Roberto Silvestri
Al cinema sono transgender (da Lloyd Kaufman a Straub-Huillet passando per Claudia Weil e Jerry Lewis). Primo film visto Scaramouche, primo film perso I cavalieri della tavola rotonda. Tessera Filmstudio dal 1968. Cofondatore del Politecnico cinema nel 1974. Critico del manifesto dal 1977 al 2012. Nato a Lecce. Studi con Garroni, Brandi, Abruzzese. Registi preferiti Bunuel e Rocha (sia Paulo che Glauber), Aldrich e Siegel. De Antonio e Grifi. Diop Mambety e Ghatak. Dorothy Arzner e Stephanie Rothman (nata a Paterson come Lou Costello), Fassbinder e Aki Kaurismaki, Russ Meyer e… Rivista di cinema preferita Velvet Light Trap/Camera Obscura. E oggi Trafic. Consigli ai giovani appassionati di cinema? Partire dai formalisti russi.
Ho visto la polizia di frontiera, all’aeroporto del Cairo, agguantare i passaporti di decine di poveri contadini egiziani e poi ributtarglieli per terra, affinché li raccogliessero come cani. Ma non era l’Egitto di oggi, quello nato dopo la «doppia rivoluzione per la libertà e la democrazia»....
1898. Un’eternità. 120 anni fa. Eppure attualissimo e incredibilmente profetico: «La migliore scuola di dialettica è l’emigrazione. I dialettici migliori sono i rifugiati. Sono rifugiati come effetto di un cambiamento, non studiano altro che come cambiare». Breve, combattiva e avventurosa la...
Sarà merito di Marx, bicentenario della nascita; del Sessantotto, cinquantenario, o dei giovanissimi vecchi Jeremy Corbyn e Bernie Sanders se oggi, a comunismo reale morto e sepolto, Hollywood e dintorni capovolgono le cose e fabbricano high concept movie o serie tv dove gli eroi...
«L’utopia è una scienza motoria, ci avvicina alla verità. Ma bisogna saper avanzare. Perché la verità “non è il porto, è la navigazione”». Los inundados, El siglo del viento, Mio figlio il Che forse non vi dicono niente. Sono i titoli di alcuni dei 20 film invisibili...
Il diario di un pastore calvinista. Come il collega cattolico di Bernanos, Toller (Ethan Hawke) cura a whiskey lo stomaco morente. La sua chiesa, al confine col Canada, in festa per i 250 anni fa gola ai boss locali. Nel diario, il “peccato privato” di aver spedito il figlio a morire in Iraq,...
Dal 1967 patriarca del cinema diretto, con Grierson e Rouch, Frederick Wiseman sincronizza tre ore di immagini e suoni, per scoprire qualche verità sulla “New York Public Library” di Manhattan, Bronx e Staten Island. Interroga bibliotecari, amministratori e impiegati; cattura...
Aliocha, 12 anni, fugge di casa. Mamma e papà lo cercano distratti, pensando più che altro alle ricche opportunità del loro prossimo divorzio. Disinteressata, la polizia. Non ci fosse una ong... Coproduzione franco-belga-russa di un cineasta che, complice lo sceneggiatore Oleg Negrin, nel 2014...
“Ciò che trasforma la notte in luce”. È la poesia, secondo Godard. Ed è una marcia d'avvicinamento verso l'invisibile, luce “radiante” amore, il soggetto del nuovo film di Naomi Kawase, la prima grande cineasta giapponese. Una love story, che insiste - ed è inedito per Kawase - sui primi, i...
La rituale panoramica aerea su Manhattan sbatte il grugno contro lo psichiatra che cura Nick (è il coregista Benny), ragazzone diversamente inabile, prima che il pregiudicato fratello, Constantine (Robert Patterson, che sfoga il vampirismo represso in Twilight), se lo porti via per la...
La lambretta di Rock Hudson in Torna a settembre di Robert Mulligan contro la Vespa di Gregory Peck in Vacanze romane di William Wyler. Anna Magnani a Vulcano con William Dieterle e Ingrid Bergman a Stromboli con Rossellini. La costiera amalfitana di Il tesoro dell’Africa...
Immaginate Pasolini che, estasiato da un bel giovane, commenti: «Lo sto oggettivizzando e passivizzando». No. Adorare i corpi è adorare la vita stessa. Ma chi li compra, e non li seduce, adorna piuttosto se stesso... Dunque che succede? Trump si vendica di Hollywood o Hollywood, a costo di...
Nei 70 anni sovietici sono stati prodotti, ma poi censurati, molti film. Uno spreco che per l’Occidente è crimine economico e ingenuità di regime (impedire di realizzarli è molto più democratico). È anche vero che La corazzata Potëmkin, 1925, unanimemente considerato tra i 100 più...
Magia produttiva dei Weinstein è aver convinto il mondo che The Artist fosse un capolavoro. Il suo autore deve essersi sentito in debito con l’Academy se ha sfidato Godard, che snobbò l’Oscar. Così ecco Il mio Godard, un nuovo temuto “trabocchetto”. Hazanavicius, regista e...
Incontro Paolo Taviani, affabulatore sapido e caustico, infastidito dalle teorie fumose, nella sua bella casa romana piena di libri e di luce a Monteverde. Nato a San Miniato, 86 anni fa (non li dimostra), ha presentato alla Festa di Roma il 19° lungometraggio suo e di Vittorio, Una...
Freaks incontra Charley Varrick sul Sacro GRA. Come si usa oggi in ogni serie tv l’egualitarismo domina, nel senso che cinismo e crudeltà imperanti non fanno differenza tra abili e diversamente abili. La banda di carogne è formata dal Papero (senza gambe), sua moglie...
Le donne francesi pilotano aerei dal 1910: Raymonde de Laroche è la prima, Adrienne Bolland sorvola le Ande, poi Hélène Dutrieu, Marie Marvingt, la «fidanzata del pericolo». Nello stesso decennio, oltreoceano, la cowgirl Texas Guinan, pistolone in mano, terrorizza nativi e banditi come Tom Mix...
Bisognava abbattere la femme fatale triste, problematica ed elegante d’epoca noir, che terrorizzò gli anni 40 strappando, armi in mano, posti di lavoro e supremazia simbolica. Così, mentre le donne d’America vengono ricacciate in casa e il soldato, reduce dagli orrori della guerra, ha perduto...
Non abbiamo perso solo un attore unico che trasformava le piccole parti in gioielli preziosi, un cantante neocountry sofisticato che contendeva alla collega Cybill Shepherd la scena notturna losangelina, e una persona che, come ha detto la vedova Bukowski, Linda Lee, «vive intensamente e...
L’artista Ai Weiwei, pieno d’humour e col barbone da nonnetto, da anni accusa Pechino di reprimere la libertà. Esule in Germania, sui “flussi umani” ha già realizzato un’istallazione-shock, Odyssey, intrecciando migliaia di giubbotti di salvataggio. Un requiem concettuale dedicato ai 5...
«Al cinema non si recita con il volto» spiegava Charles Laughton a uno sbigottito principiante «ma con le mani». E le migliori mani protagoniste del Festival di Cannes 2017 sono state ancora una volta quelle di Dustin Hoffman, scultore frustrato nella saga familiare yiddish di...
Saverio (l’intenso Claudio Vanni), borgataro rapinatore, si rifugia maldestramente col malloppo nello “studio M”, l’appartamento di Micol, statuaria escort (l’oracolare Sveva Cardinale) che lo scambia per cliente. La polizia bracca con sospetta solerzia. Tra Fuoco! e Quel...
Ho visto al cinema, quando uscì, La notte dei morti viventi e nonostante l’immediata e virale fama di cult movie non lo trovai così terrorizzante. Sconvolto dalle foto dei marines sorridenti che fieramente brandivano le teste mozze sanguinanti dei vietcong giustiziati, e dalle rivolte...
Wittgenstein disprezzava, negli anni 30, i costosi e pomposi film inglesi stile Zoltán e Alexander Korda («qualunque stupido filmetto hollywoodiano possiede sempre qualcosa in più»). Ma non aveva conosciuto le opere a venire, a basso costo e alta resa critica, di Nicolas Roeg, Derek Jarman,...
Rossellini era il regista più odiato della sua generazione. Non fosse stato per Bazin... Ma ebbe guai pure con la mia, quella dei sessantottini, a caccia di patriarchi da uccidere per crescere, salvo rivalutarli per non restare immaturi. Era un geniale anticipatore riguardo all’evoluzione dei...
25 (+ 1) anni dopo, come promesso, gli spettri dell’agente Cooper e di Laura Palmer si ritrovano nella valle di Snoqualmie (Seattle), ma questa volta oltre alla “signora ceppo” ci sono New York, Las Vegas… Nel Grand Théâtre Lumière, al Festival di Cannes, l’ovazione è stata commovente. Un...
Un’attrice teme che il regista con il quale sta girando un film potrebbe essere un killer… Il titolo di questo corto thriller non è casuale: La casa d’Argento Bava è l’esordio contundente, nel 2006, di Jonas Carpignano, il cineasta italiano d’America che più si è avvicinato quest’anno...
Philadelphia e Una vedova allegra... ma non troppo, Enzo Avitabile Music Life e Qualcosa di travolgente. Anche se può sembrare strano li ha diretti lo stesso regista. Ancora più strano il fatto che, a inizio carriera, fu O’ Cangaceiro di Giovanni...
Memè Perlini, attore cinetelevisivo che bucava lo schermo, lo ricordiamo, disciplinato come un vulcano attivo, con Germi, Scola e Mazzacurati; con Comencini per Voltati Eugenio; peone in Giù la testa di Leone e Hitler in Quando c’era lui... caro lei! Fuori scena tutti...
Come si arrivò a Lola Darling? E agli afroamericani che oggi maneggiano gli Oscar meglio di tutti? Una lunga storia che nasce dai campus fiammeggianti degli anni 60, dalle marce vincenti, dagli assassinati illustri. E da nomi sfavillanti che il cinefilo eurocentrico conosce solo grazie...
«Odiavo mio padre. L’ho visto suicidarsi con un colpo di pistola. Ero piccolo. Ma ho provato una serie di emozioni contrastanti, e non tutte perbene. Ero pronto per fare l’attore». Così ricordò, al Festival del film di Roma 2014, durante una toccante autoconfessione-coming out, il trauma della...