Gianni Amelio
In un western sono essenziali tre cose, diceva il regista John Sturges. La prima e la più importante è che l'azione si svolga in condizioni di isolamento. In Mezzogiorno di fuoco, per esempio, uno si domanda: ma perché non chiamano lo sceriffo? Perché non si sa dov'è finito... In ...
Se a ciascuno tocca prima o poi un quarto d'ora di celebrità, il mio l'ho avuto in tempi non sospetti per un errore di stampa. Una ventina d'anni or sono parecchi quotidiani pubblicarono che Gianni Amelio avrebbe dato all'Hotel Excelsior di Napoli (!) una grande festa in onore di Andy Warhol e...
I nuovi mostri ebbe un gran successo negli Stati Uniti. La ragione sfuggì anche agli autori, credo, non perché il film non lo meritasse, ma perché sembrava tutto tranne che il tipico prodotto da esportazione, con l'ltalietta illustrata del cliché. Era l'aggiornamento di un classico di...
«Sono diventato regista per proteggere i miei copioni», confessò una volta Billy Wilder, e non scherzava. Finissimo sceneggiatore per altri (Colpo di fulmine, Ninotchka) scrisse anche, quasi sempre con gli stessi collaboratori, tutti i film che fece in proprio. Non tanto per...
Sally Bowles nasce dalla penna di Christopher Isherwood (Addio a Berlino), trasloca in una commedia teatrale di John Van Druten (I Am a Camera), diventa un insipido film inglese, e poi passa a Broadway sotto forma di musical. Cabaret è l'ultimo atto di una carriera...
Caro Jean-Louis, l'altro giorno ho riascoltato la tua voce. In un film naturalmente, perché è da tanto che non cl vediamo e non cl sentiamo. L'ultima volta fu, ti ricordi, cinque anni fa, alla tua recita di Louis Aragon La valse des adieux, in pieno agosto, a Roma. Tanti amici e tanti...
È facile, nel cinema, distinguere il vero dal falso. Più difficile fare i conti con la bugia e la menzogna. Spesso le confondiamo, facendo un errore. Perché la menzogna altro non è che la messa in scena di una bugia. Se la bugia è spesso meschina, la menzogna può essere grandiosa, richiede...
Nel titoli di testa di Ben-Hur ci sono un'assenza e un imbroglio. L'assenza è quella del nome di Gore Vidal come sceneggiatore, l'imbroglio è di far figurare Andrew Marton genericamente tra i registi della seconda unità, mentre lui fu dall'inizio alla fine l'artefice della corsa delle...
Sono uno del pochi registi che non sanno recitare, di quelli che davanti alla macchina da presa si metiono a ridere. E naturalmente invidio chi ce la fa, chi è disinvolto e convincente soprattutto in film altrui, chi non ha sempre bisogno di dirigersi da solo. Ammiro, tanto per fare qualche...
Fu Jack L. Warner - proprio il capo dello studio più all'avanguardia nel decennio precedente - a denunciare per primo Robert Rossen come appartenente al "Partito Comunista" davanti alla commissione per le attività anti-americane. Anche altri fecero il suo nome. Era il 1947. Dopo aver sentito le...
Quello che oggi è un modo di dire comune deriva in realtà da un vecchio film di Stanley Kramer, L'ultima spiaggia, poco considerato in genere nelle rassegne di fantascienza, forse perché le sue cupissime previsioni sono state smentite subito, per fortuna. Nel lungo romanzo di Nevil...
Nel mese di giugno del 1989 giravamo sulla punta estrema della Sicilia, nel dintorni di Pachino, le sequenze finali di Porte aperte, quando il giudice va a trovare il giurato che in camera di consiglio si è battuto contro la pena di morte. Ci tenevo molto a quelle scene e avevo...
Poteva anche capitare, nel cinema italiano di una volta, che l'aiuto regista girasse da solo un'inquadratura, più o meno secondaria. Succedeva magari a ogni morte di papa, quando ii capo era indisposto e la produzione tirava al risparmio. Ma la cosa non faceva scandalo, specie se c'era di mezzo...
Per molti è poetico un tramonto ma non il sole a picco, una distesa di neve e non un campo coltivato a pomodori. La "Poesia" (nel cinema e non solo) si identifica per costoro nell'aure sospese e rarefatte, nell'immagine ricercata, nell'aggettivo raro. Una mia antica insegnante di lettere mi...
Con buona pace del suoi cantori, la corrida non fa per me. Mi aveva tradito, tanti anni fa, la vista dell'arena dall'alto, quando (non avevo pesetas sufficienti per i posti vicini) capitai in cima e per giunta al sole. Da là sopra tutto sembrava colorato e innocente, il vero spettacolo era il...
Quando sento dire che «non si fanno più i bel film di una volta» mi viene in mente, chissà perché, Otto Preminger con la sua solida, copiosa produzione, di cui però si è persa memoria. Non ha lasciato, Preminger, tracce innovative di stile. Si muoveva nella tradizione, tendeva (buon per lui) a...
Tutto quello che il cinema ha immaginato in anticipo sulla televisione si è nel corso degli anni puntualmente avverato o quasi. Dal lontano Un volto nella folla di Kazan (un ragazzo qualunque che diventa un divo e perde la testa) a Quinto potere di Lumet (ascesa e caduta di un...
Se non vi va di leggere il libro, guardate le fotografie: sono la cosa più importante. Il libro si chiama ltalian Film Posters, a cura di Dave Kehr per il Museum of Modern Art di New York, ed è un omaggio ad artisti quali Anselmo Ballester, Alfredo Capitani, Luigi Martitani, che certo...
A Sarajevo ci fu un momento in cui l'avrebbero ucciso. Per i miei amici bosniaci Emir Kusturica era un profittatore senza morale, un uomo spregevole, un rinnegato. Anche se Underground non l’avevano visto e non avevano intenzione di vederlo. L'accusa più pesante: aver fatto il film con...
Persi dietro alle sue storie, al racconti sospesi tra passato e futuro , al lin guaggio che cambiava ogni volta, non ci siamo accorti che Stanley Kubrick ha girato anche delle commedie musicali. Un fatto ci ha colpito sempre, quello più prevedibile, da noi e dall'autore: la scelta di brani...
Sinclair Lewis (il romanziere) e Dore Schary (il produttore) scrissero nel '43 una sceneggiatura per un western che non fu mai girato. Era la storia di una gang di cui facevano parte tali Hygatt (leggi Hitler), Mullison (Mussolini), Gerrett (Goring) e Gribbles (Goebbles), che terrorizzavano una...
Alla lunga filmografia di Ugo Tognazzi andrebbe aggiunto un cortometraggio che forse non è mstato mai completato e forse non ha neanche un titolo. Ma l'hanno girato davanti ai miei occhi, al Centro Sperim entale di Cinematografia, nel 1984. Un allievo spagnolo aveva scritto un copione semplice...
Forse nessun film come I vitelloni - così sapientemente e universalmente "provinciale" - ci spinge a parlare di noi stessi, del piccolo mondo dove siamo nati e cresciuti e dal quale chi più chi meno siamo scappati. Sono convinto che la molla che ti fa andar via di casa (intesa come...
"A Bette Davis, a Gena Rowlands, a Romy Schneider, a tutte le attrici che hanno interpretato la parte di un'attrice, a tutte le donne che recitano..." Così inizia la lunga dedica che Almodóvar mette in chiusura di Tutto su mia madre, e ho l'impressione che non sia solo il regista a...
Nella sequenza culminante di Sciarada Stanley Donen si sbarazza del cattivo facendolo precipitare in una buca giù dal palcoscenico di un vecchio teatro parigino. Per uno che aveva passato anni sulle scene fu un tocco ironico non male, che dovette piacere molto a Hitchcock. Del maestro...
Walter Matthau si chiamava all'anagrafe Walter Matuschanskavaskv, Cary Grant Archibald Alexander Leach, Tony Curtis Bernard Schwartz. Per non parlare di Dolores Del Rio che faceva Lolita Martinez Asunsolo Lopez Negrette... Un caso imbarazzante fu quello di Stewart Granger che dovette cambiare...
Ho visto con dieci anni di ritardo un film che era stato fatto con dieci anni di anticipo. Perciò l'ho visto al momento giusto e con un effetto bizzarro: a sembrarmi datato non era Viaggio in Italia ma gli altri film, anche molto belli, che uscivano in prima visione. Negli anni '60 era...
Non si può definire gangster chi agisce da solo, anche se ruba e uccide. Gangster è chi fa parte di un gruppo criminale, di una banda, di una gang appunto. Il sottile distinguo è di Samuel Fuller, grande esperto del ramo, cinematograficamente parlando. Perciò la traduzione italiana del suo film...
Una volta una signora mi ha detto: «Lo sa perché non sono andata a vedere il suo film Lamerica? Perché non c'è nemmeno una donna». Ho tentato di ribattere che in quel contesto era difficile trovare la presenza giusta - non decorativa, non di comodo - per una figura femminile. Non c'è...
"I film che parlano al vostro cuore" era lo slogan con cui negli anni '40 furono lanciate alcune pellicole dirette da Mario Mattoli e interpretate da Alida Valli. Si chiamavano Luce nelle tenebre, Catene invisibili, Stasera niente di nuovo... e raccontavano storie di...