Tommaso Labranca
Paolo Villaggio ha sempre spiazzato tutti. I genitori, quando invece di studiare passava le notti nei locali di cabaret, interrompendo gli studi di giurisprudenza. I colleghi dell’Italsider di Genova, dove aveva ottenuto quel posto fisso cui oggi anelano anche gli ex punk e che lui mollò per lo...
Sono le 23.45. Un trillo del telefono. È un messaggio di mio nipote, 21enne. Probabilmente vuole un altro anticipo sulla mancia del compleanno, benché a furia di anticipi non solo si è consumato l’intera regalia, ma ha verso di me più debiti della Grecia verso la UE. Apro WhatsApp e mi accorgo...
Ognuno si aspetta qualcosa di diverso dalla crisi globale. C’è chi spera di arricchirsi tenendo tutto per sé, lesinando sui compensi e sibilando il solito gemito: «Purtroppo, non ci sono i soldi...». E poi ci sono io che attendo un ritorno del crepuscolarismo. La prima poesia crepuscolare...
Esattamente 15 anni fa arrivava al cinema Soldato Jane, opera prolissa di Ridley Scott in cui si racconta di una ragazza squilibrata che entra per prima in un corpo speciale di marine. Stanca forse di uniformarsi alle sciatte casalinghe di tanto cinema americano, Demi Moore decide di...
In un pomeriggio d’estate del 1988, mi trovavo su uno scomodo treno e tornavo da Lugano. Mai mi sarei aspettato di vivere un momento che mi avrebbe modificato l’esistenza, eppure accadde. Salirono a bordo verso Como, diretti a Malpensa, quattro personaggi in bermuda e canottiere, carichi di...
Da ragazzo associavo la pigrizia allo sguardo bovino delle Demoiselles des bords de la Seine di Courbet, immobili dopo un pasto notevole. Era una pigrizia nobile, da pomeriggio impressionista. Oggi il volto dell’accidia per me coincide con una redazione disordinata dove un paio di...
I protagonisti di Chernobyl Diaries. La mutazione non sanno nulla della tragedia atomica del 1986. Né vogliono sapere qualcosa. Per loro l’importante è portare a termine questo ridicolo filmetto. Vorrebbe essere il classico film americano pieno di teenager con i capelli sugli occhi, i...
Sembrava un pezzetto di carta che sporcava il vasto palco ligneo su cui Iva stava ritta, vestita con un peplo. Ma quel pezzetto di carta diventava sempre più grande, avanzava dall’orizzonte crepuscolare, come se stesse uscendo dalla fabbrica lontana. Iva iniziava ad avere paura di quel serpente...
Alla terza replica di Sex & the City ho avuto l’illuminazione. Chi ha scritto quella serie ha copiato senza pudore Piero Chiara. Intanto, è la geografia a parlare. Luino (21 kmq) è un quarto di Manhattan (84 kmq), ma come il borough newyorchese è divisa in oltre trenta...
Non ho nulla contro gli addetti dei call center. Se li tratto male è solo colpa loro. Loro si sentono poveri e sfruttati come Isabella Ragonese. E di sicuro lo sono, poveri e sfruttati. Ma se per capirlo hanno avuto bisogno di un filmetto, ecco che la stima inizia a cigolare. Chi non si...
L’hanno chiamata realtà virtuale e hanno fatto bene. Perché è il luogo in cui puoi far credere di essere ciò che non sei a persone che non sono ciò che dicono di essere. Se in chat sono tutti sexy e intriganti, sui siti di ricerca del lavoro tutti nascondono il loro essere alla canna del gas...
Vessato da un figlio fan delle avventure di J.R. Ewing, il Sordi tassinaro nel film del 1983 domanda ad alcuni passeggeri americani come mai loro ci impongono Dallas mentre a noi non è possibile rispondere con un serial intitolato Gallarate. La risposta è semplice. Perché noi...
Quanti problemi hanno i critici militanti? Troppi. In primo luogo sono convinti che il passato fosse migliore del presente. Lo dicono i vecchi che l’hanno vissuto e dovrebbero sapere quanto poco sia cambiato. Lo ripetono i giovani, quelli che pur se nati nel 1982 parlano come se avessero...
Un vecchio slogan degli anni 70 recitava «Lavorare meno, lavorare tutti». Oggi è rimasta solo la prima parte dell’auspicio, soprattutto in televisione. Quest’anno la desertificazione è iniziata ancora prima della fine delle scuole. Motivazione: i programmi chiudono perché bisogna dare spazio...
Pochi alla parola “asta” associano ormai le sale ovattate di Sotheby’s, dove grattarsi la punta del naso significa essere costretti ad acquistare una mummia bantù per importi con molti zeri. Oggi l’asta è solo quella online. Ci siamo passati tutti nei momenti di crisi nera, quando anche vendere...
L’eroe della mia infanzia e che ancora mi porto dentro era Calimero, il pulcino nero che subiva umiliazioni d’ogni genere e alla fine trionfava uscendo dal mastello. Come Calimero, mi muovo in città cercando di non farmi notare, cammino rasente al muro e svolto lesto nelle traverse più oscure....
L’Ostalgia è una malinconia per il vecchio Ost, l’Est nascosto dietro la Cortina di Ferro e spazzato via dal 1989. È quello che spiega un programma della Tv russa che si chiama Nostalghia. La S in cirillico ha la forma della nostra C e il grafico si è divertito a tramutare quella C in...
Vi consiglio un racconto che potrebbe piacere a chi deplora il vuoto dei nostri anni. È una storia molto semplice, non racconta drammi, non vuole essere epica. Descrive un momento quasi banale nella storia di una famiglia. Ma le banalità di ogni giorno rivelano il proprio orrore nascosto quando...
È appena uscito il nuovo disco di Bruce Springsteeen dedicato alla crisi che colpisce i lavoratori statunitensi. Springsteen è una persona seria e non si è messo a cavalcare un’onda emotiva: sono anni che sta dalla parte della classe operaia e non solo a parole. In Italia, colpiti dal gran...
A voi interesserà poco. E a me ancora meno. Ma qualche giorno fa ho compiuto 50 anni. Pur cercando di non pensarci, qualche riflessione mi è sfuggita. Una in particolare. Non sul tempo passato, perché ricordo molto poco, non sul futuro, perché non esiste. Ho pensato al presente, anzi al mio non...
Per capire la strana era di Mario Monti dimenticate i quotidiani mutevoli sicut luna, non comperate l’instant book di giornalisti anticasta che godono di privilegi ignoti ai politici e state alla larga da quella cloaca di commenti non richiesti che è Twitter. Leggete invece un libro...
Avevo un vicino di casa che lavorava al Centro Smistamento delle Poste. Per otto ore, in un gabbiotto di vetro, premeva un pulsante e faceva passare i furgoni. Ma gli avevano dato una brutta giacca grigia con il logo di Poste Italiane e lui si sentiva un generale. Quando litigava con altri...