Maria Sole Colombo
Maria Sole Colombo è nata a Lecco, ha studiato a Bologna e vive a Roma. Si è innamorata del cinema grazie a Senso di Luchino Visconti e da allora ne parla e ne scrive su Film Tv, Spietati.it, Cinefilia Ritrovata e NeuRadio. Ama i viaggi selvatici in posti in cui nessuno parla inglese, il binge watching e lo sport (da guardare, eh, non da praticare). Ironia della sorte: se potesse salvare un unico titolo dall’apocalisse nucleare, sceglierebbe Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick.
Non è un superpotere ma una fragilità congenita del sistema circolatorio quella che procura il nomignolo - e dà il via al racconto di formazione - del “bambino di vetro”, protagonista del film di Samuele Rossi. Dal 1° febbraio on demand, il suo Glassboy è una favola...
I pattini a rotelle, le tavole calde, un quartiere residenziale dell’America middle class, con le sue villette con giardino, solcato da bionde liceali biancovestite e cattivi ragazzi che cazzeggiano fuori dai drugstore. L’esordio di Tyler Taormina ci proietta, fin dalle primissime...
Continuiamo a dire, in questa pandemia senza sale da cui scriviamo, che ci manca il grande schermo. Ripetiamo che senza di lui non è cinema, e che certe immagini, schiacciate in un quadratino che sta in un palmo di mano, non sono più le stesse. Ma perché? Perché quelle immagini devono essere...
Tra le battaglie della terza ondata vi è quella di marginalizzare, nel vocabolario femminista, espressioni generiche e universalizzanti come “la donna” o “il femminile”. Espressioni vaghe che rischiano di appiattire istanze differenti e che, seppur di segno opposto, condividono lo stesso campo...
Si prendano: i fiori di Sanremo, le tutine fluo di Non è la Rai, le maggiorate di Drive In. Si frullino ben bene aggiungendo, al bisogno, generiche espressioni italianizzanti - “como vai?”, “grazi”, “ciaobella” - e qualche fantasioso vocabolo gastronomico - del tipo...
Come un sequel apocrifo di Arizona Junior. O un remake di The Family Man. O come, soprattutto, una fan fiction su Nicolas Cage - che infatti, in una sequenza erotica, declama le sue vere memorie, scoperchiando un giochetto “meta” che pervade ogni uscita del Nostro, ribadendo...
Avevamo già visto Babbo Natale leader carismatico di una folla di elfi adoranti (Polar Express); Babbo Natale caduto in disgrazia e nei guai con la legge (Miracolo nella 34ª strada); Babbo Natale truffatore svogliato e dissacrante (Babbo bastardo). Non avevamo ancora...
La filmografia di Julia Hart è punteggiata di coming of age al femminile più o meno tardivi, e di storie di donne che si scrollano di dosso, non senza fatica, il penoso ruolo di vittime designate: Miss Stevens è un road movie su un’insegnante che prende coraggio; Fast...
Un buddy movie tra uno scienziato pazzo e un politico fallito; una satira ficcante sui nazionalismi di oggi; un home invasion familiare (l’invasore è la suocera); un period drama filologico (in bianco e nero e 4:3). Ognuna di queste definizioni ben si adatta a Nova Lituania di...
Come una versione di Tito Livio sotto steroidi. O un poema omerico in alta definizione. Romulus vede l’azzardo di Il primo re e alza la posta moltiplicando gli archi narrativi, stratificando i punti di vista, elevando a potenza il sesso e il sangue. Ma con la certezza, questa...
Requiem in quattro atti: il primo, un mahout e il suo elefante (o viceversa?), cioè l’idillio uomo-natura; il secondo, i cacciatori di frodo che irrompono nella foresta, ovvero la rottura dell’idillio; il terzo, l’oscurità; il quarto, l’aldilà. Non è difficile immaginare ...
Non è nuovo né al linguaggio della docufiction né al complesso tema del rapporto tra istituzioni e criminalità organizzata Francesco Miccichè, regista del film per la tv Io, una giudice popolare al maxiprocesso con Donatella Finocchiaro...
Joseph Cotten - che, presente sul set di Quarto potere, si qualifica come testimone autorevole - rivela: «Originariamente doveva essere un film su Howard Hughes». Ma è per Orson Welles che Cotten sta parlando, davanti alla troupe di F come falso, la sardonica lezione su verità...
Forse dovremmo chiederci perché alcuni dei film più interessanti degli ultimi anni - C’era una volta a… Hollywood, Midsommar - Il villaggio dei dannati, Scappa - Get Out - girano intorno a una setta. O perché accanto alle loro rielaborazioni orrorifiche d’autore, le...
Non capita spesso di poter impiegare alla lettera l’abusata espressione “dalle stelle alle stalle”. Eppure è esattamente quanto accade nella seconda stagione dell’antologica Miracle Workers, il cui cast, prima impegnato in un immaginario paradiso sconclusionato alla The Good Place...
Ci pensa il titolo originale del film, Wild Rose, a introdurci alla natura selvatica e sconclusionata della sua protagonista, ragazza madre appena uscita di prigione. I suoi piedi sono ben piantati nella uggiosa Glasgow, dove l’aspettano un appartamento in periferia, un monotono...
Se la tv non funziona, deve esserci uno spiritello che gioca con le interferenze; se il wi-fi non prende, è sicuramente colpa di un fantasma incastrato sulla frequenza. È da questo assunto strampalato che comincia ogni nuova missione (verticale più nel concept che nei fatti, dato che...
Ben Wheatley rifà Hitchcock, e non un Hitchcock qualsiasi. Il suo Rebecca - La prima moglie non era solo la prova generale di La donna che visse due volte, la versione embrionale dell’ossessione necrofila che avrebbe animato il suo film più celebrato: come il maestro ammise a...
Partiamo dalla fine: come in uno dei primissimi film Lumière (o in Tenet!) il nastro si riavvolge, i fotogrammi fanno retromarcia, le figure prima familiari, ora animate da movimenti inumani, paiono ectoplasmi fluttuanti. Eppure Time non è cinema delle attrazioni. Il trucco,...