Aldo Fittante
Si chiude l’anno all’insegna della Guerra tra Festival. Guerra, diciamolo subito, scatenata dai politici. Per chi ancora non lo sapesse, la Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, vorrebbe portare alla direzione del Festival di Roma Marco Müller (al suo posto a Venezia potrebbe...
Silvio Berlusconi non dovrebbe lamentarsi dei comici che lo prendono in giro: tutti i “grandi” della Storia hanno dovuto subire il sacrosanto diritto di satira. Chissà come chioserebbe oggi il fantasma o l’anima vagante di Mussolini di fronte all’irresistibile caricatura creata da Charles...
Ieri, una commedia definita “normale” e “simpatica”, oggi un autentico classico. Al centro, la coppia (affiatatissima sul grande schermo) Sordi & Valeri. Intorno, uno stuolo di commedianti da leccarsi i baffi: oltre a De Filippo, compaiono anche Nanda Primavera, Memmo Carotenuto, Anna Maria...
Secondo film di David Lynch dopo lo stracult Eraserhead. Aumentato il budget (grazie al “produttore” Mel Brooks, che tempo dopo “bisserà” in questo campo per esempio con La mosca di Cronenberg), il regista può permettersi collaboratori e attori di gran classe. Direttore della...
«Tutti abbiamo bisogno d’amore» cantano i “Blues” e lo schermo si accende. Nel 1980, John Landis suggella il decennio appena trascorso bombardato da ogni genere di “cinesonorità”, con un affollatissimo, frastornante, esagitato “film con musiche” che diverrà un cult movie con tanto di battute da...
Noi siamo quelli, per esempio, che se muore un poeta, dedichiamo IL DIALOGO PROBABILMENTE o il BLADE RUNNER alle sue liriche e alle sue parole velate. Noi siamo quelli che vedono tutto, documentari compresi, e recensiscono tutto, documentari compresi; altro che “Corriere”, “Repubblica”, siti di...
Prima ancora che esplodesse sui grandi schermi la cinerielaborazione della “sporca guerra” (Apocalypse Now...), ci pensò il cinema dei reduci a tener viva la memoria sulla ferita del Vietnam. Anche se Taxi Driver è per Scorsese innanzitutto uno dei numerosi pezzi del suo...
Splendore nel bosco. Fin dal cognome (d’arte), scelto per sostituire Natal’ja Nikolaevna Zacharenko, figlia di immigrati russi in California. Natalie Wood, dunque, forse l’attrice che più d’ogni altra ha incarnato l’inquietudine femminile in anni di sconvolgimenti storicormonali....
Un anno senza Mario Monicelli (16 maggio 1915 - 29 novembre 2010). Senza il suo corpo e le sue puntute invettive («Bisogna tornare a fare la Rivoluzione») di anarchico impegnato, cane sciolto fuori dai salotti, uno che a quasi cent’anni girava in motorino dietro al suo amico Alessandro Haber, e...
Fluidità. È questo il segno di uno dei film più maturi di Almodóvar, l’unico regista contemporaneo capace di far passare, attraverso le “sue” immagini, qualsiasi plot, qualsiasi intreccio, qualsiasi eccesso. Una fluidità che, nel film successivo, Parla con lei, si distenderà e...
Oggi ci è chiaro: il successo planetario di Cabaret, all’epoca (compreso i suoi, meritati, otto Oscar), oltre che merito di una mai più così in parte Liza Minnelli (decisamente il film della sua vita), di un comprimario di prim’ordine (Michael York), di una colonna sonora che non...
Non so quanto volontariamente o meno, ma nell'esordio registico dello sceneggiatore di tanto Commissario Montalbano, Pannone, Calopresti e Virzì c'è una sorta di compendio, di riassunto, di testamento quasi del cinema romano (italiano) degli ultimi vent'anni. C'è Fabrizio Bentivoglio/...
Dall’11/11/11 oltre agli spaventi creati ad arte dall’onda mediatica che, dall’inizio del 2000, tracima incontrastata sul Pianeta Terra, nelle edicole troverete l’Annuario di Film Tv 2012: 368 pagine (64 in più rispetto all’edizione 2011) allo stesso prezzo (10 euro), 33 playlist supergriffate...
Lo bruciarono e oggi, grazie a Dio, lo possiamo vedere sulla televisione pubblica. Film del periodo psicanalitico di Bernardo Bertolucci, affascinato dai luoghi chiusi, dagli appartamenti che riparano da un mondo che non gli piace e in cui - spesso - si sente a disagio. Quando, infatti, il...
Sarà anche un “Sirk minore” (come qualche fetta di storia critica del cinema giura e spergiura), ma davanti allo sfrontato technicolor di Russell Metty, l’unica voglia è quella di lasciarsi aspirare, per entrare in un “melodrammore” dove le lacrime servono per asciugare, innanzi tutto, il...
Quando un film è estremo e ha il coraggio delle proprie emozioni, solitamente non piace (almeno all’inizio). È successo anche a questo capolavoro d’amour fou di François Truffaut, stroncato con cinica ilarità al suo apparire e oggi “drogato” al punto giusto per lasciarsene impossessare. Da un...
Dietro al cacciatore bianco dal cuore nero, batte il tamburo (lentamente) del vecchio Clint, fotografo del “National Geographic” che s’innamora, in un “breve incontro”, di una casalinga dell’Iowa (Meryl Streep), in rara (brevissima) libera uscita da marito e figli. Dal best seller di Robert...
Aeveva 17 anni Kiefer Sutherland, quando debuttò diretto niente di meno che da Herbert Ross sul set di Per fortuna c’è un ladro in famiglia. Papà Donald (naturalmente primattore di quella gradevole commedia con Marsha Mason, Jason Robards e Matthew Broderick) era già stato sui set di...
Ingrassare per vincere un Oscar, anzi l’unico Oscar come migliore attore protagonista. Robert De Niro, un bianco e nero talmente bianco che è persino in grado di spruzzare il rosso sangue dei pugni sul ring, come un braccio tranciato, una decapitazione, un incidente d’auto. Scorsese...
Quanti “grandi” registi possono vantare nella propria filmografia almeno tre capolavori senza se e senza ma? Pochi, pochissimi, quasi nessuno. Eppure Delmer Daves, che tre capolavori li ha firmati di sicuro (oltre a questo, La fuga “in soggettiva” con Humphrey Bogart, da un nerissimo...
Per dire di una medissima Serata Televisiva Italiana. Giovedì 29 settembre 2011 7 milioni e 165 mila tls sono sintonizzati su Rai1 per Il ritorno, episodio di Don Matteo 8. 1 milione e 352 mila guardano invece su Rai2 l’impossibile Star Academy, copia conforme di X Factor...
In una Hollywood da poco déjà new, uno dei suoi cantori più anarchici e liberi, John Schlesinger, si rifugia nel classico thriller di genere, infarcito di tematica “seria”. C’è un ex (?) criminale nazista in giro, riciclatosi trafficante di diamanti. E c’è un ragazzotto, timido e introverso,...
È uno dei titoli più conosciuti e di maggior successo di Michelangelo Antonioni, uno dei più celebrati negli anni delle sue apparizioni in sala e nei successivi decenni. Forse oggi risulta datato, ma tutto sommato che importa? Zabriskie Point contiene due delle sequenze più...
Scusate se insistiamo, ma Brian De Palma sta nei nostri cuori. E allora, dopo avere decantato mille volte le emozioni di cui sono capaci Carlito’s Way e Gli intoccabili ecco, prima del sinuoso Femme Fatale e del dirompente Redacted, Snake Eyes, in...
«Una storia sospesa tra realtà e mito, raccontata con il linguaggio lieve e potente delle fiabe»: Emanuele Crialese confessa le ambizioni del suo quarto lungometraggio (in 14 anni), che poi altro non sono che i vestiti della sua originale cifra stilistica. Il risultato di Terraferma,...
Il cinema di Ken Loach lo si ama o lo si odia. Difficile stare nel mezzo. E non solo (ma anche ) per mere questioni politiche e ideologiche. Loach usa la macchina da presa come un cartello il manifestante e forse questo è il suo limite. Ma ha la forza di parlare e raccontare storie che conosce...
Ho sempre guardato positivamente al lavoro del Direttore della Mostra di Venezia, Marco Müller: perché è bravo, perché lo conosco bene avendoci lavorato insieme, perché ha un afflato internazionale che pochi direttori di festival possono vantare nel proprio bagaglio e nel proprio curriculum....
Troppi tacchini ripieni, t(r)op player sul proscenio: la gigantessa Sally Field, l’insopportabile Calista Flockhart, la meravigliosa Rachel Griffiths, il buongustaio Ron Rifkin, l’invidiosetta Patricia Wettig, il gay pride Matthew Rhys, l’ombroso Balthazar Getty, l’idealista Dave Annable, la...
I cento passi erano quelli che dividevano la casa degli Impastato da quella di Tano Badalamenti, boss mafioso di Cinisi, centro a pochi passi da Palermo. Pochi metri e molto rispetto, non condiviso però da Peppino, primogenito ribelle, sognatore e profeta di una maniera diversa di vita...
Benito Mussolini, tombeur de femme nano come il Berlusca, oggi lo si sarebbe ribattezzato - tra i vari epiteti - inseminator. Perché, al di là del matrimonio di facciata, aveva l’abitudine di sollazzarsi con le molteplici femmine italiane che - si dice - sbavassero per Lui. Già da...
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