Aldo Fittante
Viene dalla critica Davide Ferrario e il suo film è cineamorevolmente dedicato a uno dei suoi autori preferiti, Lindsay Anderson. Dall’omonimo romanzo di Giuseppe Culicchia, Tutti giù per terra è uno spaccato generazionale che vive dell’intelligente sguardo del regista, della verve (...
È nello Spazio che hanno spedito centinaia e centinaia di satelliti. Che, tra le altre cose, ci permettono di vedere praticamente in tempo reale quanto accade nel mondo tramite televisioni che pensavamo trasmettessero da Marte, o incontri sportivi che sospettavamo si giocassero in altre...
«È da una vita che compro il vostro settimanale» ci scrive Simona Mazzoni «perché lo considero il migliore del settore, e non vorrei smettere proprio ora con l’avvento dei nuovi canali digitali gratuiti in quanto è poco esauriente al riguardo. Sono a chiedervi se avete preso in considerazione...
Delirio ipnotico. Groviglio di immagini scure rotto dal giallo dei segnali stradali sui quali scorre un’automobile o forse uno dei tanti fantasmi della “mente che (non) cancella” di David Lynch, l’unico cineasta di oggi a tentare di entrare nel cervello di un mondo tanto malato quanto...
Suggestionato da alcuni western tedeschi e da quelli camuffati di Akira Kurosawa (La sfida del samurai, 1961), Sergio Leone parte alla conquista di una nuova frontiera dell’immaginario. Più truce, cattiva, cinica, spietata, dove i buoni non sono mai buoni fino in fondo, dove la musica...
La comunicazione è importante. Qualcuno, per esempio, si è accorto dell’uscita del bellissimo (e sottostimato assai) Io sono con te di Guido Chiesa? È un problema che riguarda quasi tutto il cinema italiano di oggi: nell’ambito della promozione siamo arretrati. Punto e basta....
La malafede è un venticello. Per esempio: chi tuona contro lo “spreco” dei soldi pubblici in campo cinematografico non cita mai l’anomalia italiana (anomalia rispetto a Francia e Germania, per dire) che impone ai produttori di restituire il 70% del denaro del Fus (Fondo Unico dello Spettacolo)...
Woody Allen segmento in costume, tipo La rosa purpurea del Cairo, Radio Days, Pallottole su Broadway, Accordi & disaccordi. Memorialistica, nostalgie più o meno filtrate dall’ironia, musica jazz ritmata dagli standard, nuvole di sigarette che si accendono...
Beato quel Paese che non ha bisogno di eroi. Non ricordo più chi l’abbia detto, ma ben si adatta a ciò che succede in Italia praticamente da sempre. Non potendo partire dall’inizio, mi limito a ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E, per arrivare ai nostri giorni, Roberto Saviano. Che...
Una fiammeggiante Marilyn Monroe, che incenerisce ogni cosa e ogni uomo al suo solo passaggio: così si presenta in questo melodramma un po’ noir un po’ film d’avventura, vestita di rosso fuoco, rossetto esageratissimo e capelli cotonati con la forza di volontà (e anche di gravità). Una di...
Un cult movie in piena regola, un grande classico del noir che taglia le luci e le ombre del bianco e nero come oggi non è capace più nessuno, nonostante le meraviglie della tecnologia. Come fare un capolavoro in meno di tre settimane e farla in barba agli “artigiani” che avevano a disposizione...
Il passaggio storico dal Woody goliardico all’Allen autore, non poteva che chiamarsi Manhattan, set naturale e artificiale, cuore profondo e autunnale della poetica del comico. Tanto da regalarci uno degli incipit più memorabili di sempre, con la sua voce over lo skyline dell’...
Un cinema che sta scomparendo, almeno dalle sale, quello dei film “normali”, commedie o drammatici che siano, un tempo colonna vertebrale dell’industria hollywoodiana, magari supportata da Oscar che suggellavano felici uscite nei cinema. Oggi, invece, accade che una pellicola come The Blind...
Primi anni 70, tempi di cinema italiano impegnato e di denuncia, caratterizzato da una nuova generazione di sceneggiatori e registi volti a riscoprire figure dimenticate e/o a rivalutare icone della storia penalizzate dai propri destini. Giuliano Montaldo sceglie Giordano Bruno - la cui statua...
Non so quanti lettori siano a conoscenza del tracollo che la stampa cartacea sta subendo in questo doloroso 2010. Dai più importanti quotidiani (“Corriere”, “Repubblica”, “Stampa”...) via via fino alle testate locali, passando per mensili e settimanali, il segno è stranegativo, con punte di 25/...
Settimana complicata qui a bottega. Doppia chiusura: il Film Tv che avete tra le mani e l’Annuario 2011, che troverete in edicola a partire da martedì 16 novembre 2010. Ve lo presenterò nel dettaglio la prossima volta. Intanto, posso anticiparvi che il consueto referendum tra le firme della...
Dopo avere sviscerato - attraverso la letteratura, con Una vita violenta e Ragazzi di vita - il sottoproletariato romano, Pier Paolo Pasolini si convince che la chiusura della trilogia debba necessariamente passare attraverso un linguaggio diverso e più moderno, il cinema....
L’unica cosa certa è la morte. Ne sa qualcosa la povera Sarah Scazzi. E tutto il resto è boia, boria, noia, foia. Purtroppo, Storia. La Tv italiana è impazzita? No: è solo lo specchio del Belpaese. E Sabrina Misseri, vittima o carnefice che sia, non è che una delle tante comparse da provino per...
Quando il degrado di se stessi coincide con il degrado di una città (Napoli) e di un Paese (l'Italia). Toni Servillo (stratosfericamente gigionesco) è Marino Pacileo, detto Gorbaciof, voglia sulla fronte e desiderio di chiudere una delle numerose partite a poker consumate nel retro di uno...
Il titolo, lo so, è abusato, forse il più parafrasato e citato di sempre (viene dritto dritto dalla scena che vedete a destra di L’ultima minaccia, con il grande Bogart) ma questa volta s’impone. Le notizie che arrivano dalla Federazione Nazionale della Stampa, dai sindacati, da amici...
Ennesima, ma sempre suggestiva trattandosi dell’immenso Carpenter, rielaborazione sui generi(s), compiuta da un clone intelligente di Sergio Leone che, per amici, tiene (a) cuore solo gente che si chiama Sergio Corbucci, Lee Van Cleef, Eli Wallach e simili... Un horror condito con spaghetti (...
Quando i miti invecchiano. Romantica rilettura di uno dei personaggi chiave del cinema, e del cinema d’avventura in particolare. Robin Hood è invecchiato. E anche il suo eterno amore, Marian, non ha più molta voglia di crederci, tanto è vero che il buon uomo se la ritrova vestita da suora. Vent...
ll capolavoro di Pedro Almodóvar, premiato in ogni dove, da critica e pubblico, giurie e storie del cinema. Un viaggio nell’amour fou, una vacanza nell’inferno dei sentimenti non corrisposti. Il contraltare perfetto ed essenziale ai modelli (para) televisivi del Nuovo Millennio, schiacciato da...
Uno di quei film che si rivede sempre volentieri, perché intrattiene e fa sorridere senza traumi e senza particolari dolori. Alla base, una sceneggiatura di Lawrence Kasdan che oggi viene studiata in ogni scuola di cinema che si rispetti. Al timone, un regista che già allora si chiamava Steven...
Terza e ultima parte di quella che fu ribattezzata da Pasolini stesso “la trilogia della vita”, composta anche dagli adattementi di testi medievali quali Il Decameron e I racconti di Canterbury. Il poeta e cineasta ha la sensazione di vivere gli ultimi momenti della sua...
Dopo una domenica di sole, di tuffi nel mare, di pizza e scorribande sui motorini, quattro adolescenti napoletani violentano Irene, una loro coetanea ancora vergine. Il giorno dopo, uno dei quattro, Ciro, si autodenuncia e denuncia i suoi sventurati complici. Risultato: due anni da scontare nel...
Dino Risi, Nino Manfredi, una scenografia che anticipava l’high tech e uno dei primi seni al vento del cinema popolare: i ghiotti (soprattutto per l’epoca) ingredienti di Vedo nudo garantirono un successo trionfale, con lunghissime file davanti ai botteghini e teniture da record nelle...
Hitler era ebreo e nordafricano. Hanno (ri?)trovato la casa di Ulisse. In Cina dallo scorso 14 agosto c’è un ingorgo automobilistico lungo cento chilometri: pare ci vorrà circa un mese per liberare le carreggiate. In Cile decine di minatori sono intrappolati a 700 metri di profondità: sono vivi...
È il film del celebre slogan «Vota La Trippa» a cui fa seguito l’altrettanto celebre risposta: «Sì, al sugo». Nella campagna elettorale permanente in cui vive il nostro Paese, cosa di meglio di quest’esorcismo coi fiocchi, diretto come al solito con brio, ritmo e ironia da Sergio Corbucci?...
Non che Lina Wertmüller soggiorni beata nei nostri cuori, ma Pasqualino Settebellezze (il controverso protagonista capace di ogni nefandezza è l’unico fratello di sette racchie) è tra le sue invenzioni migliori, degno finale di quella fertile (ma irripetibile) stagione che le lasciò in...
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