
Sergio M. Grmek Germani
Un’agente segreta donna e un agente segreto uomo, tra Egitto e Svizzera, aggirano nell’amore i padroni del mondo. C’è la sana tendenza oggi a riscoprire l'Umberto Lenzi dei primi anni 60 rispetto ai troppo cultizzati e tarantinizzati film post-68. Pur considerando infatti Carroll Baker tra...
«Cosa fai, dove vai, Emmanuelle? Se non vuoi l'amore, allora cos’altro vuoi?». Ci sembra una bella trama, come la racconta il brano del film, con musica di Gianni Ferrio, e con la voce stupenda di Mina (che pronuncia il nome nel titolo con una sola emme). Sì, è Mina che canta la canzone del...
Nella grande enciclopedia che è l’opera di Rossellini, Paisà è la voce più estesa, che trova più rimandi e riprese in altri suoi lavori. E se già la bellezza flagrante, la forza emozionale dei destini umani che contiene lo candidano naturalmente a più bel film italiano di ogni tempo,...
Il padre assicura la figlia per offrirla intatta al poco gradito sposo. Si può essere certi della verginità? In questa rubrica Bianchi è il regista più volte trattato (a parte Raffaello Matarazzo, ogni settimana evocato nel titolo stesso), e per la seconda volta ci concediamo la revisione...
Un missionario in Cina, dalla giovinezza alla vecchiaia, convinto della verità del mondo più che del bisogno di convertire. John M. Stahl è il regista dell’anno in Italia: dopo l’omaggio al Cinema Ritrovato di Bologna sarà al centro delle Giornate del cinema muto di Pordenone, rivelandosi...
La vita è forma, l’amore è perversione. Una delle proposte più interessanti di “cinema del 68”, dove col cineasta contro i padri François Truffaut (Baci rubati) convivono i più bei film dei non più “papà” Marcel Carné (I giovani lupi, come l’altro omaggiante Henri Langlois...
Tre sensuali mature donne offrono a Steve un'orgia con propositi di vendetta. In attesa nel Purgatorio, un angelo perverso lo rispedisce in Terra con corpo di donna: se riuscirà a trovarne una che l’ha davvero amato andrà in Paradiso. Ce lo ricordavamo notevole (perché Edwards non è grande...
Tra mondo movie e piccolo mondo italiano, le maschere dei politici, a centrosinistra emergente, intrecciate con quelle delle star televisive e della canzone. Significativo il montaggio di Mario Serandrei più che la regia (per l'unica volta) dello sceneggiatore Verde. Si parte da...
Tra una crocifissione pianta da una madre, preannunciante quella di Gesù, e l’annuncio dello sterminio di neonati cui egli sfuggirà, la vicenda del potere di Erode, che odia gli uomini e non sa amare la propria donna. Di Viktor Tourjansky e Vladimir Strizhevsky si sapeva vagamente che erano...
Una nave americana ferma nel 1926 al grande fiume che vede i moti nazionalisti della Cina. Quando il film uscì i critici ci cascarono sul presunto patriottismo americano in epoca di guerra nel Vietnam e “Cina è vicina”. E anche la critica più sensibile vedeva in Wise solo un professionista...
Una banda milanese di malviventi improvvisati s’ispira al Giallo Mondadori Come ti rapisco il pupo di Donald E. Westlake per fare il colpo di una vita; falliscono, ma il pupo e il padre li salvano. De Caro, regista di soli cinque film (due negli anni 40 e tre negli anni 70), è tra...
Lamartine in Italia s’innamora di Graziella, figlia di poveri pescatori. Lei scopre che «è l’amore che è crudele». Alla 72ª puntata L’albergo degli assenti si concede un autoremake, per fare il punto sul grande Giorgio Bianchi, di cui abbiamo già commentato cinque film compreso questo su...
Antonio raggiunge a Berlino il magliaro Giuseppe, ma i muri dividono anche loro. Chi scrive è tra quanti, pur apprezzando La dolce vita e La città delle donne, considerano Federico Fellini ancor più un felice spettatore (di cinema, d’avanspettacolo, di stampa illustrata,...
Quando nel 1974 apparve il primo lungometraggio di Carpenter, lasciò un prolungato effetto di grande disorientamento. Si era in uno dei momenti più vitali della fantascienza nel cinema americano, all’altezza della sua forza negli anni 50: non più solo i geniali piccoli film di Roger Corman,...
Tra i profughi di guerra che invadono la Repubblica di San Marino appare un Messia che cela in sè il trionfo del male. Fu iniziato nel 1946, l’anno di Paisà, completato nel 1947 ed edito a inizio 1948 il film che con quello di Roberto Rossellini più genialmente trattiene sul...
Svezia e Tahiti come poli di educazione sessuale e civile per gli italiani. Il contenitore mondo-movie, coi suoi sottogeneri, attira (a parte i cultori maniacali) più disprezzo che altro: nell’Italia del Boom appare la maschera più abietta, una “mondializzazione” (termine posteriore) della...
Sulla riva del fiume che è la vita la rossa Margaret è divisa tra l’uomo del passato e quello che ne sana le ferite. Finalmente, nell’inesistenza di una programmazione di cinema in tv, ecco un film di Allan Dwan, il canadese che si è rivelato (dal muto agli anni 60) tra i massimi cineasti...
Violet e Corky possono mentire a tutti gli uomini ma tra loro l’amore vince gli inganni. Primo film dei fratelli (poi sorelle) Wachowski, quindi di Larry & Andy non ancora Lana & Lilly, non può affidarsi alla tentazione immaterica dei Matrix o alla transfisicità del...
Dall’impresa dei Mille, che sconfigge i Borboni, all’addio da sconfitto di Garibaldi verso Caprera. Oggi si scioglie come neve la coeva accoglienza al presunto santino per il centenario del Risorgimento. Siamo invece a un terzo atto di libertà verso la storia, qui crociana, mentre il finale...
Barche, ragazzi e primo amore in uno squero della laguna veneta, al riparo dalla guerra ma non dal potere economico. Solo 15 lungometraggi (con La nave bianca cofirmato da Rossellini) ha diretto Francesco De Robertis tra il 1941 e il 1957 più alcuni cortometraggi e collaborazioni o...
Nella Roma del Boom che è già solo corruzione s’aggirano dei fantasmi, e i nobili deceduti e decaduti difendono la sopravvivenza delle loro dimore. Il film più sottovalutato di Pietrangeli, incantevole commedia fantastica in cui il genio del regista si unisce ad altri, dal soggettista...
Un cadavere di prostituta nel paesaggio romano, e attorno i racconti discordanti dei nottambuli, ascoltati da una polizia cui è facile sapere già tutto. Tra i due capolavori fondanti del cinema di Pasolini, Accattone e Mamma Roma, alla produzione italiana non possono più...
Svegliatosi da un grave incidente d’auto il protagonista trova una moglie e una dubbia identità. Questa rubrica ama scoprire i molti film sottovalutati piuttosto che confermare le valutazioni deludenti. Però Duvivier, come molti registi-professionisti di epoca classica, può toccare...
1961: il sottomarino sovietico delegato a riequilibrare la potenza nucleare americana rischia la catastrofe ma l’umanità si salva. Mentre nessuno nega a Kathryn Bigelow cultura figurativa ed efficacia di racconto, si è ancora restii a vedervi una più sorgiva forza di cinema. Eppure è questa...
Nel sottobosco di concorsi per miss e fotoromanzi due donne s’incontrano e si ribellano. Questa rivista ha omaggiato già Eleonora Rossi Drago (vedi Film Tv n°49/2017), ma c’è tanto da scoprire di colei che, tra le molte splendide attrici italiane anni 50, è stata la più intensamente bella...
La corsa di Filippide per riunire i greci contro l’invasione persiana, e della perdente Karis per far vincere l’amore oltre la propria morte. Film dall’autorialità solo formalmente incerta: basta vederlo per capire che l’attribuzione a Bruno Vailati è un’esigenza di nazionalità produttiva...
L’amore è breve, anche a Palma di Majorca. Il geniale Rodolfo Sonego, nel volume di Tatti Sanguineti (Il cervello di Alberto Sordi, Adelphi), dice di Bianchi: «Incontrandolo non lo si sarebbe mai detto un regista». Aggiungerei: sapendolo regista non lo si direbbe mai grande. Eppure...
Giovane bancario conosce ragazza dall’ambosesso di nome Tonino, femmina a tutta pelle. Buccella: il nome più gioiosamente onomatopeico d’attrice italiana anche se (forse per le strategie solo apparentemente convinte dei Cecchi Gori) non è assurta a star. Ma quanto si svuoterebbe senza di...
Sicilia: mafia e corna a catena. Non essendo propenso al “brutto dunque bello”, non mi occupo di Sergio Pastore e Giovanna Lenzi in questa direzione ma apprezzando l’affettuosa acribia di Sara Pastore e Graziano Marraffa in un recente volume, in un video e in vari appuntamenti romani (anche...
«A me m’ha rovinato la guerra... e le donne». Dice bene la voce off del trailer: «Il film di un’epoca che è il film di tutte le epoche». Due settimane fa si scrisse di Bonnard per l’”ottimo” Frine, cortigiana d’oriente preannunciandone la personale alle Giornate del cinema muto di...