Roy Menarini
Roy Menarini fa troppe cose, ma non ne può fare a meno. Né di meno. Insegna cinema a studenti universitari, scrive di cinema per i lettori, organizza incontri di cinema per gli appassionati, studia cinema per la ricerca, parla di cinema per gli amici sui social, vede cinema per il bene di se stesso e dei suoi cari. Farebbe fatica anche senza musica, libri e sport, ma senza il cinema... proprio no, grazie.
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La presenza, sia pure fugace, dell’ottantaduenne Leonard Nimoy nei panni del vecchio Spock in Into Darkness. Star Trek 3D è, ovviamente, una gioia per tutti i fan. Nel reboot del 2009 il suo ruolo era certamente più importante, con la curva temporale e tutto il resto, ovvero un modo...
Non so se qualcuno si faccia ancora impressionare dall’eclettismo postmoderno di Baz Luhrmann e della sua neoromantica versione di Il grande Gatsby 3D. Certamente - anche se la fusione euforica di stili e mode pare ormai al tramonto - in questi anni è stata interiorizzata l’...
Una delle sfide più suggestive per il cinema è rappresentare gli stati mentali alterati, chimici, psicotropi. Ovviamente si può ricorrere a deformazioni spaziali, e lo faceva già Abel Gance, nel 1915, in La folie du Docteur Tube, che (nomen omen) si può oggi rivedere su YouTube, o...
Che cos’è un libro? La domanda viene posta da due film recenti, dei quali uno - Nella casa di François Ozon - mette al centro il romanzo come esempio tradizionale di narrazione, e l’altro - Passione sinistra di Marco Ponti - lo relega sullo sfondo di una satira nei confronti...
Buongiorno, mi presento, sono il bicipite di Sylvester Stallone. Vi scrivo perché sono giunto all’esasperazione. Non avrei mai scelto di esternare il mio disagio se non di fronte a una profonda stanchezza. Jimmy Bobo. Bullet to the Head è la goccia che ha fatto traboccare il vaso: a...
Quel che diverte sempre nei film di genere hollywoodiani - specie in quelli secondari, lontani dal clamore dei blockbuster - è l’adesione allo stereotipo. Quando si parla di altri Paesi, prende il nome di esotismo (vedi Mangia prega ama), quando riguarda personaggi europei emigrati in...
I dati continuano a essere impietosi. Il prodotto italiano non tira, e quando lo fa - a sorpresa, ammettiamolo - giunge da opere particolarmente difficili da catalogare nel paniere Made in Italy, come nel caso del Tornatore mitteleuropeo e del Muccino hollywoodiano. D’altra parte, dopo anni in...
Si è soliti considerare il cinema italiano in salute quando vince la propria battaglia contro la televisione. A ben vedere, però, le cose non stanno così. Basta guardare a ciò che è accaduto nella contemporaneità. In un decennio, da noi, si sono sperimentati alcuni, pochi, formati e narrazioni...
Difficile non tornare ancora e sempre su Io e te di Bernardo Bertolucci. Era molto tempo che non si vedeva un film italiano in grado di contagiare lo spettatore per il suo desiderio di cinema. Di farlo, ovviamente, ma anche di vederlo. Chissà perché molti film nazionali non danno la...
Il cinema italiano è spesso un “teatro degli avvenimenti”. Il set ha avuto molta importanza nella nostra tradizione, anche presso i registi spesso più visionari, come Fellini, o quelli apparentemente più svincolati dalla Storia nazionale, come Sergio Leone. Il set è uno spazio che deve...
Complice il vuoto estivo pressoché totale delle sale cinematografiche, questa rubrica si permette uno svago vacanziero e una riflessione un po’ oziosa. Parlando di Storia del Cinema Italiano con amici e colleghi, rigorosamente maschi, si è fatta strada questa opinione, forse una bischerata: non...
D’estate il cinema italiano non esce in sala nemmeno sotto tortura. Dopo i pallidi tentativi di piazzare un cinecocomero, inopinato, nei multiplex a giugno qualche anno fa, tutti si sono detti: meglio niente. In verità, su pochissimi schermi e con circuitazione minimalista, c’è L’estate di...
È già possibile fare un bilancio del cinema italiano nella stagione che si sta concludendo? Non parliamo ovviamente di incassi, quelli sono stati analizzati in lungo e in largo e continuano, sia pure con segni di crisi, a premiare le commedie mainstream. Ci riferiamo, piuttosto, allo stile,...
La distribuzione online del film Isole su Repubblica.it, in streaming gratuito per tutti, può costituire una novità importante per il cinema italiano. In attesa di dati più certi e di valutare l’impatto dell’iniziativa, la proposta non solo si affianca al boom delle piattaforme video...
Torniamo a parlare di doppiaggio. Capita infatti che stavolta sia un film italiano a darcene l’occasione. Si tratta di Il primo uomo, l’impeccabile e talvolta un po’ algido lavoro di Gianni Amelio, che - avendo girato in francese per ovvie ragioni di ambientazione e cast - ha curato...
Il ritorno del cinema politico italiano - segnatamente Romanzo di una strage e Diaz, ma andrebbe classificato come tale anche Acab - ha suscitato un dibattito giornalistico molto vasto. Nel caso del film di Giordana, gran parte dei discorsi sono stati originati dall’e...
In attesa che tutto il pubblico italiano veda il film di Woody Allen girato nella Capitale, To Rome with Love, si può anticipare qualche riflessione sullo stereotipo italiano nel cinema internazionale. L’America è in testa, ovviamente, nel considerare il Belpaese poco più di un ameno...
A ben pensarci, il titolo Romanzo di una strage è orribile e al tempo stesso ben architettato. Orribile perché un conto è il “romanzo criminale” che suggerisce anche in Italia la possibilità di una epica della malavita e un conto è giochicchiare a parole con un eccidio (e infatti non...
Nell’ottimo volume curato da Gianni Canova e Luisella Farinotti, Atlante del cinema italiano, oltre ad acute analisi sui luoghi geografici e sociali rappresentati dai nostri film, c’è un capitolo dedicato alla gestualità. Mimica, postura, prossemica, tic fisici e verbali, lessico e...
Tra questa settimana e fine marzo escono - se i listini non ci ingannano - quattordici film italiani, con una media di circa tre ogni sette giorni. Davvero si pensa che il mercato possa assorbirli tutti e che ciascuno identifichi un proprio spazio nelle sale? Ovviamente, ci sono casi molto...
Ipocrisie all’italiana. Prima della proiezione di Benvenuti al Nord, in un cinema di città, partono i trailer. La sala è piena di bambini tra i sei e i dieci anni (la saga con Bisio ha ormai conquistato la categoria dell’intrattenimento per famiglie). Le immagini promozionali sono...
Il dramma della Costa Concordia, con tutto il suo cupo carico di tragicommedia all’ita - liana, sollecita una riflessione sul rapporto obliquo tra cinema nazionale e rappresentazione del mare. Senza una tradizione importante quanto quella anglosassone, la nostra cultura deve tornare al grande...
Anche se gli incassi delle feste natalizie hanno fatto segnare una flessione dei film tricolori - e ci si chiede perché non sia avvenuto molto tempo prima - ciò non toglie che il 2011 sia stato un anno positivo per le pellicole italiane. Parliamo ovviamente di incassi, visto che non vale la...
C’è una vasta area inesplorata nel cinema italiano, quella dei film “di ricerca”. Non è un genere, non è una tendenza, e nemmeno si può riassumere con il termine “indipendente”. Sta a lato, esplora, osserva, muta, innova, possiede spirito d’avanguardia e rifiuta ogni logica tradizionale. Il suo...
Il punto interrogativo nel titolo vale come monito. Il ventennio breve si è concluso. Qualcuno teme l’ennesima resurrezione del Caimano, ma il clima è cambiato, lo si era capito a Milano, Napoli e con i referendum. Si è detto: ora tutto passi in mano agli storici. Anche a quelli del cinema,...
Quanto è difficile rappresentare gli adolescenti italiani. Anche per questo, nel momento in cui qualcuno lo fa con una certa freschezza e senza stereotipi forzati, ci si sente subito meglio. Scialla!, pur con un titolo da captatio benevolentiae, fa parte di quella schiera di...
Impazza il tema della volgarità. Come se fosse un problema oggettivo o un valore a se stante. Eppure sappiamo bene che il turpiloquio, il fescennino e l’invettiva fanno parte della cultura come qualsiasi altra forma di espressione. Il cinema italiano, poi, ha saputo costruire una tradizione...
L’Italia che non si muove. Non stiamo parlando della commedia sempre uguale a se stessa, che pure tra Ex. Amici come prima, Bar Sport, La peggior settimana della mia vita e così via, ripercorre i consueti luoghi comuni fatti di matrimoni, corna, osterie e calcio....
Tra i piaceri un po’ malati del critico c’è anche quello di osservare la titolazione dei film. L’anglismo, per esempio, rappresenta un attrattore eccezionale. Ora va per la maggiore l’idea che unire un nome locale a un’espressione anglofona stimoli la curiosità dello spettatore. E così, dopo...
Il grado di civilizzazione del cinema italiano si misura dalla rappresentazione della scuola, che da pochi giorni ha riaperto i battenti in tutto il Paese. Mentre il governo (anzi, i governi) di anno in anno si impegnano per impoverire l’istruzione e garantire così l’ignoranza dei futuri...