Tommaso Labranca
Nelle quattro note che aprono la Quinta di Beethoven si sente il Prometeo romantico e vedi i capelli di von Karajan che svolazzano e finiscono nella tazza di tè deteinato. La sigla di Radio Londra è cupa come un coprifuoco. L’incipit di (I Can’t Get No) Satisfaction odora di...
Sono tre le superfici che confondono i ruoli. Lo specchio, il piano costituito dalle sbarre di una gabbia e lo schermo televisivo. Di fronte a tutte e tre si ha una riflessione del proprio pensiero. La scimmia crede che siamo noi a essere in gabbia. La nostra immagine allo specchio prova...
Chi visita certe chiese riceve in cambio un buon numero di indulgenze. Una bella idea di marketing cui dovrebbero ispirarsi per il cd di Giusy Ferreri: più lo si ascolta, più si guadagnano Punti Fragola. Se non avete capito questo incipit è colpa dei comunisti. Sono proprio questi, attraverso...
È il primo di dicembre. Anni fa in questo giorno mi sarei alzato con entusiasmo perché potevo aprire la prima casellina del nuovo Calendario dell’Avvento. Iniziava quella sofferta marcia forzata verso Natale fatta di figurine nascoste dietro le finestrelle cosparse della micidiale porporina che...
Domenica pomeriggio. Non la vorrete sprecare di fronte agli orrori televisivi, alle rovine di quelli che furono i temibili imperi della cordialità (la Domenica In... di Corrado) e della furfanteria (L’Altra Domenica di Renzo Arbore). Uscite. Ci sono così tante cose da fare...
I tg mi disgustano. Tutti. Anche il tanto celebrato tg di La7, che forse è il più spocchioso e insostenibile. Quando lo leggeva quella giornalista francese, simpatica come una notte al pronto soccorso, veniva voglia di salire sul tetto e strappare l’antenna a mani nude. Odio i tg perché voglio...
Obama è nero. Anche se a prima vista non sembra poi tanto. Ho spesso pensato a un afro-americano alla Casa Bianca. Detesto l’espressione afro-americano, ma la uso per non emulare le battute di Bruno “Bagaglino” Vespa. Mi vedevo un sosia di Martin Luther King o di Angela Davis che oltre a essere...
Visualizzate una gondola e pensate a una musica. Al novanta per cento avrete pensato a Rondò Veneziano. Però, prima del 1981, la stessa gondola vi avrebbe fatto riecheggiare in mente la Biondina in gondoleta. Cos’è successo? Nulla di grave: dopo il 1981 siete diventati vittime...
Ero sulla torre Mediaset di Cologno Monzese, armato di una pesante chiave inglese Hazet 36, e cercavo di boicottare l’antenna che invia il segnale di tutti i programmi con Barbara d’Urso. Stavo per assestare il primo colpo demolitore, quando ho sentito un flebile lamento. Nascosta dietro l’...
Veronica Uno. Tra le cose più brutte che mi siano capitate in vita mia ricordo: pneumatico bucato mentre ero in ritardo, pioveva e indossavo una camicia bianca. Notte al pronto soccorso con banconota da dieci euro e macchinetta di surrogato al caffè che non dava resto....
Accendere la televisione oggi è come recarsi in un centro diagnostico. Non c’è canale in cui non ci si imbatta in un camice bianco o in uno stetoscopio, al punto che molti non sanno più se devono pagare il canone o il ticket. La cosa è di buon auspicio poiché non è la televisione che imita la...
Le due cose più ardue da pubblicizzare in televisione sono la carta igienica e il profumo. Pubblicizzare la carta igienica è forse più difficile perché non si può ricorrere a testimonial umani. Eppure sono sicuro che arriveremo presto anche a qualche vip: in fondo già oggi Alessia Marcuzzi è la...
Durante la telepromozione immobiliare, quando il livello di attenzione si spegne come un fuoco d’artificio difettoso che non traccia alcuna scia in cielo, mi trovo a meditare sul senso della modernità. Lunedì sera: siedo sul divano damascato nero, con un computer bianco sulle ginocchia e un...