Fabrizio Tassi
Critico cinematografico, giornalista professionista, ma anche scrittore, autore di opere teatrali, direttore artistico di festival culturali, docente di cinema per scuole, enti, associazioni. Vicedirettore di Cineforum, rivista e sito, oltre a collaborare con FilmTv scrive anche per Micromega. L'incontro con l'animatore marchigiano Simone Massi ha prodotto un libro (Nuvole e mani per minimum fax), un documentario (Animata resistenza, regia di Girotto-Montagner, Leone nel 2014 per il Miglior documentario sul cinema ) e la sigla della Mostra del cinema di Venezia. Appassionato di montagna, libri e filosofia (soprattutto orientale). Ottimo camminatore.
Gesù il supereroe, bello e impossibile, Gesù il mito, la favola dell’amore e della salvezza, il fantastico, il peplum, perfino l’horror, ma anche Gesù “uno di noi”, umano troppo umano, teologicamente corretto, cinematograficamente sciatto, per non offendere nessuno. Gesù il rivoluzionario,...
Il «feroce incanto» di una vicenda disperata, nata dalla cronaca spiccia ma quasi trasfigurata in storia sacra, l’eterno supplizio degli ultimi, che sulla Terra non conosce redenzione, grazie anche alla complicità tra vittime e carnefici. «Feroce incanto» è l’espressione con cui Vincenzo...
THE RINK (CHARLOT AL PATTINAGGIO)
DI CHARLIE CHAPLIN [1916]
Ci sono una spazzola che diventa una bistecca, un cliente che paga il conto sulla base di quanto cibo gli è stato rovesciato addosso, un gag stupefacente con le porte girevoli (poi...
«Uno, due» dice Antonio, e un piccolo esercito di donne si muove all’unisono, con tutti i suoi colori, la sua sinuosa eleganza. Battono i tacchi, schioccano le dita, muovono le mani “come colombe”. Flamenco, ma senza musica, solo energia e ritmo. Lo spirito della danza, che cerca corpi e anime...
Un nuovo nome, quello che hai scelto. Un corpo diverso, che assomiglia a ciò che sei. E alla fine della transizione (di genere) forse potrai guardarti allo specchio e riconoscerti, finalmente. Ma intanto bisogna attraversare uno spazio sospeso, senza gravità, insieme alle persone che si amano....
Un famoso regista intervista un famosissimo capo di stato. Uno dei due è ossessionato dalle bugie americane, e non è il capo di stato. Parlano dell’Urss e di democrazia, di Eltsin sempre alticcio, di Trump, Bush e Soros, ma anche di hockey, judo e mascolinità, di Siria, Afghanistan e Cecenia,...
La questione è sempre quella: come guardi e cosa vuoi vedere. Nel 2018 in pochi guardavano verso l’est dell’Ucraina, ai confini con la Russia. Quelle parole - «Arriveremo fino a Leopoli, se necessario, e poi in Europa» - sembravano un’iperbole, la smargiassata grottesca di miliziani filorussi...
Due amici improbabili. Uno è pignolo e austero, ama Proust e la scienza, «va a letto presto, differenzia i rifiuti e vota centro». L’altro è un uomo dissoluto e privo di tatto, un donnaiolo che ha «sbagliato tutto nella vita», ma gli va bene così. Uno scopre di avere un cancro, l’altro pure....
La fragilità di una città costruita sull’acqua. La precarietà della vita, di tutte le vite. Il vuoto generato da un virus che ci ha costretto a separarci e nasconderci. Ecco cosa ha trovato Andrea Segre a Venezia. Lui che voleva raccontare l’impatto del turismo e l’acqua alta. E invece, alla...
il consiglio di PEDRO ARMOCIDA
Bertolucci secondo il cinema di Gianni Amelio (su RaiPlay), che ruba - parole sue - il cinema di Bertolucci sull’incredibile set di Novecento. La suadente voce off di Bernardo (che il 16...
Un uomo, un paesaggio bianco. I passi, pesanti, affondano nella neve. Luca è un sacerdote, che cerca di andare, salire, dove l’aria è pura e il corpo leggero. Di giorno gestisce una parrocchia. Di notte attraversa Milano, dando conforto agli ultimi, sprofondando nel dolore del mondo. Fino a...
Esplorare l’infinito per scoprire il limite. Bello, bene, bravo. Dopodiché l’idea andrebbe scoperta, trovata, incarnata. Non solo detta, ma mostrata. Va bene l’ad astra, ma c’è anche il per aspera. Le stelle, la “rivelazione” (l’assenza di una rivelazione), dovrebbero essere...
A proposito di film che nascono già classici. E che si inventano un genere, oltre che un aggettivo: almodovariano. Tutto su mia madre è uno “screwball drama” che racconta il teatro della vita, celebra la donna-madre-attrice, esalta chi sa stare sulla scena a testa alta: fingere,...
Il biopic è sempre più rock. Anzi, qui è quasi “opera rock”. Sfacciata, kitsch, celebrativa, ironica, melodrammatica... Vita, musica e tormenti di Elton John, icona pop, talento (in)naturale, uomo tormentato da mille dipendenze, tornato sano e salvo dall’inferno per essere elevato nel paradiso...
Un’allucinazione postprandiale. Un sogno triste, di quelli che non ti ricordi da sveglio ma ti lasciano in uno stato di irragionevole prostrazione. La tragica opera buffa di un fool padano, nei panni di un re in rovina che vede il fantasma del figlio. A guardarlo da quassù, dalla fine del...
“Donne, Vita, Libertà!”. Come non essere d’accordo? Le combattenti curde contro i fondamentalisti invasori, assassini, stupratori. Come non amarle? Poi ci dovrebbe essere anche un po’ di cinema, e qui cominciano i problemi. Eva Husson ce la mette tutta (se la mettiamo sul piano della quantità...
La famiglia migliore è quella che scegli. Povera, magari, costretta a vivere di furti e sotterfugi, ma pur sempre felice. Come quella raccontata da Hirokazu Kore-eda nell’ennesimo film dedicato al tema delle relazioni famigliari. C’è una bocca in più da sfamare - una bambina maltrattata – e la...
La piccola Amal dice di non saper raccontare. Ma poi disegna con il suo corpo e le sue parole un grande albero che non esiste più, un sicomoro di 150 anni almeno, che stava al centro della strada dei Samouni. Intorno solo macerie e case diroccate. Ciò che è sopravvissuto all’operazione Piombo...
«Quasi emblema, ormai, l’urlo della Magnani,/sotto le ciocche disordinatamente assolute,/risuona nelle disperate panoramiche,/e nelle sue occhiaie vive e mute/si addensa il senso della tragedia». In quanti film possiamo dire che risuoni «il canto degli aedi», per usare le parole di Pasolini?...
Un cinema che sia solo cinema. Ma non per chissà quale ambizione estetica fine a se stessa. Un cinema capace di farci guardare oltre. Oltre la storia, i personaggi, la morale, il significato. In cui “il messaggio” sia il film, e stia dentro il suo linguaggio, la sua capacità di aggirare l’...
Un guerriero solitario agita la spada nel vuoto. Ma è solo un videogame. La realtà, invece, è quella di un laboratorio letterario per ragazzi a La Ciotat, condotto da una celebre scrittrice. A cui partecipa anche Antoine, aspirante guerriero, ammalato di solitudine, rabbia, noia. Da una parte c...
«Non mi interessa il cinema, ma la vita». Diceva così Ermanno Olmi, e in quelle parole non c’era nessuna malizia. Non aveva certo bisogno di darsi un tono (difficile incontrare una persona più umile e trasparente). Non ambiva a farsi dei nemici, neanche ideali (la cinefilia, l’arte per l’arte,...
Lei, lui e il camper. L’arte della fuga a ottant’anni. Lei lucida, determinata, pronta a guardare la fine negli occhi. Lui stranito, smemorato, perso in un mondo di citazioni letterarie e fissazioni. Il camper si chiama Leisure Seeker (il “cercatore di svago”), e arriva dritto dagli anni 70....
La Terra soffre e la specie umana è sempre più ingombrante. La soluzione? Rimpicciolirla. Idea paradossale, e molto cinematografica. Giocare con le dimensioni, il campo (grande) e il controcampo (piccolo), la satira-distopia for dummies. Peccato che Payne sia, in realtà, un fuoriclasse...
A proposito di registi che non hanno bisogno di esibire il proprio talento. Che amano davvero i loro personaggi e le storie che raccontano, e non danno mai l’impressione di usarli per “fare cinema”. L’inglese Andrew Haigh racconta una storia americanissima, tenendo una pudica distanza da cose,...
“Era meglio prima”. Con tutte le sue illusioni (ideali), le tragedie (umane), la gioventù perduta (anche quella del mondo). Era meglio quando in quella piccola baia, dalle parti di Marsiglia, si cucinavano ottimi pasti a prezzi popolari, e c’era un’idea di comunità, una voglia di comunismo. Ora...
Dentro un bianco e nero insieme limpido e “pastoso”, in cui sprofonderesti volentieri, Hong ospita la storia di un uomo, a capo di una piccola casa editrice, e di tre donne: la moglie, l’amante e la nuova dipendente (la prossima amante?). E ancora una volta, “l’azione” per lo più si svolge...
Avete presente quel tizio molto simpatico e molto intelligente che dice solo cose ganze (“ganzo” è abbastanza vintage?), e fa tutto in quel suo modo ironico e ammiccante, e ogni due minuti ti dà una pacca sulla spalla per coinvolgerti nel suo divertimento irresistibile? Quel tizio che magari...
Un “vuoto” che parla, ricorda, riflette. Che benedice. Un’assenza incarnata in una stanza disabitata, il luogo in cui il cardinale Carlo Maria Martini ha vissuto i suoi ultimi istanti. È da lì che parte il film di Olmi, ed è lì che torna continuamente, a sottolineare ciò che è venuto a mancare...
Nicola III è un re scentrato. Una marionetta nelle mani del protocollo. Silenzioso, perplesso, forse un po’ stupido, sicuramente fuori posto. Soprattutto in Turchia, dove è in viaggio di Stato, nel nome dell’Europa. Nicola III è il re del Belgio, nonché il protagonista di un film che dovrebbe...
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