaudi) da cui è tratto L’altra metà della storia, è ciò che ha caratterizzato molto cinema degli ultimi anni: la confusione fra ricordo e documento, l’incertezza di ogni ricostruzione, l’...
Ci aveva già pensato Kurosawa in Sogni: entrare nei dipinti di Van Gogh, prendere parte a quella fantasmagoria di forme, colori e movimenti. Era un sogno, per l’appunto, l’ingresso miracoloso nell’altra parte dello schermo. Loving Vincent, con sfarzo da mega produzione (125...
Tutto è possibile (Einaudi, pp. 216, € 19, traduzione di Susanna Basso) nasce dal precedente romanzo di Elizabeth Strout, Mi chiamo Lucy Barton. È l’allargamento di sguardo alle spalle della protagonista, l’immersione nella città di provincia (Amgash, Illinois) che Lucy aveva...
120 battiti al minuto ha due anime: una combattiva e poco riconciliata, l’altra emotiva e melodrammatica. È un film di parole e di amore, di sesso e di morte. Ricostruendo i primi anni di attività dell’associazione Act Up-Paris, nata nel 1989 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull...
Conosciamo tutti Elena Ferrante, nonostante nessuno sappia chi sia. L’anonimato è alla base del successo della scrittrice, ma non la principale fra le ragioni. Il film indaga soprattutto la natura letteraria del fenomeno: la curiosità che suscitano i quattro romanzi pubblicati dal 1992 a oggi,...
Terrence Malick è un regista a cui piace fare la predica. Di tutte le sue prediche, poi, Voyage of Time - Life’s Journey è la più pedante. Per fortuna anche la più breve. È una postilla a The Tree of Life, uno spinoff delle riflessioni sull’origine della vita avviate in quel...
Un altro romanzo che parla di cinema. No, grazie. Non tanto per l’argomento, ma per il modo abituale di affrontarlo. Raccontando, cioè, i film con un tempo letterario, dilatato e manipolato, e togliendo alle immagini la sacrosanta libertà di sfuggire a ogni significato. No, grazie, per l’...
Dinel, Sile e Pompiliu sono una versione rumena di Aldo, Giovanni e Giacomo. Tre mezzi falliti sulla quarantina, amici per la pelle, buoni come il pane, non proprio dei geni, piuttosto sfortunati e casinisti. Dinel fa il meccanico, ha bisogno di soldi per convincere la moglie a tornare dall’...
Compulsion di Meyer Levin (riedizione di Adelphi, trad. Gianni Pannofino, pp. 580, € 28) e La deposizione di Pascale Robert-Diard (Einaudi, trad. Margherita Botto, pp. 136, € 17), usciti negli stessi giorni quest’estate 2017, ruotano entrambi attorno alle infinite questioni...
Dopo Faulkner e McCarthy, Steinbeck. James Franco affronta un altro gigante della letteratura americana portando sullo schermo il terzo romanzo dell’ideale trilogia che lo scrittore dedicò ai lavoratori agricoli nella California degli anni 30: La battaglia, scritto prima dei più noti...
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